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Pubblicato in: Recensioni

Skylanders Trap Team – Recensione

Recensione a cura di Simone Alvaro “Guybrush89” Segatori

Anche quest’anno il nostro consueto appuntamento con gli Skylander si rinnova e noi non vedevamo l’ora di mettere le mani sul nuovo pack caratterizzato dall’arrivo del Trap Team, ovvero come l’universo Skylander incontra quello dei Pokemon!

ARRIVANO LE TRAPPOLE
Dopo l’avvento dei Mini Skylander negli scorsi anni, ecco arrivare un nuovo elemento che riveste un ruolo principale nelle meccaniche di gioco di questo nuovo episodio di Skylander, le Trappole.Proprio come nei vecchi capitoli, anche in questo avremo a disposizione un portale, da collegare alla nostra console e su cui inserire la miniatura dello Skylander scelto per teleportarlo direttamente nel mondo di gioco. Il portale si arricchisce però quest’anno di una piccola gabbia con un apposito spazio in cui andranno inserite le trappole che si differenziano per colore e tipo e andranno acquistate a parte proprio come un nuovo Skylander. Le trappole servono a catturare i numerosi boss del gioco e ad utilizzarli proprio come gli eroi principali del gioco. Ogni nemico catturato finirà nella prigione situata nell’Accademia, l’hub del titolo, e potrà essere utilizzato nell’avventura principale solo possedendo la trappola della stessa tipologia di quell’avversario che ci concederà di spostare la “malvagia” creatura nella prigione sul nostro portale e di portarla sempre con noi. Il Portale viene inoltre impreziosito da una piccola cassa sonora posta vicina alla gabbia che permette di sentire la voce e i commenti che la creatura catturata fornirà sulle nostre prestazioni di gioco a seconda della situazione i cui ci troviamo. L’effetto sonoro che si crea nel trasporto della creatura dal portale allo schermo è molto coinvolgente perché la voce passa direttamente da un dispositivo all’altro rendendo ancora più verosimile il passaggio del mostriciattolo al mondo di gioco. Oltre alle trappole, l’altra innovazione sostanziale del titolo riguarda i Trap Master, ovvero dei nuovi pupazzetti che richiamano i vari elementi del titolo e che serviranno appunto ad aprire i forzieri sparsi per il gioco. Come sempre, Skylander spinge i giocatori a comprare nuove statuine e, da quest’anno, anche Trappole, in modo da avere un grande rooster personaggi e lo spazio necessario per contenere i circa 50 boss del gioco. Gli appassionati non potranno fare a meno di possederli tutti, ma chi vuole provare un titolo come Skylander Trap Team può tranquillamente godersi tutta l’avventura anche solo con i personaggi del pacchetto base, contenente due Trap Master e una trappola. Possedere tutte le nuove tipologie di personaggi infatti servirà solo a chi vuole completare l’avventura al 100% raccogliendo anche tutti gli scrigni dei vari elementi. Anche in Trap Team confermiamo la completa retro-compatibilità con tutti gli Skylander precedenti, i Mini Skylander, gli Skylander luminosi ecc.

KAOS A SKYLAND
Intrappolato in una prigione di cristallo, Kaos, il nemico naturale degli Skylander, trova un creativo modo di liberarsi dalla sua prigiona facendo saltare in aria la prigione. L’esplosione fa cadere sul nostro pianeta anche i Trap Master che come di consueto, quando gli Skylander arrivano sul nostro pianeta, si trasformano in pupazzetti che poi potremo acquistare nei negozi per riportarli al loro mondo di origine. L’universo di Trap Team è colorato e vivace, dopo 4 titoli gli sviluppatori sanno come maneggiare alla perfezione ogni animazione di Skyland e sono capaci di creare ambientazioni sempre nuove e ricche di particolari. La versione next-gen provata presentava qualche calo di frame-rate ma cosa di poco conto rispetto a tutto il look grafico del titolo. Il comparto sonoro accompagna egregiamente ogni location e le voci degli Skylander, ma soprattutto dei nemici, sono uno spasso, specie quando ci scherniscono furiosi da dentro le Trappole nel portale.

MEGLIO DI HOGWARTS
Il gameplay di Trap Team non presenta innovazioni rispetto a quello dei suoi predecessori. Le uniche novità sono portate dalle trappole e dai Trap Master che però risultano innovazioni di contorno rispetto ad un sostanziale cambiamento o upgrade dello stile di gioco. Questo nuovo capitolo di Trap Team si svolge lungo missioni lineari piene di nemici da sconfiggere e di scrigni da trovare. Le fasi che non sono dedicate al combattimento sono realizzate sul genere platform ma niente di troppo impegnativo, anzi, abbiamo trovato che in questo nuovo capitolo la difficoltà sia stata ulteriormente diminuita proprio per rimarcare il target giovanile a cui il titolo è dedicato. Gli Skylander saliranno di livello e acquisiranno nuove abilità semplicemente combattendo lungo le 15 missioni che compongono la storia principale. L’avventura si gioca bene da soli, ma il divertimento cresce con gli amici che potranno portare il proprio pupazzetto al vostro portale mantenendo tutti i progressi e le abilità apprese grazie alla memoria presente dentro ogni creaturina. Anche i nemici catturati potranno crescere di livello ma non come gli Skylander: mentre i primi presentano un metodo di upgrade classico basato sull’acquisire esperienza combattendo, i secondi dovranno portare a termine delle missioni specifiche per aumentare i propri parametri, imparare nuove mosse ed essere utilizzati per più tempo. Infatti i nemici catturati avranno una durata limitata e potranno essere utilizzati alla stregua di una supermossa, richiamandoli in campo grazie ai grilletti del Joypad. Una volta finita la barra di energia, i nemici torneranno nelle trappole in attesa di una ricarica. Questa scelta da parte degli sviluppatori è volta a limitare l’uso dei nemici che risultano circa 3 volte più potenti di un normale Skylander e potrebbero quindi alterare l’equilibrio di gioco. Un discorso a parte va invece fatto per l’hub di gioco, l’Accademia deli Skylander. Gigantesca e in continua espansione, questo allegro luogo di ristoro presenta diversi minigiochi che sapranno intrattenerci per diverso tempo come il tower defense a base di Skylander o il gioco musicale in compagnia di una band di scheletri folli. L’Accademia contiene inoltre la prigione dei nemici dove è possibile spostare gli avversari catturati e inserirli nelle trappole per portarli nelle nostre avventure. Possedere più trappole infatti serve solo ad aumentare il numero e la tipologia di nemici che potrete portarvi dietro perché anche se non avete una trappola vuota, i nemici sconfitti verranno automaticamente spostati nella prigione dell’Accademia.

CONCLUSIONE
Skylander Trap Team è l’espressione più completa della saga prodotta da Activision con la possibilità di inserire tutti personaggi dei vecchi episodi. La mancanza di novità essenziali nel gameplay si inizia a sentire ma rimane comunque un gioco dalla grande attrattiva, capace di appassionare tutti i giocatori giovanili e non, perché le statuette sono realizzate in maniera impeccabile e potrebbero attrarre più di qualche collezionista. Anche quest’anno siamo stati contenti di tornare a spasso per le Skyland e anche se tra le nuove statuette, le trappole, i mini Skylander ecc. il nostro portafogli è sotto “minaccia” continua, Trap Team è un ottimo titolo che dimostra, ancora una volta, le potenzialità degli Skylander.

This post was published on 14 Ottobre 2014 14:14

Simone Alvaro "Guybrush89" Segatori

Ritrovato in tenera età su una spiaggia pixelata le sue prime parole sono state "Voglio fare il pirata!" In mancanza di un vero galeone è partito all'arrembaggio del mare della rete depredando le conoscenze di ogni isola su cui è approdato: Ha scritto per Games, VGN, Adventure's Planet, Badgames, FlopTV, Cinefilia Ritrovata, Ridble e creato qualche video per la ciurma di Game Series Network. Nel mentre la taglia sulla sua testa è aumentata e dopo che l'Università di Viterbo lo ha ritenuto un pericoloso "Capitano della Comunicazione", l'Alma Mater Studiorum di Bologna lo ha classificato come "Minaccia Pirata esperta di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale". Per circa un anno è quindi rimasto nascosto nella Cineteca di Bologna, gestendo dall'ombra l'Archivio Videoludico e organizzando anche un ritrovo piratesco conosciuto come Svilupparty. Dopo qualche tempo passato in mare tra cinema, fumetti, serie tv, libri, aspirapolvere e videogiochi, senza mai una vera casa, mette l'ancora alla fonda nella baia videoludica di Player.it, dove passa le giornate in compagnia di scimmie, balene e altri animali. Va spesso ad ubriacarsi nella taverna di Tom's Hardware, inoltre va all'arrembaggio di libri e fumetti su Frasix, di gadget e serie TV su Nospoiler e Cinematographe e svolge ricerche su antichi manufatti per conto di Ivipro. Il richiamo dell'oceano però lo trascina continuamente tra le onde e anche se non sa dove lo porterà il vento quello che conta davvero è il viaggio.

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