Un mese fa vi avevamo raccontato di Epic Tavern, gioco che ci permetteva di gestire la nostra locanda personale e mandare gli eroi in missione, ma cosa succede se si guarda all’altra faccia della medaglia? Ce lo spiega Dungeons 3, terzo capitolo della serie Dungeons che dà la possibilità di vestire i panni del Male e di creare il nostro intricato e pericolossisimo dungeon.
In Dungeons 3 ci viene presentato un signore oscuro generico denominato semplicemente Il Male seguito da diversi epiteti, il quale avendo conquistato tutto decide estendere il suo dominio oltre i limiti del mondo conosciuto inviando una sua ombra e impossessandosi di Thalya un’ elfa oscura combattuta tra il bene e il male.
Preso possesso della sacerdotessa elfica ci recheremo nelle nostre sale dove ci attenderanno dei goblin scavatori simili a Giorgio Panariello, i Mocciolosi, pronti ad eseguire ogni nostro ordine. Scavando potremo trovare risorse quali oro, mana e cassette degli attrezzi o stanze abitate da mostri come draghi, ragni o avamposti nanici.
Dalla sala del nucleo centrale dovremo far diramare le stanze del nostro dungeon in modo da poter preparare il nostro attacco al mondo in superficie. L’esercito del Bene non se ne starà di certo con le mani in mano e manderà le sue truppe ad attaccare la nostra base per far fallire il nostro piano di conquista globale, sarà quindi compito nostro lastricare i corridoi di trappole e chiamare alle armi quanti più seguaci possibile.
Il gioco unisce in sé meccaniche da gestionali (La parte di gioco del dungeon nel sottosuolo) e i giochi di strategia (Gli attacchi al mondo della superficie).
L’esercito del male a nostra disposizione sarà enorme e costituito da tre razze principali, ognuna delle quali ci darò accesso a nuovi progetti e poteri con cui sottomettere l’esercito del Bene.
Una volta preparato l’esercito e messo in sicurezza il nostro nascondiglio sarà il momento di sferrare l’attacco alla superficie dove, a seconda della missione della campagna, dovremo portare a termine determinati obiettivi. Conquistati i punti di controllo del Bene il paesaggio cambierà richiamando di più le nostre cattive intenzioni e ci fornirà la malvagità necessaria ad ampliare le nostre conoscenze.
Le missioni richiedono molta pazienza e pianificazione per essere risolte e ci troveremo spesso a rimandare in più sessioni di gioco la risoluzione della missione.
In Dungeons 3 è possibile affrontare la modalità campagna in cooperativa online e dividersi i compiti, ad esempio un giocatore può pensare a gestire il Dungeon mentre l’altro gestisce l’esercito nel mondo in superficie.
E’ possibile anche sfidartsi in battaglie PvP 1v1 o 2v2 dove i giocatori si contenderanno il mondo in superficie fino ad assalire la sala del trono avversario.
Il vero punto forte di Dungeons 3 è la comicità, le vicende vengono raccontate da un narratore con cui spesso i protagonisti interagiranno e creando divertenti siparietti durante le battaglie.
L’andamento della storia prende spesso in giro i canoni classici del mondo fantasy e dei videogiochi in generale rompendo spesso la quarta parete andando a commentare l’operato degli sviluppatori o del giocatore.
Un sorriso sicuramente viene strappato dall’enorme citazionismo di cui si avvale, a partire dallo stile grafico fino a personaggi e nomi si sente la forte influenza del franchise di Warcraft e Diablo, ecco alcuni esempi:
Non mancano naturalmente i riferimenti al Signore degli Anelli e la PoP culture in generale:
Ogni missione della campagna ha in realtà una citazione di fondo ad altri franchise, ad esempio in una missione in cui il Re dei nani deve costruire le sue difese fa continuamente riferimento a Age of Empire e alle meccaniche che lo hanno reso famoso. Nella missione seguente lo stesso nano avrà costruito un Martello della Morte e tutta la missione ricorderà vagamente la trama di Star Wars e la distruzione della Morte Nera.
Ogni tanto però l’andamento scherzoso e citazionistico risulta forzato come una puntata di Big Bang Theory rompendo a volte l’atmosfera del gioco.
Dungeons III è un titolo a metà strada tra Theme Park World e Starcraft che ha come obiettivo principale quello di divertire il giocatore con citazioni spudorate e battute che abbattono la quarta parete. Il gioco in sè non è eccessivamente difficile ma richiede pazienza per completare le missioni e gli obiettivi proposti, proprio per questo può essere un ottimo titolo per chi vuole avvicinarsi al genere o per chi cerca qualcosa di leggero con cui divertirsi lontani dai soliti titoli online. Avendo provato la versione PS4 ho notato alcuni problemi di risoluzione e cali di framerate durante le partite ma documentandomi la versione PC non sembra risentire di questi difetti.
Ringrazio Kalypso Media per avermi dato l’opportunità di provare questo divertentissimo titolo.
This post was published on 9 Novembre 2017 13:56
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