Life is Strange – Episodio 5: Polarized – Recensione

Articolo a cura di Samuele Zaboi

Caro lettore,

Prima di tutto grazie per essere giunto su questo articolo. Se hai aperto questa pagina probabilmente ha già seguito le recensioni dei precedenti episodi di Life is Strange e già conosci le vicende di Arcadia Bay e della protagonista Max. Questo particolare preambolo, decisamente diverso dal solito, l’ho trovato necessario dal momento che il titolo di Dontnod Entertainment si è rivelato essere qualcosa di particolare e, per certi aspetti, unico. Terminato il quinto episodio la tentazione di scrivere una recensione senza assegnare un voto a Polarized è stata forte, data l’alta concentrazione di emozioni provate con questo episodio che sono difficilmente quantificabili con un numero o con delle parole. A menta fredda, cercando di analizzare il più oggettivamente possibile il lavoro svolto dagli sviluppatori, ho deciso di assegnare un voto anche a questo capitolo cercando di rimanere il più imparziale possibile. D’altra parte però, se hai già avuto modo di giocare a Polarized, già sai come l’imparzialità sia molto difficile da ottenere dato il coinvolgimento emotivo che Life is Strange è in grado di offrire.

Detto questo, buona lettura.

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Sono passati circa nove mesi dall’arrivo del primo episodio di Life is Strange ed ora, tralasciando eventuali analogie e similitudini con la gestazione e la gravidanza che portano alla vita e alla luce, dopo un turbinio di emozioni, vicende, avventure, amicizie, rapporti, scelte, decisioni e, soprattutto, conseguenze, siamo infine giunti alla conclusioni della storia di Arcada Bay, di Chloe e, ovviamente, di Max e dei suoi poteri. Ecco la nostra recensione di Polarized.

La conclusione di tutto

Per chi non lo sapesse, Life is Strange è un titolo a episodi sviluppato da Dontnod Entertainment e narra le vicende di Max, una delle tante adolescenti di Arcadia Bay, che scopre di avere tra le mani un enorme potere, la capacità di riavvolgere il tempo. Lei e la sua amica di sempre, Chloe, si troveranno nel bel mezzo di una vicenda dove le decisioni e le conseguenze delle loro azioni potranno avere effetti impensabili e a tratti vitali.

Se recensire Life is Strange si è rivelata un’impresa ardua, poter dare una valutazione al quinto episodio del lavoro svolto da Dontnod Entertainment è stato ancor più complesso. L’ultimo capitolo di Life is Strange altro non è che un concentrato di emozioni, un susseguirsi di eventi che non faranno altro che tenervi incollati allo schermo per circa tre ore (contrariamente a quanto accaduto con il quarto capitolo), guidando Max verso la conclusione della sua avventura. Inutile addentrarsi nei contenuti di questo episodio, dal momento che molto dipenderà dalle scelte effettuate nei precedenti episodi e, sopratutto, perché è giusto che ognuno di voi possa godersi a pieno quello che è celato all’interno di Polarized.

Il rilascio del quinto capitolo permette di effettuare un bilancio complessivo del lavoro svolto dagli sviluppatori, anche se prima di tutto occorre notare qualche imperfezione tecnica, anche se passabile in secondo piano: durante le fasi di caricamento il titolo subisce qualche evidente calo di frame mentre ancora una volta il lavoro svolto sul doppiaggio non è dei migliori. Il sincronismo con il labiale lascia spesso a desiderare e le animazioni delle labbra dei personaggi in questa circostanza ci è parso meno convincente che in precedenza ma, come già detto, sono aspetti che passano in secondo piano rispetto ai contenuti offerti dagli sviluppatori. Il punto di forza di Polarized, così come tutto il gioco in sé, è senza dubbio la storia e dopo aver trovato la giusta dimestichezza e confidenza con i poteri di Max, in quest’ultimo capitolo si avrà l’impressione di osservare un film, nonostante si sia i principali attori della vicenda. Nonostante la familiarità con le meccaniche del gameplay, nel capitolo finale di Life is Strange alcune scelte (non vi sveleremo naturalmente quali) saranno decisamente difficile da intraprendere e la vostra mano potrebbe scoprirsi terribilmente pesante perché la vostra decisione potrebbe cambiare le sorti di tutta la storia, come mai accaduto nei precedenti episodi.

Questo aspetto sottolinea la straordinaria capacità di Dontnod Entertainment di raccontare una storia riuscendo a coinvolgere totalmente il giocatore, facendolo sentire la parte fondamentale della vicenda, l’attore protagonista, ma anche il primo spettatore, come se questo spettacolo fosse riservato esclusivamente a lui.

L’apoteosi della fine

In Polarized tornano, come un tornado, tutte le qualità che è stato possibile vedere e apprezzare nei precedenti capitoli. La colonna sonora sarà nuovamente preponderante e saprà farvi emozionare e, perché no, anche commuovere, così come i personaggi di Arcadia Bay che, rinchiusi in passato all’interno di scuole ed edifici, torneranno a brillare mostrando così tutta la bontà del lavoro dagli sviluppatori anche dal punto di vista grafico. Al di là dei piccoli aspetti tecnici menzionati in precedenza, è difficile poter trovare dei veri “difetti” in questo ultimo episodio di Life is Strange che, per ovvie ragioni, si rivela essere il migliore dei cinque capitoli. I ragazzi di Dontnod Entertainment sono riusciti nell’ardua impresa di non essere banali e scontati in questo finale (cosa tutt’altro che semplice) e di saper scavare in profondità nelle anime e nelle personalità dei personaggi come forse era solo auspicabile in passato.

Al giorno d’oggi, sono pochi i videogiochi in grado di regalare un simile impatto emotivo ma Life is Strange è senza ombra di dubbio un gioco di questi. Non ci resta che consigliarvi questo titolo, qualora non lo aveste già fatto, perché l’intera esperienza di gioco, che contando tutti e cinque gli episodi si attesta sulla quindicina di ora, varrà ogni singolo centesimo speso per il suo acquisto.

Commenti finali

Life is Strange è, lo possiamo dire, un piccolo capolavoro. La storia raccontata da Dontnod Entertainment è stata gestita e sviluppata in modo sublime sapendo far coinvolgere il giocatore fino ai titoli di coda, e forse anche oltre. Poco importa se nel corso dei cinque episodi sono stati riscontrati qualche piccolo difetto tecnico o dal punto di vista del doppiaggio e se non sono presenti i sottotitoli in italiano perché Life is Strange non è solo la storia di Max e Chloe ma è soprattutto la vostra storia, la storia delle vostre scelte e decisioni e delle relative conseguenze.