Articolo a cura di Samuele Zaboi
Saint Seiya, forse più famosa presso i nostri lidi con il nome di Cavalieri dello Zodiaco, è la celebre serie creata da Masami Kurumada e appartenente a quella categoria di serie animate che hanno segnato la fine dello scorso secolo, con la capacità di appassionare milioni di fan in tutto il mondo. Pegasus & Co. sono tornati alla ribalta, nel mondo videoludico, con Saint Seiya Soldiers’ Soul, approdato su PlayStation 4 e PlayStation 3 e in arrivo anche su PC tramite Steam. In questo capitolo i cavalieri di Atena ripercorreranno tutti i momenti salienti della saga, incluso il tanto desiderato capitolo di Asgard.
L’intento degli sviluppatori di Saint Seiya Soldiers’ Soul appare chiaro sin dal principio e diventa sempre più nitido con il proseguire delle ore di gioco: il fanservice. Tutto è stato inserito all’interno del titolo con questo intento e con questo obiettivo in mente, fatto che se da un lato ha avuto effetti positivi, come l’inserimento della già citata saga di Asgard, dall’altro ha comportato la presenza di difetti più o meno gravi che portano la qualità complessiva del prodotto a scivolare verso il basso ma procediamo con ordine.
La modalità principale del gioco è denominata Leggenda del Cosmo e permette di rivere le quattro saghe principali dei Cavalieri dello Zodiaco, partendo da quella del Santuario con le dodici case fino a quella di Ade, passando per quella di Asgard e Nettuno. Le campagne sono state create pensando anche ai neofiti di Saint Seiya dal momento che brevi intermezzi filmati, utilizzando però sempre la stessa grafica del gioco, riassumeranno e racconteranno in modo sommario le vicende. Questa operazione non rende giustizia alla vastità di contenuti in realtà presenti nelle saghe e sopratutto, in taluni punti, rischia di annoiare gli utenti (forse la maggior parte) che già conoscono lo sviluppo e la conclusione delle varie saghe, portandoli a saltare ogni filmato in maniera impulsiva e immediata.
Accanto alla campagna principale, in grado di garantire una decina di ore di gameplay conteggiando tutte e quattro le saghe, si affianco modalità di gioco più o meno note, come quella torneo o sopravvivenza, o come le semplici battaglie offline e online, e la Battaglia d’oro, forse la vera e unica novità di Saint Seiya Soldiers’ Soul con i cavalieri di Asgard. Battaglia d’oro consentirà agli utenti di impersonare i dodici cavalieri d’oro con le loro nuove armature Divine, per celebrare così la nuova saga Soul of God.
Al di là della possibilità di controllare i dodici Cavalieri d’Oro con le nuove scintillanti armature, questa modalità presenta sopratutto difetti, uno più grave dell’altro: da una trama e una sceneggiatura, di fondo, totalmente assenti e per certi frangenti banali, fino a un sistema di gioco decisamente dispendioso e mal proporzionato. Per poter accedere a una battaglia sarà necessario dover spendere una fiaccola, dal costo di 2.000 monete l’una, acquistabile attraverso il mercato in-game. Terminate le quattro saghe principali sarà possibile ottenere all’incirca 80.000 monete che ben presto si riveleranno esigue per ottenere tutta la mole di contenuti disponibili. Per sbloccare tutti i collezionabili (da armature, progetti dei personaggi, musiche di gioco e quant’altro) sarà indispensabile spendere ore e ore di gioco: basti pensare che per terminare la modalità Bataglio d’Oro, senza perdere alcuno scontro, sarà necessario spendere quasi tutte le monete conquistate con le quattro saghe della campagna principale.
Il gameplay del gioco si colloca a metà tra i picchiaduro e i musou con risultati che lasciano molto a desiderare. Spesso infatti la telecamera risulterà scomoda rendendo difficile poter attaccare il proprio avversario; qualora l’attacco dovesse andare a vuoto, il cavaliere continuerà a colpire nel vuoto, rendendolo un facile bersaglio per il nemico. Questo porterà le battaglie a diventare una sorta di rincorsa tra i due personaggi per poter cercare il giusto spiraglio in cui poter affondare. Discorso a parte meritano invece gli attacchi speciali, in particolar modo quelli Big Bang, la cui esecuzione è decisamente spettacolare e gradevole agli occhi. Per utilizzare queste mosse sarà necessario sbloccare il settimo senso mentre per gli attacchi speciali standard si dovrà utilizzare la barra del Cosmo, il cui dosaggio sarà indispensabile per raggiungere la vittoria. L’impossibilità di colpire un avversario a terra con un attacco speciale e l’estrema difficoltà di utilizzare il teletrasporto per un paio di volte consecutive, a causa del rapido consumo del cosmo, vanno a rovinare ulteriormente il gameplay del titolo, nonostante le buone premesse.
Gli attacchi speciali saranno diversi da personaggio a personaggio (per quelli di bronzo sarà decisiva l’armatura indossata, basti pensare a Pegasus con l’armatura d’oro del Sagittario) con una discreta varietà e con filmati sempre spettacolari.
Dal punto di vista grafico non sono stati riscontrati particolari difetti mentre con i sottotitoli, in italiano mentre il doppiaggio sarà in lingua originale, è stata fata un po’ di confusione, oscillando talvolta tra nomi giapponesi e occidentali. Una nota finale riguarda invece la modalità torneo, con la telecronaca, rigorosamente in giapponese, che esploderà a tutto volume dal vostro DualShock 4 (nella versione PS4, ndr), una feature forse rivedibile che vi costringerà di fatto a rimuovere del tutto l’audio dal controller.
Un’ultima menzione spetta infine al roster di Saint Seiya Soldiers’ Soul, decisamente più ricco rispetto ai capitoli passati anche se questa varietà è dovuta dal ripetersi degli stessi cavalieri con armature differenti, come i Cavalieri d’Oro con la controparte divina o tutte le varianti di Pegasus, come con l’armatura di Odino. Sbloccare tutti i personaggi richiederà però più tempo di quanto si possa pensare. Con il proseguire dei livelli della campagna principale si potranno ottenere alcuni Cavalieri mentre per ottenerne un numero più elevato sarà importante completare le sfide speciali che verranno richieste per ogni battaglia: queste potranno essere molto semplici, come eseguire una combo di cinque colpi, oppure molto complesse, come ottenere una valutazione “S” (la massima possibile) contro avversari decisamente ostici oppure come eseguire un particolare numero di prese nel corso di una scontro. I collezionisti e i puristi avranno così pane per i loro denti per poter sbloccare tutti i personaggi e gli oggetti e per ottenere il tanto agognato 100%.
Saint Seiya Soldiers’ Soul è un passo in avanti verso il titolo perfetto dedicato ai Cavalieri dello Zodiaco anche se i difetti sono diversi e piuttosto evidente, dal sistema di monete in-game decisamente sproporzionato alle lacune sparse qua e là nel gameplay. Apprezzabile l’inserimento della saga di Asgard mentre altri contenuti, cercando di perseguire il fanservice, sono stati trattati in modo sommario. Un fan dei Cavalieri dello Zodiaco saprà sicuramente apprezzare il prodotto anche se per l’acquisto, forse, è consigliabile aspettare un primo calo di prezzo.
This post was published on 30 Settembre 2015 11:17
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