Articolo a cura di Domenico De Rosa
A un anno e pochi mesi di distanza dal primo Dragon Ball Xenoverse, la Pattuglia del Tempo ha bisogno nuovamente di noi. La storia di Dragon Ball, così come la consocevamo, è cambiata di nuovo. Ciò che invece sembra non essere cambiato è il gioco stesso che, nonostante vanti qualche piccola novità, ha tantissime, forse fin troppe cose in comune col suo predecessore.
L’alba di un nuovo eroe
Dopo aver corretto il regolare corso della storia e aver battuto Towa e Mira, tutto sembrava essere stato risolto. Eppure, Trunks e i Kaioh hanno scoperto delle nuove incongruenze nelle varie linee temporali, nuovamente opera dei due malvagi. In Dragon Ball Xenoverse 2 però, questi ultimi possono vantare una nuova schiera di sottoposti, raccattati dalle varie avventure di Goku e compagni. Questi super nemici, potenziati da vari esperimente, stanno creando scompiglio ovunque, ma questa volta il Kaioh del tempo è ben organizzato! La Pattuglia del Tempo è pronta a vigilare sugli eventi passati ed è pronta a far scendere in campo il nuovo Pattugliatore Temporale, che poi saremmo noi. Come il precedente Xenoverse, il gioco offre la possibilità di creare il proprio personaggio scegliendo dalle cinque razze disponibili: Umani, Saiyan, Namecciani, famiglia di Freezer e Majin. Nessuna nuova razza dunque in questo sequel! Il titolo include un buon tool per la personalizzazione del proprio eroe, permettendo di selezionale l’aspetto e il colore degli abiti dell’avatar, mentre l’abbigliamento potrà essere sostituito con nuovi indumenti che potenzieranno le statistiche, garantendo però sia bonus e che malus. Dopo un adeguato addestramento, che funge da tutorial (sebbene i comandi sono pressochè gli stessi), siamo pronti a partire per le varie missioni che ci porteranno nelle epoche già visitate nel gioco precedente. Il succo è sempre lo stesso: qualcosa interferisce con la linea temporale, gli avvenienti cambiano e il finale risulta differenze. Tradotto: due scimmioni al prezzo di uno (Nappa e Vegeta), Freezer che riceve un aiuto inaspettato su Namecc, Cell più potente che mai e via dicendo. Quindi stesse saghe ma svolgimento diverso… per fortuna che gli sviluppatori hanno deciso di aggiungere anche alcuni degli avvenimenti svoltisi nella nuova serie Dragon Ball Super, fattore che introduce nel gioco un pizzico di novità. Così come un RPG, il nostro personaggio potrà essere potenziato con nuovi attributi, equipaggiato a dovere, dotato di oggetti utili durante gli scontri, oltre a imparare nuove mosse sempre più potenti.
Benvenuti a Conton City
Con il franchise di “Xenoverse”, Dimps ha deciso di dare una nuova (e più) identità ai titoli di Dragon Ball: picchiaduro, RPG, MMO. La prima componente si esalta durante le battaglie, la seconda è visibile soprattutto quando il nostro personaggio diventa sempre più forte, mentre la componente MMO è percepibile intorno a noi. Già, perché ci ritroviamo catapultati subito nella nuova città di Conton City, più grande e più vasta di Toki-Toki City. La nuova metropoli funge da hub centrale del gioco, permettendo di visitare tanti luoghi iconici della saga, partecipare a numerose missionie e attività, fino ad accogliere il nostro e l’avatar degli altri. La città poi è divisa in vari distretti ben organizzati. L’Area degli acquisti comprende numerosi negozi dove sarà possibile spendere gli Zeni ottenuti durante le missioni, oppure utilizzare la nuova valuta di Xenoverse 2, le Medaglie PT. L’Area di ricevimento permette invece di affrontare le Missioni Parallele (presenti anche qui), sia online che offline, e le le Battaglie multigiocatore (online e locali). Le Missioni Parallele sono importanti quanto quelle principali, perché oltre a permettere di affinare il proprio stile di combattimento, garantiranno sempre tanta esperienza, Zeni e numerosi premi. L’Area del Covo del Tempo invece permetterà di affrontare le vostre missioni da Pattugliatore del Tempo, che poi non sono altro che le cosiddette missioni principali. Dislocati per Conton City, troverete anche vari insegnanti, figure iconiche della serie, pronti a mettervi alla prova e tramandarvi le loro tecniche più micidiali. Altra novità introdotta nel gioco è la presenza delle Fraglie Temporali: questi squarci hanno creato dei passaggi che permettono di raggiungere alcuni luoghi, come la Navicella di Freezer la casa del Capo dei saggi situata su Namecc, o la casa di Majin Bu. Qui saranno disponibili altre attività, che aumenteranno le ore di gioco a vostra disposizione. Se amate le sfide dure, la sede del Torneo Tenkaichi sarà il luogo perfetto dove mettervi in gioco, insieme ad altri cinque alleati. Dopo aver formato la squadra, sarà possibile partecipale alle Missioni Esperto, combattimenti impossibili contro un boss dalla potenza illimitata. Si tratta sempre di attività secondarie, che unite a tutto il resto rendono Dragon Ball Xenoverse 2 un vero e proprio MMO.
Battaglie folli, ma sempre uguali!
Come qualsiasi titolo di Dragon Ball che si rispetti, anche in Xenoverse 2 a farla da padrone sono gli scontri, che metteranno a dura prova i vostri nervi e le vostre dita. Se inzialmente non avremo alcuna difficoltà a battere i nemici, con l’avanzare dei progressi, anche le battaglie si faranno sempre più dure. Purtroppo però, rispetto al precedente Xenoverse non è cambiato molto, anche se bisogna dire che questa è una prerogativa di tutti i vari franchise di Dragon Ball… pazienza. I combattimenti sono caratterizzati da attacchi ravvicinati e colpi energetici, anche se non vi è presente una vasta scelta di combo. Spesse volte, il tutto si riassume in pugni e inseguimenti ad alta velocità, cosa che non fa molto Dragon Ball. L’apporto degli alleati è nullo: questi oltre a non infliggere molti danni ai nemici, sono molto fragili e andranno KO in poco tempo. La loro utilità è quella di intrattenere gli avversari, cosa utile quando i nemici sono più di uno. Vedere Goku andare al tappeto dopo pochi minuti però è davvero un colpo al cuore. Anche l’IA degli avversari talvolta non è delle migliori: poche “onde energetiche” lanciate anche fuori bersaglio e tanti pugni… essere battuti da Cell sempre alla stessa maniera, cazzotti e schivate, non è proprio bello! I vari archi narrativi però riservano molte sorprese: la cosa certa è l’incertezza degli avversari che vi ritrovetere contro. La storia infatti è mutevole e i nemici saranno aiutati da alleati inattesi e spesse volte quasi imbattibili. Anche l’esecuzione dei colpi dell’Aura è uguale: premendo il tasto R2 si ha accesso a una serie di colpi e abilità, mentre premendo R2+L2 apparirà l’elenco degli Attacchi Supremi, meccanica che verte più verso il role-play che verso il picchiaduro. Il numero dei personaggi utilizzabili è alto come sempre: all’inizio ne avremo pochi a disposizione, ma proseguendo nella storia e svolgendo altre attività, riempiremo via via le varie caselle vuote, garantendoci così numerosi combattenti utili per le Missioni Parallele e le Battaglie.
Che peccato!
Se Dragon Ball Xenoverse 2 ha fallito un obiettivo, è stato siccuramente quello di non aver migliorato molto il franchise. Il gioco è troppo simile al suo predecessore, cosa che sicuramente favorirà chi non ha giocato il precedente titolo, ma allo stesso tempo, farà storcere il naso a chi si aspettava qualcosa in più. Le innovazioni sono state davvero poche, mentre i problemi riscontrati precedentemente sono venuti nuovamente a galla. Il livello grafico è sì abbastanza alto, ma oltre a non far gridare al wauh, non è migliorato per nulla. Le saghe sono state riproposte in maniera fin troppo sintetica e alcuni eventi non hanno ricevuto la giusta attenzione in corso di realizzazione. Inoltre, ai cali di frame rate (non proprio gravi) che si manifestano soprattutto quando i personaggi sullo schermo sono un po’ tantini, a dar fastidio è il vecchio problema della telecamera, che durante le battaglie non è proprio ottimale anzi, spesso e volentieri sarà l’avversario più duro da affrontare. Ovviamente i fan di Dragon Ball non possono lasciarsi scappare il gioco, ma se prorpio vogliamo dirla tutta, ci aspettavamo un po’ di impegno in più da parte degli sviluppatori. Certo, non potevamo aspettarci molto dopo il poco tempo passato tra Xenoverse e Xenoverse 2, ma l’hype creato negli ultimi giorni da Bandai Namco sembra essere davvero eccessivo. Non stiamo parlando di delusione, perché in fin dei conti il risultato finale merita apprezzamenti, ma se proprio dobbiamo essere sinceri, ci aspettavamo qualcosa di diverso rispetto a ciò che ci è stato offerto!