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Pubblicato in: Recensioni

Fire Emblem Fates – Rivelazione

Recensione di Gianluca “Dr Killex” Arena

Dopo l’abbuffata della scorsa settimana, quando vi abbiamo proposto approfondite recensioni tanto per Retaggio quanto per Conquista, chiudiamo oggi il cerchio di Fire Emblem Fates proponendovi la terza ed ultima campagna, Rivelazione, contenuta nell’edizione limitata del gioco ma scaricabile anche dallo shop virtuale di Nintendo 3DS qualche giorno dopo l’arrivo dei due titoli base.
Se le oltre sessanta ore necessarie a portare a termine le storyline relative ad Hoshido e al Nohr non vi sono bastate, non avete che da continuare a leggere…

Il regno di Valla

Rivelazione, pur venduto come contenuto scaricabile, è in tutto e per tutto una terza campagna per Fire Emblem Fates, della stessa lunghezza e profondità delle due che l’hanno preceduto: l’unica avvertenza è quella di aver giocato ad almeno una delle due campagne precedenti fino in fondo prima di avventurarsi in questa, per meglio comprendere la trama ed evitare di incappare in antipatici spoiler.
Anche la descrizione della storia sarà meno precisa del solito, proprio per questo motivo: vi basti sapere che, oltre ai reami di Hoshido e Nohr ve n’è un terzo, di cui non si fa menzione in nessuna delle due campagne base, i cui destini sono intrecciati con quelli di queste due nazioni.
Rivelazione consente di battere una terza strada, senza schierarsi né con il reame della luce né con quello delle tenebre, con tutte le responsabilità che ne conseguono.
Corrin si troverà, allora, a fronteggiare entrambe le fazioni, perché, a causa di un pretesto narrativo alquanto artificioso, non potrà spiegare alle sue due famiglie per filo e per segno come stanno davvero le cose: questo genererà, ovviamente, una spirale in cui nessuno crede al/alla protagonista in un primo momento, salvo poi ricredersi ed unirsi alla causa.
Questo schema si ripete numerose volte nell’arco della campagna, eppure, nonostante la sua banalità, c’è qualcosa, nel sostrato narrativo di Rivelazione, che manca tanto in Retaggio quanto in Conquista, e cioè un respiro più ampio, una visione globale e non parziale delle cose, possibile solo senza sposare a prescindere una causa.
Questo ha consentito agli sviluppatori di sviluppare relazioni tra personaggi assai più complesse, di far dialogare tra loro presunti nemici, che nelle altre due versioni hanno incrociato le armi senza provare nemmeno a parlarsi: ne viene fuori una storia alternativa credibile, in cui il giocatore è più libero di scegliere chi portarsi dietro in battaglia, con chi instaurare un rapporto amoroso e come gestire le truppe.
Si incontrano molte facce note, che però approcciano il giocatore in maniera molto differente rispetto al passato, e finanche qualche new entry, solo intravista nelle due campagne precedenti.
Nonostante ci sia piaciuta molto la storia travagliata e ricca di chiaroscuri narrata da Conquista, Rivelazione chiude il cerchio della trilogia, e presenta il finale sicuramente più soddisfacente dei tre prodotti.

Un riuscito compromesso

Laddove Retaggio accoglie i neofiti della saga e Conquista testa le capacità strategiche dei veterani, Rivelazione si colloca nel mezzo, prendendo tanto dall’uno quanto dall’altro episodio e dando vita ad una campagna bilanciata, godibile, ancora una volta molto personalizzabile nel suo livello di sfida.
Dall’episodio dedicato ad Hoshido, Rivelazione riprende la possibilità di far crescere le truppe tra un combattimento e l’altro, grazie alla possibilità di cimentarsi su mappe già conquistate, ora popolate di nuovi nemici: questa scelta consente ai meno abili di rinforzare notevolmente il loro roster, ma, in quanto accessoria, non toglie nulla a coloro che preferiranno tirare dritti, senza godere di alcuna facilitazione.
Giocato a livello Difficile come le altre due versioni, Rivelazione tradisce una certa generosità in fatto di risorse elargite al giocatore, con nemici comuni che spesso portano armi speciali e soldi in grande quantità, così da arricchire il ventaglio di scelte a disposizione del giocatore: l’approccio generale, insomma, richiama quello di Retaggio e, quindi, anche quello di Awakening, uscito nel 2013.
Ciò che invece viene preso di peso da Conquista è il map layout, con design eccezionali dal punto di vista della varietà e della struttura delle mappe: la piattezza negli obiettivi riscontrata nel capitolo dedicato ai reali hoshidesi è solo un lontano ricordo, con livelli che richiedono quando di avanzare nel buio più completo, esponendosi ad un’imboscata praticamente ad ogni passo, quando di teletrasportare parte del gruppo dall’altra parte della mappa, così da cingere d’assedio i nemici.
Potremmo fare molti altri esempi, ma lasceremo il piacere della scoperta, anche perché, soprattutto nella seconda metà della campagna, capire come affrontare le mappe e quali truppe sono più utili in determinate situazioni è già un gran divertimento di per sé.
Il gameplay, a conti fatti, si giova dell’unione degli aspetti visti nei precedenti capitoli, garantendo sì al giocatore un certo vantaggio in termini di risorse e livelli di esperienza ma annullandolo poi con delle mappe complesse, in cui spesso, pur superando gli avversari in quanto a forza bruta, si rischia di venire sconfitti per una singola disattenzione (o di perdere una o più unità, ma questo dipende da se avrete selezionato la modalità Classica o meno).
Il consiglio, per i neofiti, è di optare per il livello Normale, mentre i veterani trarranno grosse soddisfazioni da quello Difficile, soprattutto tralasciando la maggior parte degli scontri opzionali.

Stesso motore, colori diversi

L’aspetto visivo è in linea con le altre due produzioni, e quindi di ottimo livello, considerando anche l’età e la potenza delle console ospite: Rivelazione aggiunge un buon numero di filmati inediti a quelli degli altri due capitoli, e sfoggia una design artistico inedito, che alterna mappe note ad altre mai viste, nelle quali prevalgono colori eterei, leggeri, in linea con i temi trattati e con il look della vera protagonista di questa terza campagna, la dolce Azura.
Indipendentemente da quanto lungo sia ancora il ciclo vitale di 3DS, insomma, ci sarà da confrontarsi con il lavoro di Intelligent Systems in quanto a maestria tecnica, e non solo.
Menzione finale per la longevità, in linea con quella di Retaggio e Conquista, e ulteriormente prolungabile completando tutte e tre le mappe “Invasione” e il gran numero di Sfide alternative disponibili, al prezzo, però, di un consistente abbassamento del livello di sfida generale.

Commento finale

Rivelazione rivaleggia con Conquista per il titolo di migliore declinazione del trittico di Fire Emblem Fates, smussando i picchi di difficoltà della campagna dedicata ai reali del Nohr ma riproponendone il map design variegato e ingegnoso.
Probabilmente, a conti fatti, quest’ultima parte del titanico lavoro svolto da Intelligent Systems si dimostra la più completa delle tre, capace di attirare tanto i neofiti, che magari ci arriveranno dopo aver completato Retaggio, quanto i veterani, rodati dalle sfide di Conquista.
Visto anche lo sconto cui si ha diritto avendo acquistato almeno una delle due suddette campagne, lasciarsi sfuggire la chiusura di questa epopea fantasy sarebbe davvero un delitto.

This post was published on 12 Maggio 2016 11:37

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