Fifa, il simulatore calcistico di punta targato Electronic Arts, ritorna anche quest’anno con novità molto interessanti. Al di là della formula di gameplay costantemente rifinita quello che sorprende quest’anno è la cura per il comparto single player. Sono stati compiuti grossi passi avanti dal punto di vista de il Viaggio che è la ciliegina sulla torta di un prodotto notevole.
La scorsa edizione di Fifa, con l’innovativa modalità “Il Viaggio“, ha alzato in modo considerevole l’asticella per quanto riguarda qualità e tasso di immersione in un titolo sportivo. Alex è un personaggio fittizio ma, al contempo, estremamente credibile ed ha dato la possibilità ad i giocatori di tuffarsi un’esperienza calcistica mai vista prima.
In Fifa 18 abbiamo il ritorno de Il Viaggio, ma in versione 2.0 e con notevoli aggiunte. Innanzitutto ciò che salta all’occhio è una cura maggiore per sceneggiatura e regia, che concorrono ad offrire una storia tutto sommato semplice ma particolarmente immersiva. Anche il motion capture offre una marcia in più riuscendo a mettere in bella mostra i sentimenti dei vari attori coinvolti sula scena. Ci ritroviamo nuovamente di fronte ad una storia in cui le nostre scelte plasmeranno il destino e la carriera del giovane Alex Hunter. Rincontreremo molti dei personaggi che ci hanno accompagnato nella nostra prima avventura e ci ritroveremo emotivamente coinvolti in rapporti e situazioni davvero inattese.
La personalità di Alex verrà modificata dalle risposte date nei dialoghi e influenzerà in particolar modo il rapporto con la squadra, con i follower e con i personaggi chiave della storia. Le innovazioni partono proprio da queste interazioni. Le nostre decisioni non solo determineranno il destino di Alex Hunter, ma stabiliranno le sorti anche delle persone che ci circondano. Ognuno dei sei capitoli sarà infatti caratterizzato dalla presenza di una decisione chiave. Queste scelte influenzeranno i comprimari della storia del giovane talento protagonista de Il Viaggio e daranno una diversa chiave di lettura alla storia.
Ciò che impreziosisce particolarmente l’innovativa esperienza single player è l’inserimento di ospiti d’onore, che rendono ulteriormente magica l’avventura di Hunter.
Ed è così che ci ritroveremo a dialogare con giocatori e personalità di spicco che hanno lasciato dei segni indelebili nell’universo calcistico come Rio Ferdinand, storico difensore del Manchester United. Tutti questi personaggi concorrono nella creazione di un’esperienza autentica per il giocatore e celebrativa per la storia del calcio, i suoi eroi e i suoi valori. Ma i compagni di avventura di Alex Hunter non si limitano soltanto ad arricchire il tessuto narrativo de Il viaggio.
Troveremo infatti il sistema partner d’attacco ad aggiungere sfaccettature e novità al gameplay. Bisognerà trovare una sinergia con il proprio compagno di reparto per portare la propria squadra e la carriera di Alex al successo. La vera chicca è che le suddette grandi personalità del calcio vantano il doppiaggio ad opera delle proprie controparti reali. Di buon livello anche il resto delle voci dei personaggi protagonisti de il Viaggio.
Il comparto audio è inoltre impreziosito dalla presenza di Junkie XL per la realizzazione della soundtrack per Il Viaggio.
L’altro marchio di fabbrica di Fifa ritorna in una formula generale per certi versi simile a quanto visto in precedenza è il FUT. La nota modalità online creata da Electronic Arts è ormai un elemento imprescindibile dell’esperienza online di Fifa. Ogni anno però, per oliare gli ingranaggi di questa macchina inarrestabile è necessario fare delle aggiunte. Quest’anno abbiamo un rinnovo della veste grafica, con l’apertura dei pacchetti coadiuvata dai giocatori riprodotti grazie all’ottimo Frostbite. Ci sono delle novità anche per quanto riguarda il gameplay.
L’innesto importante e dalla forte impronta social è la modalità Squad Battles. Sarà possibile affrontare, in modalità single player, le rose create dalla community. Potrete sfidare i team ideati da celebrità dentro e fuori il mondo del calcio e prendere parte ad una competizione agguerrita per la vincita di premi.
Ad avvalorare il concetto di occhio di riguardo al calcio del passato e ai suoi idoli ci pensa l’altra novità, ovvero la modalità Icone Fut.
Avremo la possibilità di giocare con calciatori del calibro di Maradona, Ronaldo (il Fenomeno) e di Ronaldinho e ripercorrere, tramite speciali figurine, diversi momenti delle loro splendide carriere.
Fifa 18 è un gioco in continua evoluzione. Dal punto di vista tecnico ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto recentemente con l’adozione del motore Frostbite. Quest’anno il “dribbling overhaul” e lo “sblocco” delle animazioni ha senza dubbio perfezionato ulteriormente il sistema di controllo di palla e di movimento dei giocatori. Il sistema di comandi manuali, come quanto visto in PES, acquisisce sempre maggior rilievo e, di fatto, ci troveremo di fronte a partite dai ritmi più lenti e costellate da giocate più ragionate offrendo, di fatto, un gameplay davvero profondo. Ci sono state delle novità positive anche e soprattutto sulla fase difensiva (quella gestita dal giocatore) che risulta migliore rispetto allo scorso anno. Tempismo e posizionamento saranno fondamentali (e davvero incisivi) per arginare le manovre d’attacco dei giocatori avversari. L’approccio simulativo e realistico di Fifa trova ulteriore consacrazione attraverso la tecnologia d’animazione Real Motion.
I giocatori, almeno dal punto di vista delle movenze, sono sempre più vicini alle proprie controparti reali. Anche la fisica degli impatti pare molto convincente, e le traiettorie sono L’IA adattativa è davvero interessante ma, in generale, nella fase difensiva e le prestazioni dell’estremo difensore lasciano un pochino a desiderare. I tiri da fuori sono il tallone d’Achille di questi ultimi ma l’ingerenza di questo difetto non mi è sembrato eccessivo da rovinare l’esperienza di gioco.
Il Frostbite si comporta in modo eccellente sul lato tecnico, ma lo stesso non si può dire per la resa estetica dei giocatori. C’è sì stato un miglioramento nella realizzazione dei volti ma, ancora una volta, la concorrenza offre un risultato generalmente superiore. Per quanto riguarda gli stadi, invece, le licenze si fanno sentire offrendo al giocatore un tasso di atmosfera considerevole.
Passi avanti sono stati fatti anche nella modalità Carriera in termini di realismo. Le fasi di mercato saranno rese più immersive da trattative in tempo reale e da una negoziazione diretta. I vostri colpi di mercato verranno addirittura celebrati da delle custcene in stile conferenza di presentazione. Tra gestione di contratti e trattative migliorate e la buona implementazione del sistema di osservatori, il lato gestionale di Fifa raggiunge un livello superiore rispetto al passato. Logicamente rimaniamo sempre nei limiti di un simulatore calcistico senza sfociare (fortunatamente!) nel campo dei manageriali.
Altro innesto interessante sia dal lato tattico che dal punto di vista stilistico è la sostituzione dinamica. Nel pre-partita, infatti, si potranno pianificare una serie di cambi che, per conservare il ritmo del gioco senza dover mettere in pausa, potranno essere effettuati come da copione tramite la semplice pressione di un tasto.
Per quanto riguarda la telecronaca, Fifa, come ogni anno, ritrova inoltre la sua ormai storica coppia in cabina di commento. Pierluigi Pardo e Stefano Nava sono infatti ancora una volta il duo di telecronisti per il titolo targato EA Sports. Sebbene Pardo riesca a coinvolgere particolarmente il giocatore con un commento variegato non si può dire lo stesso di Nava. Quest’ultimo infatti enfatizza troppo le sue battute risultando, a tratti, particolarmente irritante.
Fifa 18 offre novità sotto tutti i punti di vista. Il giocatore singolo, in particolar modo con Il Viaggio e la Carriera, beneficia di migliorie notevoli. L’avventura di Alex Hunter è coinvolgente ed impreziosita da un cast d’eccezione. Interessanti innesti per l’online con Fut Icons e Squad Battles. Passi in avanti anche per il gameplay. La tecnologia Real Motion e lo “sblocco delle animazioni” trasudano realismo in termini di movimenti e controllo della palla. Peccato per qualche magagna in fase difensiva della CPU e per la resa non eccezionale dal punto di vista estetico di molti dei giocatori famosi.
This post was published on 3 Ottobre 2017 12:00
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