Articolo a cura di Marco Mancini
Sono passati oltre 15 anni da quando la saga di Deception ha fatto il suo esordio su PlayStation, ma non sembra passato tutto questo tempo. Deception IV: The Nightmare Princess è, a dispetto della numerazione, il sesto capitolo di questa saga che ha attraversato le epoche della console Sony rimanendo sempre uguale a se stessa. Forse anche troppo uguale. Un vecchio proverbio afferma che squadra che vince non si cambia, ma non è detto che valga anche per il mondo videoludico. Accendiamo la nostra PS4 (il gioco è uscito anche su PS3 e PS Vita) e analizziamo il salto di generazione.
Un gioco…in trappola
La caratteristica peculiare della saga di Deception è lo stile di combattimento. Non c’è il classico contatto fisico (se non fortemente limitato) o l’utilizzo delle magie: per uccidere i nemici bisogna ricorrere a delle trappole. Deception IV: The Nightmare Princess non fa eccezione: si tratta di un sandbox strategico nel quale impersoniamo una strega capace di installare le più incredibili trappole nel suo castello e, quando il malcapitato ci passa sopra, rischia di rimanerci secco. La scelta di impostare l’intero gioco sulle trappole, abolendo le classiche magie a cui siamo abituati quando manovriamo le streghe, rende merito agli sviluppatori di Koei Tecmo che hanno trovato un modo per emergere dalla massa e differenziarsi. Il problema semmai riguarda la ripetitività. Anche se ci sono decine di trappole diverse, è come se il gioco rimanesse letteralmente “intrappolato” dentro se stesso. Una volta capiti i meccanismi infatti l’incentivo a proseguire nel gioco si riduce drasticamente.
Le novità di Deception IV: The Nightmare Princess
Come gameplay Deception IV: The Nightmare Princess non ha molto in più del precedente Blood Ties. Il gioco è praticamente lo stesso con l’aggiunta della strega Velguirie. Migliora ovviamente la qualità grafica rispetto alle versioni precedenti, anche se si mantiene sempre quello stile strettamente manga con donne dalle forme abbondanti e fin troppo provocanti. Una scelta tutta japan-style visto che il gioco non ha nulla di sexy e mai una produzione Occidentale avrebbe pensato a costumi così succinti in maniera gratuita. Uno degli aspetti positivi riguarda le modalità di gioco che sono davvero tante.
Abbiamo infatti la Quest Mode che ci permette di prendere confidenza con i comandi (molto semplici a dire il vero) e soprattutto di conoscere al meglio le tre categorie di trappole, una per ogni strega. Abbiamo così le trappole Elaborate, Sadiche e Umilianti, suddivise a loro volta in trappole da soffitto, da muro o da pavimento. In questa modalità procediamo per gradi per imparare a usarle tutte, una categoria per volta. Si tratta della modalità più lunga visto che ci sono oltre cento quests.
Poi c’è lo Story Mode, una modalità nella quale prendiamo il comando della strega Laegrinna, la figlia del Diavolo, che è in grado di usare tutte e tre le categorie di trappole, e nella quale gli sviluppatori hanno tentato di inserire almeno un minimo di trama per coinvolgere il giocatore e cercare perlomeno di prolungare la longevità del gioco. Una novità è il Deception Studio, una sorta di Edit Mode che ci consente di creare il nostro nemico personalizzato e delle cross-quests, ovvero una schermata che permette di creare la quest che vogliamo, caricarla online oppure scaricare quelle degli altri utenti. Probabilmente saranno meno utilizzate, ma sono comunque presenti la modalità Free Battle, che permette di scegliere una mappa e nemici a caso per prendere confidenza con le combo, e la modalità tutorial che riteniamo piuttosto inutile visto che il tutorial è compreso all’avvio sia della modalità Quest che dello Story mode.
Cercasi rinnovo urgentemente
Deception IV: The Nightmare Princess è un gioco discreto, ma rimane solo un prodotto di nicchia. Un prodotto che sta bene nella sua nicchia e non fa nulla per tentare di uscirne. Deception IV è infatti un titolo che verrà apprezzato dagli amanti dei manga che contemporaneamente preferiscono i giochi di strategia, dove la componente sadica e ragionata è preponderante rispetto alla classica battaglia a colpi di spada. Purtroppo però il rischio dei giochi di nicchia è di non arrivare a un pubblico più ampio, e contemporaneamente anche stufare il pubblico di vecchia data. Rispetto a Deception IV: Blood Ties, o anche a Deception III, le novità sono davvero poche, per lo più grafiche visto che il gameplay è ripetitivo e persino le trappole sono uguali. Chi ha giocato ai capitoli precedenti infatti troverà ben poche novità in questo; chi non vi ha giocato rischia di annoiarsi dopo 3-4 ore di gioco perché il gameplay si avvita su se stesso in un loop infinito. Probabilmente la spesa di 50 euro non è giustificata. Se Deception IV: The Nightmare Princess costasse 20-25 euro, la nostra valutazione sarebbe stata più che positiva, ma il prezzo pieno quasi come un titolo tripla A crediamo sia davvero esagerato per un prodotto da PlayStation 2 che indossa l’abito della PlayStation 4.