Recensione Pylon: Rogue

Recensione Pylon: Rogue

Recensione Pylon: Rogue

Se siete amanti dei roguelike e degli hack ‘n’ slash oggi vi proponiamo Pylon: Rogue, titolo sviluppato da QuantumSquid Interactive che unisce in sé le caratteristiche principali di questi due generi.

Il gioco uscito il 21 settembre è disponibile sia per PC che per Console.

4 personaggi in cerca di autore

Iniziata la nostra partita potremo scegliere tra quattro personaggi differenti caratterizzati ognuno da abilità peculiari e armi che ne differenziano il gameplay in modo ancora più profondo.

  • Looticus Maximus il Moneydin

Pylon: Rogue

Se il gioco di parole non fosse abbastanza chiaro si tratta di un paladino della ricchezza, dotato del potere di re Mida questo condottiero può tramutare i nemici in oro.

  • Rokk la Roccia

Pylon: Rogue

Un ammasso di roccia con abbastanza coscienza da essere pericoloso, questo eroe corpo a corpo può fare affidamento a potenziamenti di tipo elementale per fronteggiare i suoi avversari.

  • Ms. Underhood il colpo preciso

Pylon: Rogue

Unico personaggio a distanza sfrutta la sua agilità per allontanarsi dai combattimenti, prendere bene la mira e sbaragliare la concorrenza.

  • Killyana la pugnalatrice

Pylon: RogueVero rogue del roster, questo assassino dà il suo meglio quando attacca i nemici alle spalle rendendolo il più complesso da usare tra i quattro.

A metà strada tra The Binding of Isaac e Diablo III

Come detto nell’introduzione il gioco combina elementi classici dei roguelike a quelli degli hack ‘n’ slash strizzando anche l’occhio a vecchi titoli RPG come Baldur’s Gate.

Con una mappa dei livelli in stile Super Mario dovremo completare quattro scenari per poter sbloccare il boss finale. Ogni scenario è composto da un numero di “stanze” da cui non potremo uscire se non sconfiggeremo tutti i nemici presenti in forma di ondate e una volta pulita la stanza potremo proseguire e aprire un piccolo forziere che ci ricompenserà con gemme o power-up. Tra uno scenario e un’altro sarà possibile accedere al negozio dove comprare potenziamenti e pozioni per affrontare il livello successivo.

Come in tutti i Rogue-Like una volta morti dovremo ricominciare da capo l’avventura perdendo tutto quello che avevamo raccolto.

Comandi ridotti all’osso

Ogni personaggio ha tre abilità che variano asseconda del set che sceglieremo inizialmente:

  1. Attacco principale (Clic sinistro)
  2. Abilità di movimento come capriole e schivate (Clic destro)
  3. Abilità speciale (Num 1)

La maggior parte dei combattimenti si risolverà cliccando all’impazzata il proprio mouse e alternando ogni tanto un’abilità speciale ad una schivata. I tanti power-up collezionabili modificheranno leggermente il nostro gameplay, aumentando le statistiche o aggiungendo effetti come scudi di fuoco.

Non mancherà qualche sbadiglio mentre ci faremo strada tra le orde di nemici.

E la storia?

Nonostante il setting fantasy Pylon: Rogue non ha una storia o un filone narrativo alla sua base. Si parte per un mondo popolato da mummie, raptor e scarabei giganti senza un apparente motivo né tanto meno viene spiegato perché un golem (il mio preferito visto che era la cosa più originale) dovrebbe partire per un’avventura in cerca di tesori, quasi come se il gioco stesso ti dicesse “Perché Sì!”.

In conclusione

Pylon: Rogue è un gioco con del potenziale non sfruttato al meglio che ha preferito inserire dell’umorismo spicciolo e decontestualizzato al posto di un buon comparto di storytelling. Chi cerca un titolo senza troppe pretese troverà pane per i suoi denti ma valutando le alternative anche nel campo indie non sarà sicuramente la sua prima scelta. Il gioco risulta lento dopo poche ore di gioco e manca di quel quid tale da mantenere il giocatore incollato allo schermo.