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Nonostante avessimo già completato Tomb Raider nella sua precedente incarnazione, rivisitare la sperduta e spaventosa isola ci ha divertiti, ed abbiamo particolarmente apprezzato il moverci nelle fasi notturne e nelle caverne, apprezzando un’illuminazione coinvolgente, dettagli curatissimi come acqua, sempre più naturale, e gli effetti fuoco che per quanto all’analisi ravvicinata mostrino sempre fiamme bidimensionali, sanno rendersi perfettamente credibili grazie a bagliori ed un effetto fumo dettagliato. Questi ed altri, sono elementi che traggono vantaggio direttamente dalla versione PC di Tomb Raider, che rispetto alle versioni console old gen seppe già staccarsi qualitativamente grazie a tecnologie come StressFX, e che ora si vede superata da questa Definitive Edition anche perché, e ce ne dispiace, la versione PC non pare essere destinata ad ottenere alcun update. Considerata la capacità di calcolo dei recenti hardware PC, applicando gli stessi update qualitativi ricevuti dalla versione per console next-gen, avremmo potuto godere di un ulteriore sorpasso qualitativo, mentre al contrario, gli estimatori del gioco su PC, dotati di hardware estremamente prestanti, dovranno purtroppo accontentarsi, vedendo gioire i giocatori console per una rivisitazione decisamente emozionante a livello visivo.
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Sebbene abbiamo approcciato con scetticismo la produzione Crystal Dynamics, al fronte di una manovra che c’è parsa fin troppo commerciale pensata per sfruttare il lancio delle nuove console piuttosto che una sincera volontà di ricerca in ambito grafico e tecnologico, siamo stati ricatturati dalla interessante storyline e dal ritmo intenso dell’azione su schermo, reso ancor più coinvolgente da un comparto audio anch’esso migliorato. Sulla versione PS4 da noi testata, anche l’altoparlante posto sul controller diventa parte importante degli update di questa definitive edition: trasmissioni radio, menu e rumori delle armi, sono tutti suoni che vengono riprodotti anche dal controller, regalando un ottimo feedback. Proprio dalle armi vengono le soddisfazioni più grandi, giacché sparando, ricaricando e cambiando arma, si ottiene una risposta audio complementare a quella proveniente dal televisore o da impianti audio surround, con una sensazione di tridimensionalità ottima. Allo stato attuale, considerando la scarsa concorrenza in termini di lineup PS4 in questo senso, il titolo Crystal Dynamics si dimostra quello che meglio ha saputo sfruttare tale possibilità in maniera semplice, intelligente e coinvolgente.
Andando ad analizzare il comparto tecnico con dati statistici, il titolo porta su schermo momenti di relax dove apprezzare scenari statici dai panorami mozzafiato, cosi come minuti di incessante azione rocambolesca, il tutto a 1080p e 60 FPS nel caso di PS4, mentre si ferma a 30 quella Xbox One. Non manca qualche leggero calo di framerate, percepibile solo ad un occhio particolarmente attento, ma per quanto riguarda la versione PS4 da noi testata si parla di eventi al limite della percezione. Più deludente la resa della fisica, che sembra trasposta del tutto dall’edizione passata. Fatto salvo per i capelli, che come dicevamo risultano effettivamente più veritieri, gli elementi dello scenario mantengono inalterati i pro e contro dell’edizione old gen, con risultati altaneanti che vedono alternarsi dinamiche perfette, ad eventi persino buffi come pesanti casse che se colpite rotolano per metri, o nemici che nel tentativo di interagire con l’ambiente vengono sbalzati sulla distanza.
Alla prova dei fatti, ci sentiamo di consigliare Tomb Raider: Definitive Edition senza alcuna remora, a qualunque giocatore non avesse ancora affrontato l’ultima avventura di Lara Croft, tenendo però in considerazione che la stessa è giocabile, con i medesimi contenuti ma con una minore qualità visiva, sulle console old-gen ormai a metà prezzo. Per quelli che invece avessero già vissuto l’ultimo capitolo della saga, il secondo giro potrebbe essere del tutto accessorio, sia per la scarsa rigiocabilità del titolo in se’, sia per la mancanza di novità, migliorie estetiche a parte, che giustifichino un secondo acquisto a prezzo pieno, a cosi poco tempo dal rilascio originale.
This post was published on 6 Febbraio 2014 11:41
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