C’era una volta un gioco chiamato Mario Kart. Mario Kart ha avuto, a suo tempo, la geniale idea di unire i personaggi più famosi di casa Nintendo con le divertenti meccaniche delle corse su Kart. Un binomio praticamente imbattibile, contro il quale fino ad oggi nessuno aveva osato scagliarsi. Dico fino ad oggi, perchè la Viewpoint Games, casa nata con lo scopo di creare titoli per i visori di realtà virutale di nuova generazione, sfruttando le potenzialità delle nuove periferiche ha provato a creare un titolo in grado di mettere in discussione la compagnia dell’idraulico. Vediamo se ci sono riusciti.
Il menù principale di VR Karts ci pone subito davanti a quello che è lo stile del gioco. Ci troviamo catapultati infatti all’interno di un camper, di quelli classici dove viaggiano e vivono i piloti, e nel quale potremo, attraverso i movimenti della testa, scegliere tra i vari menù. Lo stile è spiccatamente cartoonesco e all’inizio ci viene proposto un breve tutorial per prendere confidenza con il gioco. Una volta saliti sul nostro Kart, la prima cosa che balza agli occhi è il cruscotto dello stesso. Qui infatti abbiamo un ampio contachilometri, un indicatore di armi, una barra con la quantità di turbo restante e i fondamentali specchietti che, per essere sfruttati al meglio, necessiteranno i nostri movimenti della testa durante le gare.
I comandi sono abbastanza semplici, si accelera con il grilletto destro del pad, mentre con il sinistro si frena. Con i vari pulsanti possiamo attivare il turbo, usare le armi e suonare il clacson. Mentre si corre, al centro della pista, potremo raccogliere dei token, in grado di garantirci una ricarica per la barra del Turbo e le fondamentali armi. Ed ecco la prima meccanica interessante, i token infatti sono solamente 4, e se il primo sarà l’unico veramente sicuro di poterlo prendere, gli inseguitori potrebbero essere beffati da chi li precede. Il rovescio della medaglia è che il primo non potrà usare armi offensive, ma sarà, ovviamente, il bersaglio di tutti gli altri. La guida è abbastanza semplice, il Kart risponde in modo discreto ai comandi, gli unici problemi si riscontrano in alcune curve ad esse particolarmente strette.
Ovviamente VR Karts non è una “simulazione” di guida, ma un gioco pensato per una fascia d’età medio bassa e l’aver puntato quasi totalmente sul lato comico del gioco, ha reso le armi a nostra disposizione il vero fulcro del tutto. Se la presenza del classico missile teleguidato era abbastanza scontata, colpisce tuttavia il sistema di puntamento. Se disponiamo dell’arma potremo infatti attivare il mirino di ricerca premendo la X, ma dovremo spostarci con lo sguardo, sfruttando il visore, sul nostro obiettivo, finché il mirino non diventa verde, solo allora potremo colpire. Le armi a distanza prevedono quindi un missile in grado di compromettere per qualche secondo il motore di chi ci precede, il lancio di un nido d’api, in grado di ridurre ad un piccolo cerchietto la visibilità di chi lo subisce. Ci sono poi le armi a rilascio, come nubi di gas velenoso e mine varie. Passando per i portali, in grado di teleportare gli avversari fuori strada, blocchi di fuoco, e le maledizioni. La prima maledizione trasforma tutti i token in gettoni avvelenati. Se usata al momento giusto, mentre il nostro avversario sta trionfalmente andando a prendere il suo bonus, può essere davvero devastante. La seconda inverte l’asse dei comandi sul Joypad, e vi assicuro che, sebbene possa sembrare facile portare un Kart con i comandi invertiti, non lo è affatto e più volte mi sono schiantato contro i muri della pista.
Le meccaniche di gioco che abbiamo potuto provare sono tutte qui. Le tipologie di pista disponibili sono due, castello e spiaggia, con diversi tracciati per ogni ambientazione, ma non ci sono cambiamenti evidenti a livello di fisica del Kart, andare sulla sabbia è esattamente come andare sull’asfalto, e non c’è nemmeno un effetto polvere a rendere il tutto più realistico. Anche le modalità sono abbastanza classiche, si va dalla gara singola alla stagione, divisa a sua volta per grado di difficoltà, fino ad arrivare allo scontro online. Questa è forse la parte più interessante, insieme alla personalizzazione del nostro Kart. In un menù apposito potremo infatti scegliere il colore della nostra tuta e del nostro casco, e per finire quello del nostro Kart, applicando poi simpatici accessori, come appendici a forma di corna o orecchie buffe o cuffie sopra il casco, o degli occhi particolari. Insomma, tutto quanto ci venga in mente per rendere il nostro Kart unico e lanciarci in pista contro altri player online.
Nonostante il gioco sia abbastanza leggero, come contenuti e varietà, lo stile cartoonesco non risulta curato eccessivamente. Le texture sembrano quelle di un gioco più datato, e anche gli elementi dello sfondo e delle piste non finiranno certo negli annali del fotorealismo. Il dettaglio più curato, alla fine, risulta essere quello degli pneumatici del Kart, con un buon livello di cura nella realizzazione degli stessi.
Se l’obiettivo di VR Karts è quello di imporsi come alternativa al più noto Mario Karts, possiamo dire fin da subito che il progetto non riesce nel suo intento. Manca infatti totalmente di carisma nei personaggi, modalità e numero piste, mancano praticamente tutti gli elementi che sarebbero serviti per paragonarsi anche solo alla lontana con il colosso della Nintendo. Ovviamente il fatto di essere un prodotto per visori di realtà virtuale contribuisce a rendere il gioco “unico”, ma qui c’è forse la più grande contraddizione in termini del titolo stesso. Il VR della Sony è infatti sconsigliato dalla Sony stessa ai minori di anni 12. E un titolo come VR Karts, cosi cartoonesco, quasi infantile nelle sue semplici meccaniche, sembrerebbe proprio essere stato pensato per un pubblico dai 6 ai 14 anni. Difficile che una persona più grande possa giocare o appassionarsi ad un titolo che pur con un suo divertimento di fondo, magari anche maggiore nella modalità online, lascia il tempo che trova sotto molti punti di vista. Un clamoroso autogol commerciale quindi? Anche perchè il prezzo di uscita di 39,90 euro non è proprio il massimo in termini di qualità/prezzo. Come per altri titoli legati ai nuovi VR, anche questo VR Karts sembra essere un embrione di quello che sarà. Siamo in pieno terreno di scoperta, di sperimentazione videoludica, e per questo motivo vogliamo premiare il coraggio di un titolo che, pur non riuscendo nel suo intento, è al momento l’unica alternativa ad un mostro sacro.
VR Karts è un titolo per realtà virtuale che fa del divertimento e della spensieratezza i suoi punti forti. Lo stile cartoonesco, la personalizzazione del proprio personaggio e del kart, unita ad uno stile di gioco molto arcade, con l’uso di armi e scorrettezze lo rende un simpatico passatempo online. La grafica è sicuramente rivedibile, ma il prezzo abbastanza contenuto lo rende una buona scelta per una fascia di pubblico non troppo adulta.
Grazie a: VIEWPOINT GAMES, piattaforma PS4
This post was published on 20 Maggio 2017 23:24
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