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Recensione Birthdays the Beginning

Non sapevo cosa aspettarmi quando ho preso in mano Birthdays the Beginning, ma la grafica mi ha catturato fin da subito.  Dinosauri che sembravano creati in plastilina? Eccomi! Sono vostra! Per me è stato amore a prima vista. Come ogni amore che si rispetti, ci sono gli alti e i bassi, ma, una volta superati, ci si scopre sempre più innamorati!

Il protagonista di Birthdays the Beginning racconta che, mentre stava leggendo un libro, un pezzo di carta scivola dalle pagine. Sembra essere una cartina della zona con una x rossa disegnata su una foresta. Pensando che fosse la mappa di un tesoro, il protagonista decide di andare nel punto indicato. Una volta giunto a destinazione, gli appare innanzi una luce misteriosa che si avvicina a lui e lo guida fino ad una caverna. Poco dopo si trova davanti ad un enorme cubo, mentre un cristallo blu di nome Navi inizia a parlare con lui: si scopre così che, una volta, Navi poteva creare mondi, ma ora necessita dell’aiuto del protagonista.

La story mode di Birthdays the Beginning è divisa in quattro capitoli, in cui Navi ci guiderà nella costruzione di fiumi, mari, oceani, pianure, colline e montagne per riuscire a creare nuova vita. Si possono alzare e abbassare lotti di terra per creare acqua o monticelli, ma, attraverso alcuni specifici oggetti, la temperatura, l’umidità e gli animali possono mutare o evolvere. Ogni volta che una nuova specie farà la sua comparsa sul Cubo, il protagonista potrà catturare i suoi dati.

Gotta catch’em all!

Più scatteremo foto, più acquisiremo punti esperienza che ci permetteranno di salire di livello. Ad ogni livello, i punti vita aumenteranno, e noi potremo compiere più azioni sul Cubo. Per tutta la durata della partita, dovremo passare più volte dalla modalità micro a quella macro e viceversa.

Uno dei miei primi dinosauri!

Modalità macro:
Voliamo sulla superficie del cubo e facciamo cambiamenti. Il tempo, in questa modalità, è fermo.

Questo mondo mi è venuto proprio bene!

Modalità micro
Vediamo il cubo dalla distanza. In questa fase possiamo far scorrere il tempo molto velocemente (perdendo punti vita), oppure a velocità sostenuta (recuperando punti vita), per far nascere nuove creature e piante.

Albero evolutivo di un Eoraptor.

Per sapere quali animali avete scoperto o quale linea evolutiva fa più per voi, il gioco dispone di un albero genealogico che vi aiuterà a decidere cosa fare.

Tipica finestra con tutte le informazioni che vi serviranno.

Una volta che avrete fotografato un animale o pianta appena nati, vi verranno rivelate un sacco di informazioni, come la temperatura di nascita, quella di adattamento, l’umidità ottimale e il luogo dove preferisce nascere (in questo caso, la pianura).

Oltre allo story mode, ci sono altre due modalità:

  • free-mode, dove si costruisce liberamente quello che si vuole;
  • challenge, bisogna far comparire un certo tipo di dinosauro entro un tempo limite.Per quanto mi riguarda, solo la free-mode merita. Lo story mode sa tanto di un lunghissimo tutorial, a tratti frustrante e noioso, che ci accompagna per circa 20-30 ore. Mentre il challenge è rivolto a coloro che amano le sfide e che sanno organizzarsi per raggiungere l’obiettivo prefissato dal gioco.

La musica e gli effetti sonori sono molteplici e diversi. Potremo sentire un forte vento in alta montagna o l’acqua che scorre nei fiumi che creeremo. Inoltre, ogni zona ha la propria musica. Per la maggior parte del tempo sentirete una triste melodia composta da un pianoforte, archi e da alcuni strumenti a fiato. Molto carini sono gli effetti sonori quando aggiungiamo un pezzo di terra o la facciamo sprofondare.

Un piccolo “paramesotriton” scorrazza felice sui prati!

La grafica è molto carina, rotonda, soffice e colorata (persino gli angoli sono tondeggianti). Non aspettatevi la grafica next-gen che i giochi moderni sbandierano. Eppure, la sua “pucciosità” (scusate il neologismo), trasmette freschezza e brio, senza compiere tanti sforzi. Alcuni potranno pensare che questo gioco sia per bambini, a causa della grafica fanciullesca, ma non è così.

Gnam!

Birthdays the Beginning è più difficile di quanto possa sembrare. Se si riesce a superare la prima ora senza chiudere il gioco di cattiveria, le potenzialità di questo titolo cominceranno a mostrarsi. Sicuramente, durante le vostre prime partite, commetterete diversi errori a causa del clima troppo freddo o caldo, delle condizioni non raggiunte per creare nuove specie o dei biotopi costruiti in modo errato. Non sono affatto d’accordo con coloro che insinuano che questo gioco sia adatto solo ai bambini e che non abbia profondità o longevità.

Ci sono troppi fattori da bilanciare e nozioni da tenere a mente affinché un bambino possa godersi Birthdays the Beginning. Secondo me potrebbe trovarlo persino noioso e frustrante. Infatti, uno dei punti più critici nella costruzione del vostro mondo ideale è la temperatura. Più abbasserete il livello dell’oceano, più la temperatura si alzerà; più le montagne saranno alte, più i gradi caleranno. Capite quindi che è importante tenere questi due biotopi in perfetto equilibrio, se il vostro obiettivo è quello di arrivare alla fine del gioco. Ogni singolo quadratino di quel Cubo è importante per la vostra missione. Un grado o due di troppo e il vostro mondo crollerà, ve lo assicuro.

Eppure, una volta che ci avrete preso la mano, costruire il vostro Cubo sarà un’esperienza bellissima e importante. Smanierete per riuscire a creare un t-rex, vi innamorerete di quelle piccole e curiose creature che abiteranno le vostre pianure, riderete quando un piccolo velociraptor tenterà di mangiare un cosciotto più grande di lui. Ogni volta che una nuova creatura farà capolino sul Cubo, ringrazierete la vostra pazienza per non avervi fatto desistere. Birthdays the Beginning è davvero un’esperienza da provare, imparerete molte lezioni importanti, come, ad esempio, quanto sia prezioso l’ambiente che ci circonda e quanto esso ci aiuti ad evolverci, giorno dopo giorno.

Pro

  • Grafica super-deformed.
  • Musica d’atmosfera.
  • Alta longevità.
  • Ci sono i dinosauri.

 

 

Contro

  • Sistema di controllo approssimativo.
  • Non si può tornare indietro nel tempo per cancellare azioni  o errori commessi.
  • A volte una specie non nasce o non si evolve.
  • Può non piacere se si vuole tutto subito.

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Si ringrazia NIS America per la collaborazione.

This post was published on 24 Maggio 2017 14:00

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