La serie di New Super Mario Bros. nasce su Nintendo DS con il chiaro intendo di regalare ai tanti appassionati della saga qualcosa in grado di esplorare le meccaniche classiche della serie, riprendendole in pieno dai primissimi episodi, mescolandole con varie novità e tecnologie di nuova generazione. L’inevitabile successo riscosso dal gioco, ha spinto Nintendo a sfruttare come non mai questo nuova serie, con un episodio specifico anche per Wii seguito appunto dal sequel ufficiale per Nintendo 3DS, oggetto di questa recensione e da uno spin-off per Wii U, la nuova console della compagnia giapponese che uscirà entro la fine di quest’anno.
Non è tutto oro quel che luccica
Le monete non sono però protagoniste soltanto di una modalità tutte ad esse dedicata, ma svolgono un ruolo importante anche nell’avventura principale, mutandone gli equilibri e purtroppo, per gli amanti delle sfide impossibili, diminuendo di netto il livello di difficoltà. Mario potrà raccogliere infatti un fiore speciale che lo trasformerà letteralmente in oro; grazie a questo potere, riuscirà a trasformare in moneta qualsiasi cosa che toccherà, dai nemici ai blocchi, con quest’ultimi che appariranno automaticamente ad ogni movimento del protagonista. Si comprende insomma che con questo ingente quantitativo di monete non sarà un problema avere nuove vite da sfruttare in caso di morte, con tanti saluti a un livello di difficoltà degno di essere chiamato tale.
Si capisce allora che se la novità delle monete non convince affatto, bisogna riporre le proprie speranza nelle meccaniche da gioco classiche, le quali effettivamente non annoiano mai e riescono sempre a divertire come la prima volta seppur siano praticamente condannate un po’ per forza di cose, un po’ per un level design non proprio ispiratissimo, a offrire una continua e a tratti fastidiosa sensazione di “deja-vu”, specialmente se non vi siete persi neanche uno degli ultimi episodi della serie. New Super Mario Bros 2. comunque funziona, e riesce a intrattenere il giocatore dall’inizio alla fine. La longevità non proprio eccelsa, unita al già citato basso di livello di difficoltà, non aiuta però a riprendere il gioco una volta passati i titoli di coda, salvo per i soliti puristi intenzionati a raccogliere e completare tutto a ogni costo.
Commento finale