Articolo a cura di Pietro Gualano
L’idea alla base di The Guest è piuttosto interessante pur non essendo particolarmente originale: cosa fareste se vi ritrovaste rinchiusi in una stanza d’albergo senza senza sapere perché, come e per colpa di chi? Naturalmente cerchereste di uscire e di capire qualcosa in più ma raggiungere questo obiettivo in The Guest non è così semplice. Realizzare un titolo in grado di catturare pienamente il giocatore sfruttando una singola mappa composta da quattro stanze non è certamente semplice e, dopo aver provato a fondo The Guest, possiamo darvi le nostre impressioni.
The Guest è un’avventura basata sull’esplorazione e sulla risoluzione di enigmi, il giocatore veste i panni del Dottor Leonov e deve cercare di capire cosa è successo. Inizialmente gli indizi a nostra disposizione sono davvero pochi, il gameplay è molto semplice: gli oggetti si raccolgono e si ispezionano col mouse, non sono necessarie particolari combinazioni di tasti e possiamo liberamente muoverci nella nostra stanza attraverso il classico WASD.
E’ comunque meglio mettere in chiaro una cosa dal momento che c’è un po’ di confusione al riguardo: The Guest non è un titolo horror, non vi farà mai saltare dalla sedia e i momenti realmente inquietanti sono davvero pochissimi. Il gioco, però, riesce comunque a creare una sensazione costante di angoscia nel giocatore che, enigma dopo enigma, ha le sensazione che le quattro mura in cui si trova si restringano sempre di più. La camera d’albergo creata dai ragazzi di Team Gotham è molto suggestiva e riesce a non annoiare mai grazie a elementi sempre nuovi e, soprattutto, grazie a un’ottima gestione della luce. Entrare in una stanza completamente buia riesce sempre a dare qualche brivido anche se quella stessa stanza è stata già visitata in passato, The Guest riesce veramente a regalare una sensazione di tensione costante. Questo titolo è sicuramente più vicino al genere thriller e quindi ve lo sconsigliamo nel caso in cui vogliate provare un’esperienza fortemente orientata all’horror.
Parliamo ora degli enigmi, il vero cuore del gioco. Il team di sviluppo ha fatto un buon lavoro nel proporre rompicapo sempre diversi tra loro ma, sfortunatamente, quelli veramente impegnativi sono solo due (al massimo tre). Molti degli enigmi presenti si risolvono in pochi minuti e raramente vi ritroverete bloccati per molto tempo.
Per riuscire a superare un rompicapo è praticamente sempre necessario avere un oggetto specifico che, generalmente, si trova nella camera o può essere ottenuto risolvendo un altro enigma. Abbiamo apprezzato molto la possibilità di combinare gli oggetti tra loro ma, anche in questo caso, riflettendo un po’ e dando un’ occhiata all’inventario è piuttosto semplice capire come utilizzare e combinare i singoli strumenti a nostra disposizione. I pochi enigmi impegnativi di cui vi abbiamo parlato, comunque, sono veramente interessanti e brillanti, vi metteranno alla prova e sono in grado di dare grandi soddisfazioni. The Guest riesce a regalare delle belle emozioni proprio in questi momenti che però, sfortunatamente, sono pochi.
In alcuni casi, inoltre, si ha la sensazione che i rompicapo siano stati calibrati male: alcune volte le combinazioni possibili sono veramente poche e ci è capitato di risolvere un enigma inconsapevolmente mentre cercavamo di capire come muoverci. Questo è sicuramente piuttosto frustrante dal momento che lo scopo reale del giocatore è arrivare alla soluzione del problema, l’avanzamento nell’avventura è sicuramente secondario.
Gli oggetti che trovate nella camera comunque non servono solamente a risolvere enigmi, molti non possono essere raccolti e servono semplicemente a capire cosa è accaduto al Dottor Leonov. The Guest non offre una vera e propria trama nel senso classico del termine ma leggendo tra le righe si possono facilmente intuire i vari messaggi nascosti lanciati dal gioco e mettendo insieme i pezzi alla fine dell’avventura si riesce finalmente ad avere un quadro più o meno chiaro della situazione.
Non abbiamo apprezzato particolarmente il finale e avremmo preferito qualcosa di più originale, ma siamo consapevoli del fatto che ad alcuni giocatori potrebbe piacere molto dal momento che questo fattore è fortemente (e inevitabilmente) influenzato dai gusti personali.
The Guest è un gioco veramente leggero in termini di requisiti e gira tranquillamente a impostazioni alte (o ultra) anche su configurazioni medio/basse. Graficamente non siamo di fronte a un capolavoro, questo è vero, ma il titolo ci ha comunque convinti dal punto di vista tecnico e, come detto a inizio recensione, gli sviluppatori hanno fatto un lavoro davvero eccellente con la gestione della luce. Sfortunatamente non hanno curato allo stesso modo le ombre, che spesso appaiono poco rifinite, irrealistiche o, addirittura, semplicemente non sono presenti. Team Gotham ha fatto un ottimo lavoro anche con le musiche e gli effetti sonori del gioco, che accompagnano costantemente il giocatore senza mai essere noiose o ripetitive. In una delle stanze, inoltre, è presente una piccola sorpresa che sarà sicuramente apprezzata da chi ama la musica (non intendiamo anticiparvi nulla).
La longevità purtroppo è davvero ridotta: per completare il gioco e arrivare ai titoli di coda sono necessarie in media tre o quattro ore e, dal momento che The Guest non offre particolari modalità aggiuntive, non ci sono elementi che spingano il giocatore a iniziare nuove partite o a ritornare sul titolo. E’ veramente un peccato perché nella parte finale del gioco ci sono alcuni degli enigmi migliori e speravamo che il titolo potesse continuare così offrendo magari qualche ora in più di alta qualità.
The Guest è un gioco che parte da un’idea molto interessante ma, purtroppo, non riesce a sfruttarla al cento per cento. Gli enigmi sono generalmente poco impegnativi, la longevità è troppo ridotta e alcuni rompicapo sono stati calcolati male. Il maggior pregio del titolo è sicuramente l’atmosfera della camera, la costante sensazione di tensione che riesce a regalare: non vi dimenticherete tanto in fretta della stanza di The Guest e gli sviluppatori sono stati bravissimi a inserire un buon numero di enigmi molto diversi tra loro in uno spazio così ristretto.
L’acquisto del gioco è comunque consigliato, crediamo che The Guest possa essere un buon titolo per i giocatori che vogliono provare un gioco diverso dal solito e, magari, desiderano avvicinarsi al mondo dei giochi basati su enigmi.
This post was published on 10 Marzo 2016 18:00
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