Nonostante Monster Hunter sia famoso per la sua speciale formula di Hunting Game, da cui tanti altri giochi traggono ispirazione, Capcom ha deciso di espandere l’universo della IP con un nuovo RPG, dove combatteremo fianco a fianco con i mostri. Stiamo parlando di Monster Hunter Stories.
La Trama di Monster Hunter Stories pare, all’inizio, molto semplice: vestiremo i panni di un giovane ragazzo abitante del Villaggio di Hakum.
Qui, le persone non vengono addestrate per diventare cacciatori, bensì Rider, Cavalieri in sella ai mostri che, nel corso dei capitoli principali della saga, abbiamo dovuto abbattere per completare missioni e costruire armature o armi.
Utilizzando una speciale pietra, chiamata Pietra del Legame, infatti, coloro che sono degni di diventare Rider potranno far schiudere uova e trovare nel mostro appena nato un inseparabile e degno compagno di avventure.
Sfortunatamente non è tutto oro quel che luccica. La tranquilla esistenza del protagonista e dei suoi amici verrà scossa dall’attacco di un Nargacuga, infettato dal Flagello Nero: una Oscura nube che ha il potere di rendere aggressivi e pericolosi anche i mostri più docili e mansueti.
Con questi presupposti, il giovane Rider percorrerà i primi passi nell’immenso mondo della saga di Monster Hunter.
Nonostante l’idea di trasformare la sua celebre IP in un RPG potesse sembrare bizzarra, Capcom è riuscita a sviluppare un solido e semplice sistema di gioco che ben lo differenzia dai titoli principali della saga.
Il protagonista avrà modo di apprendere nuove mosse, cambiare o potenziare il proprio equipaggiamento, e salire di livello, aumentando così le proprie statistiche. Anche i mostri, salendo di livello, avranno la possibilità di potenziarsi e di apprendere nuove abilità.
in Monster Hunter Stories, la formula action classica viene abbandonata in favore di un sistema di combattimento a turni. Sarà possibile combattere fianco a fianco con il proprio mostro che, fatta eccezione per eventuali ordini da noi impartiti, deciderà autonomamente come comportarsi durante gli scontri.
Sia il Mostro che il personaggio dispongono di 3 tipologie di Attacco: Potenza, Tecnica e Velocità. Ognuno di questi attacchi ha un vantaggio rispetto al precedente (Potenza>Tattica, Tattica> Velocità, Velocità> Potenza).
Qualora l’eroe o il suo compagno dovessero attaccare una creatura che a loro volta li bersaglia, si creerà una situazione di “testa a testa”, durante la quale l’attacco avvantaggiato infliggerà più danni rispetto a quello del nemico.
Nonostante la scelta dell’attacco possa sembrare casuale, ogni mostro dispone di suoi specifici pattern: alcune creature saranno più propense ad utilizzare attacchi di un tipo. Ciò dona ad ogni scontro una componente strategica non indifferente, in quanto sconfiggere un avversario solamente di forza bruta risulterebbe impossibile.
Disporremo inoltre di una Barra del Legame, la quale si riempirà vincendo i testa a testa o sferrando colpi critici. Una volta riempita, sarà possibile salire in groppa al proprio mostro e scatenare una furiosa mossa speciale.
L’allevamento dei mostri, invece, ripercorre i classici passi delle missioni più odiate della saga principale: la consegna di uova. Dovremo introdurci nelle tane dei mostri e, una volta raggiunto il nido, raccogliere un uovo per poi portarlo all’esterno.
Il nido è solitamente vuoto ma, nel caso se si perdesse troppo tempo a raccogliere materiali in prossimità del nido, una minacciosa creatura farà la sua comparsa.
Se il furto dell’uovo è avvenuto con successo, basterà presentarsi dal Felyne addetto alla Scuderia per procedere alla schiusa. I mostri nati avranno le loro personali statistiche di nascita e geni – talenti speciali utili al potenziamento degli stessi – completamente diversi: risulterà perciò alquanto improbabile ottenere due mostri identici.
Grazie a questa meccanica propria dei Monster Breeder, Stories si assicura ore e ore di gioco, nel tentativo di ottenere il mostro perfetto.
La Grafica di questo spin off si discosta completamente da quella della saga principale.
Per Monster Hunter Stories, Capcom ha adottato un approccio più cartoonesco, colorato e giovanile, abbandonando le linee più o meno realistiche adottate nei capitoli principali. Il nuovo stile risulta molto piacevole e, soprattutto, funzionale nell’avvicinare anche i bambini all’universo di Monster Hunter.
Anche la natura aggressiva e spaventosa dei mostri viene a mancare, di fronte alla loro nuova forma Super Deformed. Ad arricchire il tutto ci pensa un valido utilizzo del Cel Shading, in grado di donare vita alle aree di gioco.
Alcuni suoni del gioco arrivano direttamente dalla serie classica, donando così un senso di continuità e di appartenenza al titolo: nonostante Stories sia uno spin off, anch’esso fa parte del mondo di Monster Hunter e non deve essere considerato un titolo estraneo alla saga.
Le musiche rievocano perfettamente lo stile del mondo di gioco, passando da sonorità più tranquille e rilassanti nel villaggio, per poi giungere a ritmi più frenetici e selvaggi durante le fasi di combattimento.
Il titolo riesce a tenere incollati i giocatori per ore. Grazie alle meccaniche di breeding dei mostri, alle numerose sidequests presenti e alla ricerca di materiali per potenziare l’equipaggiamento, la longevità del gioco aumenta esponenzialmente.
Seguendo solamente la trama, invece, ci aggiriamo attorno alle 60 ore di gioco, un numero abbastanza alto se consideriamo la piattaforma per cui è stato sviluppato.
Per aggiungere ulteriore profondità, inoltre, sono presenti dei dungeon opzionali successivi al completamento della storia, oltre ad una modalità PVP online dove sarà possibile scontrarsi contro i Rider di tutto il mondo.
Nonostante l’idea di vedere Monster Hunter tramutarsi in un RPG a turni potesse sembrare folle, Capcom è riuscita a creare un valido titolo dalle interessanti caratteristiche.
Se siete fan di Pokémon o del meraviglioso universo creato da Capcom, Monster Hunter Stories risulta una piacevole sorpresa, dal profondo Gameplay e dalla avvincente trama.
Un sentito ringraziamento a Nintendo Italia per averci fornito una copia da recensire del titolo.
This post was published on 7 Settembre 2017 14:31
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