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Recensione Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds (PS4)

Horizon Zero Dawn è stata una delle esclusive PS4 più acclamate di sempre. Dopo aver lasciato (momentaneamente?) da parte la saga di Killzone, Guerrilla Games è riuscita a creare un titolo di qualità immensa, capace di lasciare a bocca aperta milioni di giocatori.

Una grafica mozzafiato, un gameplay solido e ben strutturato, un mondo di gioco enorme e che sembra vivere di vita propria, una trama avvincente e convincente e, soprattutto, una protagonista degna di questo nome, Horizon era questo e tanto, tanto altro. Proprio per questa ragione, era in molti ad attendere The Frozen Wilds, l’unica espansione di cui il gioco avrebbe beneficiato. La domanda che affollerà la mente di molti giocatori, leggendo queste righe, probabilmente sarà: come è possibile migliorare l’esperienza di gioco di Horizon Zero Dawn? Leggete le prossime righe e lo scoprirete.

The Frozen Wilds: come migliorare Horizon Zero Dawn?

Una nuova mappa mozzafiato.

Iniziamo col fare un’importante premessa: Horizon Zero Dawn era un mondo di gioco già “completo”. La storia di Aloy ha un inizio e una fine, tutto ciò che vi serve per godere di un’esperienza di gioco completa è già presente all’interno del gioco base. E allora qui sorge un’altra domanda: che cosa aggiunge questo The Frozen Wilds? Cominciamo col dire che non siamo in presenza del solito DLC “acchiappa-soldi”, ma di fronte ad un’espansione nel vero senso del termine. The Frozen Wilds è comparabile, per le ragioni che approfondiremo in seguito, a “Blood and Wine” e “Hearts of Stone”, i due contenuti scaricabili di The Witcher 3: Wild Hunt. Non è un caso che CD Projekt Red e Guerrilla Games si siano reciprocamente scambiati i complimenti per il lavoro svolto, come non è un caso che i loro gioco abbiano non pochi elementi in comune.

Ecco il pericoloso e venerato vulcano Rombo di Tuono.

Così come avvenuto nell’ultima avventura dello Strigo, anche The Frozen Wilds sblocca una nuova area di gioco. La nuova avventura di Aloy inizierà attraverso un dialogo con un mercante, che vi parlerà di una tribù che sembrava aver chiuso tutti i contatti col mondo esterno. Una volta raggiunta l’area più a Nord, ci accorgeremo di un nuovo passaggio, che ci condurrà nella zona in cui risiedono i Banuk, la nuova tribù introdotta dall’espansione. Neanche il tempo di arrivare che già si sente parlare di un demone. Pare proprio che tanti valorosi guerrieri siano stati uccisi da una misteriosa creatura che abita il Rombo di Tuono, il vulcano che i Banuk riveriscono. Quasi in contemporanea con tutto ciò, una sacerdotessa è scomparsa, ritirandosi sui picchi più alti del mondo di gioco, dove solo pochi eletti possono sperare di sopravvivere.

Sarà compito della nostra eroina risolvere il mistero e porre fine al pericolo che minaccia l’esistenza dei Banuk.

Cosa c’è di nuovo in The Frozen Wilds?

Come sempre, Guerrilla ha curato ogni dettaglio.

Iniziamo subito col descrivere la nuova area di gioco. Come forse anche il titolo dell’espansione potrebbe suggerire, The Frozen Wilds è ambientata nel “profondo nord“. Se nel gioco base i paesaggi che potevamo ammirare era piuttosto variegati, il colore predominante di questo DLC è il bianco. Neanche il tempo di prendere confidenza con queste nuove lande che già ci troviamo di fronte ad uno degli spettacoli che queste zone possono regalare: l’Aurora Boreale. Ma non fatevi ingannare dal gelido fascino di questo nuovo territorio, perché i pericoli sono dietro l’angolo. Il Demone di cui vi parleranno i Banuk ha il potere di controllare le macchine attraverso delle Torri di Controllo che, per forza di cose, sarete costretti a disattivare, o vi sarà impedito anche solo di andare a cavallo.

In questa espansione c’è tutto quello che avete amato del gioco base.

Al di là delle missioni principali, The Frozen Wilds è pieno di quest secondarie. Vi basterà spostarvi tra i vari villaggi per imbattervi in sacerdoti, guerrieri e semplici abitanti che chiederanno i vostri servigi. Inutile dire che non ci sarà occasione migliore per esplorare la nuova mappa di gioco che, occorre sottolinearlo, è veramente ampia. Ma le novità non finiscono qui. Sono stati introdotti nuove specie animali, tra cui tassi e scoiattoli, e ovviamente nuove macchine. Tra queste spicca lo Scorcher, con cui faremo conoscenza piuttosto in fretta. Non mancheranno nuovi potenziamenti, nuovi vestiti da sbloccare e, soprattutto, nuove abilità. Questa espansione introduce un nuovo ramo dello skill tree, denominato “Viaggiatrice“. Tra le novità introdotte da queste nuove abilità, spicca la possibilità di poter smantellare gli oggetti, in modo da poterne ricavare materie prime.

The Frozen Wilds: altri miglioramenti tecnici

La qualità delle animazioni è nettamente migliorata.

Va da sé che The Frozen Wilds non sfigura affatto rispetto ad Horizon Zero Dawn, ma anzi, ne migliora anche certi aspetti. Quello che stupisce è la qualità delle animazioni, che sembra quasi migliorata rispetto a quanto visto nel gioco base. Se il dettaglio grafico del titolo Guerrilla Games vi aveva fatto innamorare, questa sua espansione si mantiene allo stesso livello, garantendo ai possessori di PS4 Pro l’immancabile supporto per il 4K e l’HDR. I paesaggi innevati rappresentano una sfida non da poco per uno sviluppatore, ma Guerrilla ha saputo superarsi ancora una volta, rendendo The Frozen Wilds un’espansione da avere a tutti i costi.

Giudizio finale

Come detto in apertura, Horizon Zero Dawn è un’avventura completa al 100%, già perfetta di suo. Questa sua espansione non fa altro che arricchire un’esperienza già di per sé valida aggiungendo dei contenuti freschi ed interessanti. The Frozen Wilds vi porta in una mappa grande e tutta da esplorare, garantendovi almeno 15 ore di gameplay. Tutto ciò che avete amato dell’avventura principale di Aloy lo ritroverete anche in questo DLC, che riuscirà a placare la vostra voglia di Horizon fino all’uscita di un eventuale secondo capitolo. Non aspettatevi “rivoluzioni” di alcun genere, ma un naturale prosieguo dell’avventura di una delle eroine più riuscite della storia dei videogiochi. Solo un ultimo consiglio: assaporate ogni singolo passo che muoverete nell’innevato territorio dei Banuk, e soffermatevi ad osservare i meravigliosi paesaggi che Guerrilla Games è stata capace di realizzare. Bruciarvi questa meravigliosa espansione potrebbe essere un vero delitto.

This post was published on 8 Novembre 2017 12:00

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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