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Epic Mickey 2 L’avventura di Topolino e Oswald – Recensione

Quante cose si possono fare con un pennello e qualche secchio di vernice!
Forse è proprio a questo che devono aver pensato gli sviluppatori di Epic Mickey nel novembre di 2 anni fa, se poi a qualche secchio di vernice aggiungiamo anche delle peculiari caratteristiche e un compagno che ci aiuti a dipingere ecco che ci troviamo di fronte alla nuova creatura di Warren Spector e  Junction Point:  Epic Mickey 2 – L’avventura di Topolino e Oswald.

L’epico topo ritorna nell’universo alla rovescia, Rifiutolandia, una realtà in cui sono stati relegati gli scarti del mondo disneyano e i vecchi bozzetti e personaggi dimenticati da Disney.
Spector sembra però non aver abbandonato queste creature anzi, in questo secondo capitolo, una di esse spalleggerà addirittura Topolino con la possibilità di poter affrontare l’intera avventura in multiplayer offline.
La creatura in questione è Oswald il Coniglio Fortunato, solo di nome purtroppo: per via di alcuni problemi legali e di un Walt Disney poco più che venticinquenne, il coniglietto e i suoi amici vennero abbandonati e sostituiti completamente da Topolino e da tutti gli altri personaggi che compongono tutt’ora il mondo Disney.
Spector si è nuovamente intrufolato negli archivi Disneyani per rispolverare questo universo abbandonato e portarlo, finalmente in HD, sulle nostre console.

A differenza del precedente capitolo le animazioni dei personaggi sono state notevolmente migliorate: Come risulta da alcune interviste agli sviluppatori, il team dietro al gioco si è direttamente basato sui vecchi cartoni animati di Topolino e co per trarre il massimo dalle animazioni e costruire un mondo il più possibile fedele all’ideale dello zio Walt.

I cartoni animati abbandonati da Disney però non sono stati solamente ripresi per le animazioni ma ripresi in tutti i sensi: raccogliendo le pellicole sparse nel corso dell’avventura, sarà possibile visionare i vecchi cartoon dal menù extra.
Inoltre, grazie a particolari schermi nascosti nel gioco, Topolino potrà letteralmente saltare dentro i cartoni per vivere dei simpatici livelli platform a due dimensioni. Purtroppo queste sezioni risultano piuttosto brevi e se non fosse per la loro caratterizzazione rimarrebbero anche piuttosto piatte e lineari.

Quanti ricordi questi vecchi cartoon!

Rifiutolandia è un universo in degrado in cui viene mostrato il “lato oscuro” del meraviglioso mondo Disney. Più volte ci fermeremo ad osservare le ambientazioni che ricalcano le originali ma differiscono per qualche particolare: ad esempio la famosa statua di Walt Disney che tiene per mano Topolino, posta all’entrata di ogni parco divertimenti Disney, viene deformata mostrando un giovane Walt che da la mano ad Oswald.
In questo mondo è Oswald la star, le vie in degrado della città iniziale non sono altro che i distretti di Disneyland, ogni citazione è puramente voluta e per tutto il gioco si respira un’atmosfera che non si aveva modo di saggiare dai tempi dei primi memorabili Kingdom Hearts.

Arriviamo ora alle note dolenti perché pur avendo introdotto l’alta definizione ed essere entrati nel dettaglio con le animazioni, alcuni movimenti dei personaggi risultano piuttosto legnosi all’interno di un comparto grafico che rimane molto datato.
Sembrano invece essere stati pienamente risolti i fastidiosi problemi alla telecamera che affliggevano il primo episodio e che, a  volte, mettevano in difficoltà il giocatore.
Avremo infatti la camera totalmente libera e potremo spostarla in qualsiasi momento dell’avventura.
Oltre alla visuale, con l’analogico destro sposteremo il fedele mirino del pennello che verrà usato per tinteggiare o decolorare il mondo di gioco, a meno che non si stia giocando su PS3 o Wii: sarà infatti supportato l’utilizzo del Move o del Telecomando Wii che ci permetteranno di spostare il pennello semplicemente mirando verso lo schermo.
Purtroppo, questa interessante funzionalità non è stata integrata sulla console Microsoft, anche se inizialmente era prevista per Kinect.
Sul fronte tecnico abbiamo un’altra innovazione portata dall’ultimo nato in casa Nintendo,
il Wii U, con il quale avremo la possibilità di seguire Mickey Mouse su una mappa che risulta però scarna e non indica nemmeno la direzione da seguire.

Secondaaa stellaaa a destraaa questo è…ops, ora ce la disegno io la seconda stella!

Dopo la scelta di Spector di far esprimere i character del primo capitolo tramite suoni onomatopeici, arrivano finalmente i dialoghi. Ogni personaggio sarà doppiato dalle voci dei cartoon originali con una localizzazione italiana a 360 gradi e un sync labiale quasi sempre perfetto.
I motivetti disneyani più famosi sono stati remixati e infusi nell’atmosfera del titolo, come ad esempio il tema dell’apprendista stregone quando Topolino, all’inizio, da il via al lavoro delle scope magiche toccando erroneamente il cappello di Yen Sid.
La storia viene narrata cantando, come da tradizione Disney, ed è proprio intonando una canzoncina in rima che vedremo il ritorno dello Scienziato Pazzo e dei suoi robot in una veste stranamente benevola.

Il comparto tecnico e grafico di Epic Mickey 2, pur rimanendo sottotono rispetto agli altri titoli in circolazione, supera alcune delle numerose difficoltà presenti nel primo capitolo.
L’esperienza di gioco è notevolmente migliorata ma si rimane ancora una volta nella fase dell’esperimento e lontani da un prodotto finale capace di attrarre a 360°.

C’ERANO UNA VOLTA UN PITTORE E UN ELETTRICISTA…

Epic Mickey 2, pur rimanendo un platform nel cuore, ha una nuova facciata arricchita con spruzzate di altri generi che avvicinano il prodotto finale ad un ibrido tra action e gdr:
Le spille che si raccoglievano nel precedente capitolo non sono più solo decorative ma donano abilità e potenziamenti ai personaggi, una volta acquisite ed equipaggiate all’interno dell’inventario.
Potremo quindi creare una rosa di abilità personali da sfoggiare a seconda della situazione.
Le spille non saranno l’unico modo di personalizzare i due protagonisti, infatti potremo raccogliere dei costumi che andranno a trasformare il nostro topo in un vero e proprio apprendista stregone oppure il suo aiutante in un degno cavaliere. Sono disponibili 6 costumi per ogni personaggio che oltre a cambiare d’aspetto acquisirà anche nuove abilità.

Una delle grande novità del titolo, come avevamo accennato in precedenza, è la possibilità di affrontare l’intera avventura in multiplayer. Il primo player controllerà Topolino, che si avvarrà del pennello magico con cui tinteggiare o decolorare l’ambiente circostante, il secondo giocatore invece controllerà Oswald che presenta un parco abilità di base molto più ampio di quello del topo.
Il coniglio sarà in grado di usare le sue orecchie ad elica per planare e lanciare il suo braccio per acchiappare oggetti altrimenti irraggiungibili.
Grazie al telecomando, che Oswald reperirà poco dopo l’inizio del gioco, il coniglio potrà creare degli scudi elettromagnetici, stordire i nemici e ricaricare alcune apparecchiature a lui dedicate.

Op-Op Oswald Elicottero!

I 2 personaggi dovranno più volte interagire tra loro sia per superare ostacoli, Topolino potrà usare il coniglietto fortunato come elicottero per raggiungere aree soprelevate, sia per sconfiggere i nemici, vi sono avversari che devono essere elettrificati da Oswald in modo da perdere le difese finendo poi sconfitti dal potere di decolorazione del topo Disney.
L’esperienza multiplayer viene funzionalmente gestita dalle telecamere e dallo split-screen che separa i 2 giocatori, purtroppo l’avventura in singolo viene appesantita dalla scarsa intelligenza artificiale della spalla che anche nei momenti in cui è richiesto il suo intervento, ad esempio per aprire semplicemente una porta, stenterà ad eseguire l’azione impostata dal gioco.

Scusa Mickey adesso non posso salvare il mondo, devo correre che danno le repliche di Bugs Bunny in tv!
Anche Topolino acquisisce nuovi poteri: durante l’avventura potremo letteralmente tuffarci in fontane d’inchiostro arancione che renderanno l’icona Disney indistruttibile, per un periodo di tempo limitato, e fare il bagno in pozzi d’inchiostro blu che conferiranno a Mickey il dono dell’invisibilità. Queste 2 interessanti innovazioni sono state però implementate poco e inserite raramente durante tutto il corso della storia.

Oltre all’avventura principale anche questo secondo episodio sarà arricchito dalle sotto-missioni dei vari personaggi del gioco e dalle scelte morali tanto care a Spector.
Gli sviluppatori hanno assicurato ben 20 ending diversi che cambieranno però solo il filmato successivo al finale fisso del titolo. Il giocatore si troverà a scegliere chi aiutare e come aiutarlo anche se molto raramente e spesso, verrà trascinato dagli eventi, senza capire cosa sta realmente scegliendo.
Le “scelte morali” vengono infatti poste al giocatore senza mostrare a quest’ultimo l’alternativa: il player si ritroverà a vendere oggetti a qualche negoziante senza sapere che si poteva ottenere molto di più donandoli ad un altro personaggio.
In questo modo le scelte non sono più tali, si tratta invece di tenere all’oscuro il giocatore che sarà costretto a rigiocare più volte alcune fasi di gameplay per comprenderlo appieno.

COMMENTO
Il titolo dedicato a Topolino e all’universo Disneyano è tornato ma dal suo creatore e dagli sviluppatori ci aspettavamo molto di più: la mappa non mostrata a schermo e il fatto di non indicare, assolutamente, quale sia la direzione da seguire rende il gameplay confusionario e a tratti snervante.
La grafica è si migliorata e finalmente in HD, ma ancora fortemente legata ai parametri Wii cosa che rende il gioco graficamente obsoleto rispetto agli altri titoli in circolazione.
La telecamera fa finalmente il suo lavoro e il gioco è permeato dalla splendida atmosfera Disney con scelte artistiche davvero ispirate. Il doppiaggio in Italiano è ben realizzato e fedele all’originale anche durante le fasi cantate.
Il titolo diverte e appassiona in multiplayer ma la scarsa A.I. del coprotagonista rende a volte impossibile anche il solo proseguire nel gioco in singolo.
In definitiva Epic Mickey 2 corregge diversi punti cruciali del primo episodio ma resta un titolo dove alcune scelte poco azzeccate vivono in un clima di arretratezza tecnica.
La strada intrapresa dagli sviluppatori è buona ma invece di raggiungere la tappa successiva sembrano essersi fermati al primo autogrill cosa che farà certamente storcere il naso ai più.
Il gioco, nonostante i suoi difetti, piacerà sicuramente ai fan del topo e a tutti coloro che, di tanto in tanto, amano farsi un tuffo nello sconfinato mondo Disney.

This post was published on 22 Novembre 2012 11:35

Redazione Player.it

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