Dopo 3 lunghi anni e ben quattro espansioni, gli abili sviluppatori della statunitense Bungie si rimettono in gioco con Destiny 2, sequel del famoso sparatutto uscito a Novembre 2014, facendo brillare nuovamente la luce del Viaggiatore sulle nostre Console.
Un anno dopo la fine degli eventi della espansione “I Signori del ferro”, i guardiani vedranno la loro roccaforte, la torre, subire l’attacco di uno spietato esercito Cabal.
La Legione Rossa, guidata dal terrificante Dominus Ghaul, si scontrerà contro i prescelti del viaggiatore, riducendo la loro città in macerie e, sorprendentemente, bloccando la Luce che fino a poco tempo prima li proteggeva.
Inermi, sconfitti e privi di potere, i Guardiani non si arrendono: finché la fiamma della speranza rimarrà ardente dentro di loro, nessun nemico li fermerà.
Di fronte alla disperazione e alla imminente caduta delle popolazioni della terra, uno fra tanti, il tuo guardiano, prenderà in mano la situazione.
Il viaggiatore ti ha scelto, ti ha reso l’ultimo baluardo di speranza e giustizia, donandoti ancora un po’ del suo potere. Questa guerra dovrai combatterla tu, da solo, portando sulle tue spalle il peso di tutti gli alleati caduti.
Per apprezzare a pieno la trama del titolo è consigliabile aver vissuto le vicende del primo titolo: se sei un veterano, tornando a vestire i panni di guardiano, proverai sicuramente forti emozioni, come rabbia, sconforto, desiderio di riscatto, rivincita.
Destiny 2 fa leva su elementi nostalgici del precedente capitolo, al fine di instaurare un immediato legame con il giocatore tornato per una nuova avventura.
Viene inoltre dato un particolare spessore ai personaggi: fanno il loro ritorno lo stoico Zavala, l’irriverente Cayde-6 e la mistica Ikora, questa volta con delle personalità maggiormente marcate.
La storia viene regolarmente narrata attraverso missioni, dialoghi e intermezzi cinematografici. Da un lato sarai in grado di essere fautore degli avvenimenti del mondo di Destiny 2. Dall’altro, invece, avrai la possibilità di conoscere più a fondo l’acerrimo nemico della pace, Dominus Ghaul, e comprendere cosa lo spinge all’assalto nei confronti dei prescelti dalla Luce.
Destiny 2 non si discosta molto dal suo predecessore, in termini di Gameplay. Si possono scorgere però delle importanti modifiche.
Nel titolo, le tipologie delle armi è stata cambiata. Vi sono ora le armi cinetiche, ovvero le primarie, prive di danno elementale, le armi energetiche con danno ad arco, solare o vuoto, ed infine le armi distruttive, di cui adesso fanno parte anche i fucili a pompa.
Anche le sottoclassi sono state rivisitate: le 8 abilità di ogni sottoclasse sono state raggruppate in due gruppi, permettendo così la creazione immediata, seppur limitata, di build per il proprio guardiano.
Le mosse Super, inoltre, sono state cambiate. Se in passato un titano assaltatore poteva lanciare un solo micidiale attacco, adesso, sarà in grado di sferrare una serie di poderosi attacchi che lentamente svuoteranno la barra super.
Tornano tuttavia le vecchie abilità, come per esempio la Bolla di Luce del Titano Difensore: con una lunga pressione della combinazione di tasti L1 e R1 si attiva la classica mossa, con una tocco leggero si evoca invece l’implacabile Scudo della Sentinella.
All’interno delle aree di gioco (Zona Morta Europea, Titano, Io e Nessus) sono presenti missioni principali ed avventure secondarie.
Sfortunatamente, per accedere alle pattuglie o alle incursioni risulta necessario procedere con la storia principale, imponendo perciò ai giocatori di seguire un predeterminato iter, prima di dar loro completa libertà d’azione.
Durante le scorribande per i pianeti si incontrano nemici già visti in precedenza. I Caduti, i cui casati ormai sono dispersi, l’Alveare, alle prese con l’infestazione di Titano, i Vex, occupati nel processo di terraforming di Nessus, i Corrotti, ormai privi del loro signore Oryx, e i Cabal della Legione Rossa.
Fanno il loro ritorno anche gli eventi pubblici, questa volta con una simpatica aggiunta. Eseguendo determinate azioni durante gli stessi, sarà possibile avviarne la modalità eroica, una variazione più difficile e ricca di ricompense.
Con Destiny 2, Bungie ha provato un diverso approccio. Una volta raggiunto un determinato punto all’interno della storia principale si sbloccherà l’accesso agli assalti, alle “cala la notte” – assalti dal maggior livello di difficoltà che presentano inoltre dei modificatori di gioco – alle pattuglie e ai Raid.
La scelta di introdurre queste modalità di gioco a partita inoltrata può sembrare snervante, ma risulta invece utile per permettere al giocatore di focalizzarsi prima sul mondo di gioco e di prenderne padronanza.
Il Crogiolo si vede invece totalmente cambiato. Vengono completamente abbandonati gli scontri 6 contro 6 per un più ristretto approccio 4 contro 4, portando così i guardiani a giocare fortemente di squadra e sconsigliando pericolosi assalti in solitaria.
Con la nuova categorizzazione del sistema di armi, inoltre, diventa più difficile incontrare giocatori in grado di dominare completamente una partita, come succedeva invece nel precedente Destiny.
Al fine di migliorare ancora la personalizzazione, sono state introdotte delle modifiche alle armi e alle armature, utili per migliorare alcuni aspetti del proprio personaggio.
Sfruttando questo nuovo sistema risulta molto difficile creare un personaggio da endgame “in serie”, ma si potrà veramente avere la possibilità di dare vita ad un guardiano unico nel suo genere.
Graficamente, Destiny 2 non ha alcunché di peculiare.
Solitamente, occorrono anni prima che un sequel venga prodotto e ciò fa ovviamente pensare ad un balzo avanti nel comparto grafico di una saga. Con il passare degli anni, inoltre, la grafica riceve degli upgrade sempre più piccoli ed inpercettibili.
Per quanto riguarda la saga di Destiny, la cui vita ha avuto da poco inizio, non è perciò possibile notare drastici miglioramenti nel comparto visivo.
È però importante sottolineare che Bungie ha sviluppato Destiny 2 proprio come aveva intenzione di fare. Le ambientazioni sono adeguatamente curate, le texture dell’equipaggiamento e il gioco di luci durante gli scontri più agguerriti fanno passare in secondo piano la mancanza di texture 4k o le limitazioni portate dal framerate cappato a 30fps.
Le sonorità del titolo seguono, ovviamente, il filone del precedente. Ci si ritrova di fronte a musiche che variano dal solenne al frenetico, dal decadente al mistico.
Nella composizione dei brani Bungie ha sicuramente sfruttato il mito di Destiny, donando così una sensazione di sfarzo e magnificenza. Durante le fasi più agguerrite del gioco, invece, la musica è in grado di mescolarsi bene con l’azione e creare un perfetto connubio adrenalinico audio-visivo.
Fortunatamente, la componente PvE risulta essere in grado di intrattenere molto bene i giocatori, grazie alle diverse attività da svolgere, quali incursioni, eventi pubblici, pattuglie e raid. A ciò si aggiunge ovviamente la componente Player versus Player, anch’essa capace di far passare momenti mozzafiato al giocatore.
Essendo inoltre Destiny 2 uno “sparatutto a mondo condiviso”, perciò un titolo da godere principalmente in multiplayer, il numero di ore di intrattenimento si moltiplica esponenzialmente.
Destiny 2 si rivela essere un ottimo titolo, capace di intrattenere i giocatori, sia nuovi che veterani. Con una storia ben strutturata, nuove attività ed un gameplay adrenalinico, questa installazione della saga creata da Bungie è in grado di donare momenti di divertimento e meraviglia per molte ore.
This post was published on 15 Settembre 2017 12:00
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