Articolo di Pietro Gualano – versione provata PS4
Mancano poche settimane ormai all’arrivo sul mercato di Tom Clancy’s: The Division, uno dei giochi più attesi dell’anno. Ubisoft ha investito molto in questo progetto e si aspetta grandi cose, le premesse per un successo di critica e pubblico ci sono tutte ma, ovviamente, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Un hype eccessivo è quasi sempre un’arma a doppio taglio e, come accaduto in passato proprio a Ubisoft (Watch Dogs), può finire per danneggiare un titolo potenzialmente di qualità.
Grazie alla beta organizzata dalla compagnia in questi ultimi giorni abbiamo avuto la possibilità di testare nuovamente il gioco dopo la nostra prova di qualche mese fa alla Milan Games Week e oggi, dopo aver passato ore nella Grande Mela, possiamo darvi il nostro parere.
La versione beta rilasciata da Ubisoft per qualche giorno è stata sicuramente molto utile: ha permesso al team di sviluppo di raccogliere e valutare i pareri di moltissimi giocatori e, naturalmente, ha permesso a noi di inquadrare meglio il gioco. Non è ancora il caso di parlare di storia o trama, in questa versione di test la parte iniziale è stata rimossa in blocco e alcune sequenze sono state omesse: per una valutazione sulla componente narrativa di Tom Clancy’s: The Division, quindi, vi rimandiamo alla nostra futura recensione.
Inizialmente ci troviamo subito in una grande zona “social” in cui possiamo incontrare gli altri giocatori, commerciare con vari negozianti, ottenere rifornimenti e aggiornare la mappa ricavando immediatamente utili informazioni. Una volta usciti da questa prima area ci troviamo nella città vera e propria e abbiamo subito la possibilità di ammirare New York nella sua magnifica decadenza: per strada si incontrano pochi civili e spesso troviamo macchine devastante e principi d’incendio. I palazzi sembrano vuoti e torreggiano sui lati delle strade, facendo sentire il giocatore minuscolo in mezzo alla neve e al ghiaccio che lo accompagnano nel corso della sua esplorazione. Ubisoft ha fatto a parer nostro un ottimo lavoro nella riproduzione di New York, riuscendo a proporre una versione in stile “The day after tomorrow” della famosa città americana. Viaggiando in zone non protette si ha sempre la sensazione che il pericolo sia dietro l’angolo e si è spinti a non abbassare mai la guardia.
Dopo pochi minuti passati per strada si incontrano i primi personaggi ostili e si ha il primo assaggio delle meccaniche sparatutto offerte da Tom Clancy’s: The Division. Il gioco non propone grandi innovazioni, ma abbiamo apprezzato molto una funzionalità legata al sistema di copertura: quando ci si trova dietro un riparo è possibile inquadrarne un altro con la telecamera e, premendo un tasto, fare in modo che il nostro personaggio corra alla posizione indicata. Imparare a sfruttare a dovere questa meccanica può essere molto utile, i nemici lanciano molto spesso esplosivi di vario genere e quindi è necessario muoversi tanto. I combattimenti di The Division non sono statici, il giocatore è spinto a cercare sempre una posizione di vantaggio per dominare l’avversario.
I nemici controllati dall‘IA non sono stati sempre all’altezza purtroppo, ci è capitato più volte di vederli eseguire manovre senza senso o correre semplicemente da una copertura all’altra. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di una beta per e che, di conseguenza, abbiamo visto solo una piccola parte degli antagonisti con cui dovremo scontrarci. Il giocatore non può “saccheggiare” i cadaveri dei nemici uccisi, ma ogni tanto vengono rilasciati dei drop che, come accade in altri giochi di questo genere, sono classificati per colore in base alla rarità.
Nel corso della nostra prova abbiamo avuto la possibilità di provare un buon numero di armi e strumenti di morte, ma siamo certi che nel gioco completo troveremo molte altre bocche da fuoco. Le possibilità offerte da Tom Clancy’s: The Division in termini di personalizzazione e armamento del proprio alter ego sono lodevoli, i giocatori passeranno sicuramente ore e ore alla ricerca degli strumenti più rari e potenti.
Tom Clancy’s: The Division è praticamente un MMO, ma questo non vi costringe a interagire con gli altri. Il gioco può tranquillamente essere affrontato come se fosse un normale titolo single-player, missione dopo missione fino alla conclusione. Giocando in questo modo però si perde una componente molto interessante: la Dark Zone (o zona nera). Stiamo parlando di una grande area in cui i giocatori combattono per la sopravvivenza, cercando risorse da utilizzare e, se serve, derubando anche altri utenti. Affrontare quest’area PvP/PvE completamente soli è possibile, ma sconsigliato dal momento che è molto più divertente giocare e coordinarsi insieme ad amici. Nella Dark Zone non ci sono leggi e può succedere veramente di tutto, quindi tenete gli occhi sempre aperti perché ci sono giocatori che non vi attaccheranno e altri che vi salteranno immediatamente addosso. Questa componente del titolo ci intriga molto, crediamo possa dare grandi soddisfazioni (specialmente se affrontata in gruppo) e spingere i giocatori a migliorarsi sempre di più.
Gli scontri all’interno della Dark Zone e nella mappa di gioco sono coinvolgenti, le abilità a disposizione del giocatore contribuiscono in maniera determinante a renderli più vari e interessanti: nel corso della nostra partita possiamo sbloccare tutta una serie di capacità speciali molto utili e, col passare del tempo, possiamo rendere unico il nostro personaggio.
Dal punto di vista tecnico il gioco non ci ha delusi: graficamente siamo su livelli non eccellenti ma comunque più che buoni, gli ambienti sono stati ricreati bene e il team di sviluppo ha curato molto i dettagli (i riflessi nelle pozzanghere, le gomme delle auto e i vetri che saltano in aria…). Naturalmente non stiamo parlando di un semplice gioco “a corridoi”, ma di un titolo con una mappa vasta e ricca di elementi. L’aspetto che ci ha colpiti maggiormente in senso positivo è la gestione della luce: la città è ancora più bella di notte e impostando una luminosità non troppo alta si ottengono risultati davvero suggestivi. L’unica cosa che ci ha deluso (sempre dal punto di vista tecnico) sono le esplosioni, ma riteniamo che ci sia ancora tempo per migliorare e speriamo che il team si metta a lavoro per renderle un po’ più spettacolari.
La beta di Tom Clancy’s: The Division ci ha permesso di dare un’occhiata in anteprima al gioco e di provare per la prima volta alcune meccaniche. Il giudizio è nel complesso positivo, ci sono alcune piccole sbavature (intelligenza nemica, gestione delle esplosioni) ma niente che non possa essere risolto. Dopo questa prova attendiamo con impazienza il lancio ufficiale di The Division, siamo convinti che questo gioco abbia molto da dare e vogliamo tornare per le strade di New York per scoprire ogni dettaglio.
This post was published on 1 Febbraio 2016 12:13
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