Diciamoci la verità, negli ultimi anni stiamo assistendo ad innumerevoli “operazioni nostalgia” in tutti i campi dell’intrattenimento e la cosa sta iniziando a stufare abbastanza, anche se alla fine ci caschiamo sempre tutti (vedi la trilogy di Crash Bandicoot o i Classic Mini di Nintendo), alimentando ulteriormente questo mercato.
Ad una prima occhiata Sonic Mania potrebbe sembrare nient’altro che l’ennesima operazione di questo tipo, ed è innegabile che in fondo lo sia, ma stavolta ci troviamo davanti ad un’eccezione: non si tratta di un remake o un reboot, ma un gioco nuovo che semplicemente cerca di replicare la formula vincente dei primi titoli del porcospino blu, riportandoci alle sfavillanti origini di una serie che negli anni si è sempre più smarrita, inanellando svariati titoli mediocri e dimenticabili (salvo rare occasioni), oltre che rinnovando continuamente il protagonista per renderlo più “cool”, finendo però per spersonalizzarlo.
Dal secondo livello in avanti ci ritroviamo infatti ad affrontare sezioni platform e nemici sempre più vari ed interessanti. In totale ci sono 12 zone (ognuna divisa in 2 atti) che includono ottime rielaborazioni di quelle storiche ed altre completamente nuove. Pur mantenendo una solida base nostalgica, sono comunque attraversate da belle ondate d’aria fresca e il gioco riuscirà più volte a sorprendervi con soluzioni particolarmente divertenti ed inaspettate, che (soprattutto se siete fan di vecchia data) vi strapperanno spesso dei sorrisi compiaciuti.
Possiamo giocare la modalità Mania (quella standard) con Sonic, Tails, Knuckles o la coppia Sonic + Tails. Quest’ultima è sicuramente quella che rende l’esperienza di gioco un po’ più facilitata, per via del partner guidato dall’IA che ci aiuterà ad affrontare nemici e raccogliere anelli, oltre a poterci aggrappare a lui per brevi planate, mentre la sfida più interessante si ha sicuramente giocando solo con Sonic; nel mezzo, abbiamo Tails che è in grado di volare per brevi tratti e Knuckles che può planare ed arrampicarsi sulle pareti. Terminare il gioco più volte con diversi personaggi è un modo efficace per allungarne la vita, considerando poi che completare tutti i livelli porta via non più di una manciata di ore.
Contribuiscono alla rigiocabilità la modalità Crono, dove poter realizzare record di velocità nei livelli e tentare di battere i migliori tempi in una classifica online, e quella Competizione, per sfidare un amico in locale.
Giocato in maniera spensierata, Sonic Mania presenta un livello di difficoltà generale soddisfacente e mai troppo frustrante: l’ottimo level design del titolo ci consente, con la giusta attenzione, di evitare anche un trial and error eccessivo, e a differenza del passato ora abbiamo dalla nostra i salvataggi automatici, che ci aiutano facendoci ripartire al massimo dall’inizio dell’ultima zona in caso di Game Over e non completamente da capo. Le boss battle presenti ad ogni fine atto poi risultano sempre varie ed interessanti, e in alcuni casi costituiscono davvero una bella sfida.
La musica cambia davvero nel momento in cui decidiamo di raccogliere tutti gli Smeraldi del Caos, che anche qui ovviamente non potevano mancare. L’impresa in questo caso si fa bella ardua, ma raccogliendoli tutti e 7, accedendo agli appositi bonus stage nascosti nei livelli, avremo la grande soddisfazione di giocare con Super Sonic, affrontare un boss segreto extra, ma soprattutto sbloccare il vero finale del gioco (non farò vero e proprio spoiler, ma saltate il paragrafo se non volete conoscere questo particolare): scopriamo infatti che Sonic Mania è collegato a Sonic Forces (titolo in stile moderno in uscita a fine anno. I due giochi non a caso sono stati annunciati contemporaneamente), e per tutta una questione di viaggi interdimensionali che non vi sto a raccontare nel dettaglio il Sonic classico che vediamo in Forces è proprio quello di Mania.
Sul piano tecnico, gli sviluppatori Christian Whitehead, Headcannon e PagodaWest Games hanno fatto decisamente un ottimo lavoro. Sono stati abili a riproporre fedelmente lo stile dei titoli originali, introducendo alcune finezze nelle animazioni e nei dettagli generali che danno freschezza al titolo, nonostante siano stati inevitabilmente riciclati molti elementi del passato. Poi, come già accennato precedentemente, il level design l’ho trovato fantastico, con poche sbavature qua e là, ma nel complesso sempre straordinariamente efficace, e inoltre i comandi sono semplicemente perfetti.
Una cosa che mi ha fatto impazzire particolarmente è stata la colonna sonora: la maggior parte dei brani sono davvero bellissimi, e anche qui troviamo rielaborazioni di temi già conosciuti, che si accompagnano ad altri creati appositamente per l’occasione.
Sonic Mania è un titolo di cui si sentiva terribilmente il bisogno. Non siamo davanti ad una semplice mossa per far cassa sulle spalle dei fan, ma ad un vero e proprio atto d’amore nei confronti di una serie storica, che per troppo tempo è stata fonte di delusioni. Rimane fedele nello stile e nelle intenzioni ai capitoli originali, ma si sforza anche di proporre novità interessanti, riuscendoci in pieno e facendo così felici giocatori vecchi e nuovi. C’è solo da sperare che questo gioco non rimanga un caso isolato. Nel frattempo, bentornato Sonic.
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This post was published on 21 Agosto 2017 10:00
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