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Recensione: Axiom Verge

Axiom Verge, titolo originariamente uscito su PS4 e pc nel 2015 (ed in seguito su tutte le altre piattaforme), approda finalmente su Nintendo Switch. Sviluppato interamente da Thomas Happ si presenta come un vero e proprio tributo ad alcuni classici dell’epoca 2D come Contra, Blaster Master e soprattutto Metroid.

Trama

Nel gioco vestiremo i panni dello scienziato Trace che, dopo un incidente durante un esperimento nel proprio laboratorio, si risveglia in un ambiente alieno popolato da creature ostili. A guidarlo ci sarà solamente la voce di Elsenova, creatura facente parte delle Rusalka, enormi organismi di natura biomeccanica (e dalle fattezze ispirate ai lavori del grande HR Giger).

Il mondo da esplorare è costituito da sette zone principali più una che svolge la funzione di hub centrale. Ogni sezione è ben caratterizzata e necessita di un’esplorazione adeguata per permetterci di proseguire e, inoltre, ogni zona nasconde al suo interno diversi upgrade ed oggetti utili non raggiungibili per cui spesso ci troveremo a dover tornare indietro una volta acquisito un potenziamento che ci permetta di ottenerli.

Le diverse aree offrono una sfida di livello sempre crescente, che culmina nel combattimento con un boss. La difficoltà sembra sempre adeguata e sebbene alcuni boss possano risultare ostici non si ha mai l’idea di essere davanti ad una sfida insormontabile. Se dovessimo morire verremo spediti all’ultima camera di salvataggio mantenendo tutti gli oggetti trovati, evitando situazioni frustranti.

Da quanto detto si può intuire come il gameplay sia molto simile a quello di un classico Metroid– L’esplorazione non lineare e la ricerca di power up e nuove armi non sono di certo una novità, ma è nell’esecuzione che Axiom Verge riesce a brillare: il gioco crea delle aspettative riguardo potenziamenti ed armi, aspettative che però vengono disattese in favore di soluzioni più originali ed inaspettatamente gradite. Per fare un esempio possiamo parlare del “Distruttore di indirizzamento”, arma che ci permette di “buggare” i nemici o manipolare zone del gioco che appaiono come glitch a causa del “varco” una zona di confine tra differenti universi.

 

Ottima colonna sonora e trama

Grandi punti a favore del gioco sono trama e colonna sonora: senza voler anticipare nulla possiamo dire che nel mondo di Axiom Verge tutto è interpretabile in diversi modi e le molte note scritte che troviamo nascoste nel gioco ci danno modo di comprendere più a fondo ciò che sta avvenendo ma al contempo alimentano i nostri dubbi.

La colonna sonora, opera dello stesso Thomas Happ, riesce a colpire nel segno con dei brani retro coinvolgenti ed al tempo stesso alieni ed inquietanti. Le tracce aiutano il gioco a convogliare sensazioni di solitudine, isolamento e smarrimento in un mondo sconosciuto, oppure darci la carica durante le battaglie con i boss.

Nintendo Switch si rivela ancora una volta piattaforma ideale per i titoli che non hanno nella fedeltà grafica il loro punto di forza: la doppia natura della console rende infatti l’avventura molto più fruibile ed accessibile grazie alla portabilità e velocità che ci consentono di sfruttare il gioco anche durante i ritagli di tempo e a trarne comunque un’esperienza soddisfacente.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma Axiom Verge ha dei difetti?

Ovviamente la risposta è sì: a volte i comandi possono risultare scomodi e inutilmente complessi a causa della grande quantità di pulsanti utilizzati, inoltre molte delle tantissime armi che troviamo nel gioco hanno una rilevanza a dir poco marginale, tanto che al di fuori di specifici momenti probabilmente finiremo ad usarne spesso solo due o tre.

Anche il backtracking può risultare pesante dato che la zona che funge da hub centrale non è velocemente raggiungibile e non offre una vera e propria scorciatoia e abbiamo a disposizione solamente due promemoria per segnare punti di interesse sulla mappa.
Segnalo inoltre che usando Axiom Verge in modalità portatile si sono verificati errori che hanno causato la chiusura automatica del gioco, cosa successa due volte in una run di circa 10 ore.

 

 

 

Tirando le somme possiamo dire che Axiom Verge è un gioco ottimo, degno erede del gameplay e del feeling dei giochi a cui è ispirato, le sue (poche) pecche non minano assolutamente la qualità di un’opera che consiglio caldamente sia agli appassionati del genere sia ad un pubblico che si volesse avvicinare a questa tipologia di avventura.

This post was published on 18 Ottobre 2017 12:00

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