Recensione: Upside-Down Dimensions

Recensione: Upside-Down Dimensions

Upside-Down Dimensions è puzzle game in early access sviluppato da Hydra Interactive già disponibile su Steam. Noi di Player.it abbiamo avuto la possibilità di provarlo e recensirlo.

L’amore al tempo dei samurai.

Mille anni fa un grande male minacciava la pace sulla Terra con una guerra che avrebbe spazzato via l’intera umanità. Ma gli dei erano contrari e sotto forma di drago dorato bandirono il male in un’altra dimensione raggiungibile solo ottenendo tre oggetti magici: lo specchio, la spada e l’amuleto, i tre simboli del Giappone.

Ma il male è tornato nelle vesti di uno shogun oscuro che vuole attentare alla vita della principessa detentrice dello specchio magico. A proteggerla è rimasto un solo samurai che si scopre essere il possessore del secondo artefatto. I due minacciano lo shogun oscuro di distruggere lo specchio ma quando avvicinano gli oggetti accade l’inimmaginabile…

Two Dimensions is megl che one.

Come per The Girl and The Robot, il gioco ci presenterà una serie di puzzle da risolvere alternando l’uso di due personaggi.

Upside-down dimensions

Il samurai: La sua dimensione è dedicata prettamente al combattimento contro orde di ninja, demoni e servi dello Shogun Oscuro. Grazie alla spada magica è capace di compiere attacchi rapidi o potenti sferzate ad area contro bersagli multipli.

Upside-down dimensions

La principessa: Da questo lato ci servirà tutto l’ingegno possibile per risolvere gli enigmi per liberare la strada al nostro samurai. Non mancheranno gli scontri, risolvibili tramite tempismo e ponderatezza, oltre a vere proprie missioni stealth.

Passare da una dimensione a un’altra ci presenterà la configurazione speculare del livello, sarà quindi fondamentale l’interazione e lo scambio tra i due piani durante il nostro cammino.

Carta canta!

Per ovviare ad un basso budget ed una grafica poligonale l’intero mondo è fatto di carta ed il risultato è fantastico! Immaginate di giocare in un enorme libro pop up sulla quale si muovono tantissimi origami nella migliore delle tradizioni giapponesi. Ogni elemento nei livelli è di carta o cartoncino su più livelli per dare profondità con un level design degno di titoli più prestigiosi come Little Big Planet.

Una favola al momento senza lieto fine.

Come detto all’inizio il gioco è ancora in early access ciò comporta una serie di bug ed errori di configurazione che almeno su PC rendono l’esperienza di gioco alquanto stressante.

Già dai primi momenti entreremo in contatto con una delle meccaniche principali,ovvero il dover spostare delle scatole per attivare gli interruttori ma molto spesso salterà la collisione tra gli elementi rinchiudendo il personaggio nel modello cubico obbligandoci a riavviare il gioco.

I volumi di musica ed effetti sonori sono di default settati altissimi risultando in vero e proprio rumore di fondo.

Nonostante il tasto “Continua”, il gioco salva solo la nostra posizione ma non i nostri progressi costringendoci a tornare indietro a recuperare le armi dal tutorial.

Infine l’ottimizzazione per PC di questo titolo non è delle migliori in quanto richiederà delle specifiche quasi uguali a The Witcher 3 per girare in modo ottimale, davvero strano per un gioco che sembrerebbe adatto a piattaforme mobile. In conclusione:

Upside-Down Dimensions è un titolo dalle basi molto solide (nonostante sia fatto di carta) che però necessità ancora di tempo di incubazione per poter limare i propri difetti e diventare un titolo puzzle/platform più che valido che possa abbracciare tute le piattaforme anche mobile.

Ringrazio Hydra Interactive per avermi dato l’opportunità di provare questo titolo.