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Recensione: Project Cars 2

Recensione: Project Cars 2

Il mercato dei titoli di guida è in forte crescita negli ultimi anni e lo testimoniano le molteplici IP lanciate sul mercato. Il primo Project Cars, uscito poco più di due anni fa, era un prodotto promettente e non esente da difetti. In questo autunno all’insegna dei simulatori di guida, Project Cars 2 è il primo a scendere in pista. Vediamo come è andata!

Simulazione pura e a portata di pad

Siamo chiari fin da subito, Project Cars 2 è un signor racing sim. Si tratta di un titolo che, pertanto, non è un titolo adatto a tutti e fa della simulazione e del realismo i suoi punti di forza. Francamente sono rimasto spiazzato dalla profondità offerto dal titolo targato Slightly Mad Studios.

La funzione Modifica Assetto sarà oggetto di libidine per gli esperti di guida che potranno scatenare i propri spiriti ingegneristici repressi. Sarà possibile modificare una serie sconfinata di valori e vi troverete davanti ad una mole di informazioni notevoli. Sebbene la terminologia sia particolarmente specifica non mancano degli specchietti chiarificatori per capire come regolare al meglio freni, sospensioni, ammortizzatori e tutto ciò che vi pare. Sarà inoltre possibile condividere con la community di Project Cars 2 le vostre build o utilizzare messe a punto realizzate da altri giocatore. Un po’ mi rincresce non aver dedicato un po’ di tempo a quei programmi su DMAX sull’automobilismo.

Logicamente qualora non foste dei grandi esperti o non ve la sentiste di smanettare troppo, non disperate poiché c’è il prezioso Ingegnere di Pista. 

 

Il pregio di questa funzionalità è che si tratta di un vero e proprio problem solver. All’atto pratico offre una grande mano ai giocatori che, non avendo effettuato un adeguato preset, riscontrano dei problemi in pista o su strada. Basterà selezionare il proprio problema da un pool predefinito di situazioni plausibili e l’ingegnere farà la magia!

C’è da dire che questa funzione, unita ad un quantitativo sostanzioso delle più svariate impostazioni per attivare aiuti alla guida risulta godibile anche per i neofiti. La curva di apprendimento resta comunque un pochino ripida e, pertanto, è consigliabile fare molta pratica con le prove libere e familiarizzare bene con i vari sistemi di guida.

Tecnica e Tecnologia

Il realismo offerto da Project Cars 2 non si esaurisce soltanto con il livello di personalizzazione. Un’implementazione davvero notevole targata Slightly Mad Studios è il LiveTrack3.0. Ogni circuito è mappato e ricalca la controparte reale ma la cosa particolarmente interessante è il “carryover” dello status della pista nel corso del weekend di corsa. Le modificazioni a cui andrà incontro il circuito durante le prove libere si ripercuoteranno nelle qualifiche che, a loro volta, si ripresenteranno nelle gare.

Il meteo dinamico e il ciclo giorno notte aggiungono un ulteriore layer di realismo alle partite offerte da Project Cars 2.

Qualora si dovessero formare pozzanghere e/o detriti, infatti, il grip ne risentirà marcatamente. I cambiamenti climatici, inoltre, modificheranno spazio di frenata, aerodinamica, motore e tanto altro. Tutto ciò andrà quindi ad influenzare l’aderenza in pista e l’esperienza di guida proprio come accade nella realtà restituendo al giocatore un feel incredibile. Logicamente pad alla mano viene il tutto un po’ stemperato ma l’animo simulativo e non arcade del titolo rimane comunque intatto.

Il quantitativo di autovetture si aggira poco sotto i 200 esemplari, ricreati con cura minuziosa sia per il feel alla guida che per l’estetica. Potrete inoltre catturare l’essenza della vostra auto con l’ottima Modalità Foto, la quale mostrerà tutte le bellezze offerte dal Madness Engine. Il motore targato Slightly Mad eccelle per quanto riguarda i modelli ma lascia a desiderare per quanto riguarda gli effetti ambientali. Il meteo dinamico è gestito bene e l’impatto sulla fisica di gioco è delizioso ma, almeno per quanto riguarda la versione Xbox One Standard, dal punto di vista della grafica lascia un pochino a desiderare.
Il frame rate è particolarmente stabile ma ciò ha implicato qualche piccolo compromesso anche per quanto concerne l’ambiente circostante.

Tante varietà, ma un po’ di freddezza

Sebbene sia estremamente customizzabile dal punto di vista del gameplay, per la personalizzazione estetica c’è poco spazio per la fantasia. Saranno infatti esigue le modifiche applicabili alla propria vettura e il gioco, nelle interfacce e nei menu, trasuda minimalismo. Ciò colpisce anche il reparto del sonoro, che al netto di ottimi effetti, dal punto di vista della colonna sonora in pista fa purtroppo scena muta. 

Questo stile essenziale lo ritroviamo anche nella modalità carriera che sembra semplicemente un pretesto per legare le varie gare tra loro. Si tratta semplicemente di una “limitazione” estetica. Il titolo, infatti, offre un ventaglio corposo di discipline capaci di offrire esperienze di gioco autentiche e genuine.

La modalità carriera ci farà partire dal basso con i kart fino a farci realizzare il sogno di correre nelle massime leghe di ciascuna disciplina. Queste ultime risultano essere ben strutturare e vantano ciascuna una propria identità ben definita. Il livello di profondità e la varietà delle modalità mi ha dato, nel complesso, la sensazione di avere tra le mani un prodotto estremamente longevo.

Tra Intelligenze Artificiali…

I piloti gestiti dalla CPU sono plasmabili a proprio piacimento regolandone il livello di skill e di aggressività. Ad i principianti conviene girare le manopole al minimo poiché il titolo non è particolarmente immediato. In questo modo avrete degli avversari con atteggiamenti indulgenti e con un indole rinunciataria che saranno quindi degli ottimi sparring partner per apprendere i rudimenti di gioco.

Avrete bisogno di qualche ora per familiarizzare con i comandi e con gli specifici sistemi di guida delle varie disciplina ma, man mano che si faranno progressi, il titolo offrirà un’esperienza davvero appagante. Spingendo in alto i parametri della difficoltà vi ritroverete contro dei piloti agguerriti, dotati di un sistema di guida credibile e che metteranno alla prova le vostre abilità. Al di là di qualche bizza e di qualche momento suicida dei vari piloti, l’IA risulta essere di tutto rispetto ed inoltre si adatterà dinamicamente al sistema LiveTrack 3.0!

…e Giocatori Reali

Per quanto riguarda il versante dell’online il titolo svolge bene il suo compito offrendo un netcode stabile e la creazione di partite personalizzate. Da segnalare l’ottimo lavoro di Slightly Mad Studios nel favorire l’aggregazione. Il supporto al titolo, da questo punto di vista è lodevole grazie all’inserimento degli Eventi Community che metteranno alla prova i giocatori secondo condizioni specifiche di tracciati e autovetture.

Interessante anche il focus sul settore eSports (in particolar modo il circuito ESL) che farà sentire il giocatore parte di una disciplina sportiva agonistica vera e propria. Al giocatore verrà offerto da un hub la possibilità di seguire gli eventi in diretta su Twitch e in differita su Youtube offrendo, al tempo stesso, le ultime notizie e il programma del competitive.

Insomma si tratta di un titolo che potrete godervi sia nella vostra intimità con pad / volante contro l’agguerrita CPU oppure online con amici e altri giocatori.

Project Cars 2 è un titolo che, al netto di qualche mancanza di personalizzazione estetica e di qualche difetto di natura tecnica, offre un’esperienza profonda e dannatamente immersiva. Si tratta di vero e proprio oro colato per gli smanettoni e gli ingegneri di pista in erba. Il LiveTrack 3.0 è una vera chicca e offre un feeling autentico che, purtroppo, perde un po’ di appeal senza l’uso di un volante. Il prodotto confezionato da Slightly Mad Studios non ha nulla da invidiare ai concorrenti dal punto di vista qualitativa ed è, per di più, davvero longevo.

This post was published on 29 Settembre 2017 12:00

Jonathan Campione

Ho ricevuto la mia prima console la notte di Natale del '97. Grazie all'idraulico baffuto di Nintendo ho scoperto la mia passione per i videogiochi. Sono un giocatore eclettico, amo i titoli indie e non disdegno nessun genere o piattaforma. Da un paio d'anni scrivo di videogiochi e cerco di sfatare i luoghi comuni e punto ad offrire spunti di riflessione importanti riguardanti questo settore.

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