Con Knack 2 Japan Studio ci riprova. Lo storico studio alle dirette dipendenze di Sony Computer Entertainment torna a raccontare le storie di Knack, l’improbabile eroe poco più grande di una bambola che alla bisogna si trasforma in un colosso di due piani e oltre per sconfiggere i propri nemici.
Il primo esperimento era andato, per dirla in termini molto di moda al momento, bene ma non benissimo. Knack era un platformer con elementi hack&slash e puzzle solving carino ma ben lontano dall’essere la killer app che Sony voleva per attirare il pubblico più giovane verso la sua nuova console, ma la questione cambia radicalmente con questo secondo capitolo.
Ambientato diversi anni dopo le vicende del primo gioco, Knack 2 è la diretta evoluzione di esso, un coloratissimo platform game che a tratti si sente il God Of War dei più piccoli e che vorrebbe essere un puzzle solver di carattere ma che, ahimè, da questo punto di vista ancora arranca.
Il gameplay dal primo capitolo non è cambiato molto, si tratta semplicemente di muoversi in un mondo abbastanza lineare, sconfiggendo i nemici – molto vari, caratteristica molto apprezzabile – e risolvendo piccoli enigmi sfruttando la mutevole stazza di Knack.
Spesso ci ritroveremo a dover cambiare dimensione più e più volte nell’arco della risoluzione di uno schema e questa possibilità di cambiare forma sarà anche utile a schivare alcuni attacchi.
Le sezioni platform sono probabilmente il punto più alto raggiunto da questo gioco, pur risultando, alla lunga, un po’ troppo semplici e andando avanti nei quindici capitoli un po’ ripetitive.
La difficoltà viene alzata un tantino da una gestione della videocamera, fissa e non modificabile. Può infatti capitare di ritrovarsi ad avere qualche problema ad effettuare un salto per via della prospettiva non sempre ideale. Nulla di particolarmente frustrante o che richieda ore per riuscire a centrare una piattaforma.
Il level design, per quanto fatto molto bene, tende ad essere molto lineare, quasi fosse tutto impostato su un binario, a mano a mano che si procede tende a diventare ripetitivo. Questo difetto viene mitigato dal fatto che le ambientazioni sono fatte molto bene e sono molto piacevoli da guardare, quindi a meno che non vi ritroviate a fare sessioni di gioco molto lunghe non dovreste sentire eccessivamente il peso di questa ripetitività.
Nulla di che è invece il puzzle solving, lasciato ai minimi termini per quanto riguarda la difficoltà ed estremamente lineare nella risoluzione della maggior parte degli enigmi.
Inoltre se il gioco “sente” che siete in difficoltà vi permetterà di utilizzare un tool che farà molto comodo ai più piccoli, che vi guiderà nella risoluzione dell’enigma passo dopo passo. Una feature antifrustrazione per i più piccini e, perché no, anche per più grandicelli con poca pazienza.
Il combat system è incredibilmente semplice, basato su pochi attacchi principalmente su attacchi ravvicinati e qualche attacco a media distanza grazie alle braccia estendibili di Knack, che in base alla propria dimensione potrà colpire più o meno distante.
Il gioco presenta anche un sistema di progressione stile RPG un po’ particolare perché vi permetterà di completare solo un ramo alla volta, praticamente bloccando la progressione di Knack in un modo prestabilito, senza lasciarvi modo di creare una specie di “classe ibrida” potenziando contemporaneamente più rami tra i quattro disponibili. Scelta azzardata tanto quanto discutibile, però tutto sommato nell’ecosistema generale del gioco funziona bene. Riduttivo, sì, però nulla di terribile che rovini l’esperienza di gioco.
A modo suo la storia, pur non essendo nulla di eclatante e sembra quasi messa lì come pretesto per schiacciare goblin e altri nemici robotici, nella sua semplicità tocca temi abbastanza pesanti, cosa abbastanza rara per il target di un gioco come Knack 2.
Se volete approcciarvi a questo gioco specificatamente per la sua storia rischiate di rimanere delusi, ma nel complesso, funziona abbastanza bene. Ovviamente è impostata per essere compresa dai più piccini, quindi regolatevi di conseguenza.
Sicuramente la caratteristica migliore del gioco è il comparto tecnico. Graficamente parlando, il mondo cartoonesco di Knack 2 è una delizia per gli occhi a 60FPS fissi anche su Playstation 4 standard. I volti dei personaggi umani e i loro movimenti sono splendidi ed espressivi, Knack, completamente animato in tutte le proprie componenti tenute insieme da una mistica forza ancora non ben compresa è meraviglioso.
La direzione artistica e i programmatori addetti al motore e alle texture hanno fatto un ottimo lavoro su questo gioco, e stessa cosa possiamo dire dell’audio. Voci ben registrate e in perfetto sincrono con il labiale, musiche carine e non troppo monotone brillano in un mixaggio fatto molto bene, inoltre l’utilizzo del piccolo speaker del controller per alcune parti dell’audio da un effetto di suono tridimensionale tanto crudo quanto efficace.
Vale la pena acquistarlo? Per certi versi sì. Se avete apprezzato il primo titolo, questo vi piacerà ancora di più. Se cercate un titolo dal costo ridotto (viene venduto a circa quaranta euro sia in digitale che in formato fisico) che vi tenga occupati per dieci o dodici ore e con un discreto valore di rigiocabilità – aumentata tra l’altro da una modalità coop tutta particolare -, può essere un buon investimento.
Cercate un titolo per un eventuale piccolino o piccolina di casa? Knack 2 è perfetto per le generazioni di gamer in erba, ma se siete degli hardcore gamer appassionati di platformer vecchia scuola, non fa decisamente per voi.
Ben lontano dall’essere un titolo brutto, è molto semplice sia nella struttura che nella realizzazione e nell’effetto finale, manca un po’ di mordente ed è palesemente inteso per essere giocato dalle generazioni più giovani, tanto che un adulto potrebbe annoiarsi in fretta. Potrebbe essere un buon titolo da comprare in sconto se proprio volete qualcosa con cui staccare il cervello. Nel suo piccolo, è un titolo abbastanza valido che si rialza molto bene dopo il passo falso del primo titolo, ma rimane un titolo che offre poco al parco già abbastanza vasto di esclusive di valore di Playstation 4. Certo è abbastanza divertente, ma alla lunga annoia un po’.
This post was published on 13 Settembre 2017 12:00
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