Fallout 4 Nuka World – Recensione

Recensione di Gianluca “DottorKillex” Arena

Come avrete letto (e se non lo avete fatto, sarebbe ora di rimediare) solo pochi mesi fa su queste pagine, a noi Far Harbor, terza e più ambiziosa espansione di Fallout 4, era piaciuta molto, sebbene non fosse del tutto esente da difetti.
Ecco perché, a poco più di tre mesi di distanza, accogliamo con molta curiosità e un discreto carico di aspettative questo Nuka World, ultimo contenuto scaricabile per l’enorme gioco di ruolo in prima persona di Bethesda.
Disponibile gratuitamente per tutti i possessori del Season Pass e al costo di poco meno di venti euro per tutti gli altri, questo DLC ruota intorno ad un enorme parco divertimenti rivendicato da diverse bande di predoni dopo l’olocausto nucleare.
E voi, da che parte starete?

In questo mondo di ladri

La premessa narrativa di Nuka World è semplice, ma non si può dire che non funzioni: seguendo un segnale radio (a noi, con un personaggio di livello 46, si è materializzato non appena caricato l’ultimo salvataggio), il giocatore verrà attirato nella più classica delle trappole, spinto a salvare una famiglia che non esiste e gettato, invece, nelle fauci di un manipolo di predoni assetati di sangue, che hanno trovato rifugio in quello che una volta era “il parco divertimenti più grande d’America”.
Proprio quando il nostro sopravvissuto sembra essersi infilato in un cul de sac, un ignoto alleato, si materializza dietro un interfono e lo aiuta a uscire vivo da uno scontro altrimenti segnato, al termine del quale, inaspettatamente, viene eletto nuovo Gran Capo delle tre tribù di predoni che si spartiscono il parco a tema.
Di qui, la trama del contenuto scaricabile si dipanerà in un sottile gioco di equilibrio tra le differenti fazioni (una dedita alla tecnologia e al puro guadagno, una che ricalca l’archetipo classico del predone visto nel gioco base e un’ultima che sembra uscita dalla prima serie di Ken il Guerriero), cui il giocatore potrà affidare ognuna delle cinque aree tematiche che compongono Nuka World, una volta ripulite.
Tenere contenti i tre capi delle fazioni non è semplice, e non manca nemmeno l’opzione di ammazzare tutti, restituendo ai mercanti schiavizzati la libertà perduta: sebbene alcune delle scelte lasciate al giocatore impattino meno sul mondo di gioco di quanto sarebbe lecito aspettarsi, la possibilità di schierarsi con una delle fazioni, di rimanere neutrale o di darsi alla carneficina aumentano la rigiocabilità dell’espansione, che, forte di aree estese e numerose missioni secondarie, garantisce comunque una ventina scarsa di ore di gioco già alla prima run.
Rispetto a Far Harbor, le personalità di interesse e le scelte morali sono meno accentuate, e il lavoro svolto sui dialoghi sembra, generalmente, meno raffinato, ma Nuka World si assesta sugli standard del gioco base, e, quindi, rimane foriero di soddisfazioni per quanti vorranno dedicarsi alle risposte multiple e alle soluzioni non violente.
A meno di non aspettarsi la profondità degli esordi del brand, s’intende.

Il parco della morte

Per quanto concerne il gameplay puro, Nuka World alterna fasi dialogiche, in cui condurre trattative con i leader dei tre gruppi di predoni che si spartiscono la zona, e fasi di shooting puro, cui il giocatore sarà chiamato per ripulire le aree del parco invase da robot, mostri di vario genere e ghoul radioattivi.
Queste ultime sono decisamente preponderanti: l’azione e il massacro indiscriminato di tutto ciò che si muove su schermo prendono presto il sopravvento, ed occupano il grosso del tempo di completamento del contenuto scaricabile, con buona pace di quanti si erano affezionati ai personaggi di Far Harbor, decisamente più elaborato in quanto a scrittura e ritmo narrativo.
Cionondimeno, Nuka World offre alcuni dei dungeon più complessi e meglio concepiti di Fallout 4, tra strutture all’aria aperta ricolme di robot imbufaliti, discariche abitate da abominazioni e da folli seguaci di un culto fine a se stesso (pungente parodia di Scientology) e attrazioni diaboliche, come una casa degli specchi irta di pericoli e un impianto di imbottigliamento della Nuka Cola invaso da Mirelurk.
Tutti coloro che hanno apprezzato il rinnovato sistema di mira introdotto da Bethesda con questo quarto episodio, e la conseguente svolta action cui il brand è andato incontro, troveranno una serie di gradite sorprese in questa espansione, che, al contrario, potrebbe deludere quanti preferiscono risolvere i conflitti in maniera non violenta, e magari hanno investito in caratteristiche come il Carisma e l’Eloquenza.
Il consiglio, dopo aver visto i titoli di coda del DLC, è di portare con voi tutte le munizioni di cui disponete e di armarvi fino ai denti, sebbene sia necessario innalzare la difficoltà di gioco per trovarla stimolante in caso affrontiate Nuka World con un personaggio di livello 35 o superiore.
L’esplorazione si giova dei cinque nuovi ambienti ideati dal team di sviluppo, della presenza di diversi easter egg sparsi per la mappa ( memorabili quelli di Dark Souls e di Star Wars) e della possibilità di rinvenire parecchie armi leggendarie, soprattutto nella zona di Kiddie Kid, in cui il burattinaio ci vomiterà contro orde di ghoul leggendari, i cui drop potrebbero fare la felicità dei più attenti al loot.

Same old story

Nessuna novità di rilievo nemmeno per quanto concerne il versante tecnico del contenuto scaricabile, identico al gioco originale tanto nei pregi, come la gestione di un gran numero di nemici a schermo e una linea dell’orizzonte discretamente ampia, quanto nei difetti, come qualche singhiozzo nel framerate e una modellazione poligonale che varia dal buono all’appena sufficiente, nella versione Xbox One da noi testata.
Artisticamente, invece, è stato fatto un buon lavoro per differenziare le varie zone tra loro ed offrire scorci differenti rispetto a quelli della campagna principale: fabbriche dismesse, case infestate, scorci da far west a tanto altro ancora vi aspettano all’interno del parco.
Difficile quantificare la longevità complessiva: non tralasciando alcun incarico secondario e dedicandosi alla certosina esplorazione delle nuove ambientazioni, si potrebbero ricavare anche venticinque ore di gioco da Nuka World, ma, più realisticamente, la durata media di una run normale si attesterà tra le quindici e le venti, comunque non poche per un DLC.

Commento finale

Con Nuka World Bethesda prosegue sulla strada del cercare di accontentare la più ampia fascia di pubblico possibile, pubblicando un’espansione decisamente più focalizzata sull’azione e sulle sparatorie rispetto alla precedente.
Non che in Far Harbor mancassero gli scontri a fuoco, ma le personalità e le motivazioni dei personaggi del precedente DLC avevano un peso assai più preponderante nell’economia di gioco di quanto non abbiano qui, complice un cast di comprimari abbastanza piatto.
La nostra preferenza, quindi, la accordiamo ancora al DLC precedente, sebbene molto dipenda anche dai gusti personali: se vi prudono le mani e avete conservato parecchi gingilli durante i vostri pellegrinaggi nel Commonwealth, l’ottimo dungeon design e la quantità di mostri presenti in Nuka World non potranno che conquistarvi.