Senza ombra di dubbio, Mario è l’icona dei videogiochi. Pochi, pochissimi personaggi del mondo dei videogame sono riusciti a resistere allo scorrere del tempo come lui. Passano gli anni, ma Mario rimane sempre lo stesso giovane idraulico baffuto e allegro, proprio come l’abbiamo conosciuto nell’oramai lontano 1981, quando, in Donkey Kong, era conosciuto con l’appellativo di Jumpman. Da Jumpman a Super Mario il passo è breve. Passano gli anni, passano le console, ma lui è sempre rimasto identico, perfettamente riconoscibile. Adesso, però, qualcosa sta per cambiare. Niente di drammatico, spieghiamoci: semplicemente, con il nuovo Super Mario Odyssey, non sarà più possibile fare Game Over.
Tutte le avventure di Mario hanno sempre avuto una caratteristica comune: finite le vite, c’è il Game Over. L’apparizione di quella schermata significava dover riaffrontare un livello direttamente dall’inizio, se non addirittura l’intero gioco, come avveniva nei primi capitoli della serie. Questa schermata ha subito non poche modifiche nel corso degli anni: dalla prima versione pixellata, fino a quelle più recenti ed articolate. Ebbene, tutto questo sta per finire. In Super Mario Odyssey, infatti, non ci sarà più la paura del Game Over.
La necessità di questo cambiamento nasce dalla stessa natura di Mario Odyssey. Tutte le precedenti avventure del nostro idraulico erano tutte più o meno riconducibili ad un solo ed unico genere: il platform. Quasi tutti i platform prevedono il Game Over, soprattutto quelli di vecchia generazione. La ragione risiedeva nella scelta di allungare la longevità di un titolo, consentendo al giocatore di allenare sempre più i propri riflessi. Super Mario Odyssey, invece, rappresenta un cambiamento epocale nel franchise: da platform ad open world. Essere costretti a ricominciare dall’inizio uno stage di un gioco “a piattaforme” è oramai “la prassi”, sarebbe molto diverso, invece, applicare un concetto del genere ad un gioco open world, in cui l’esplorazione e la possibilità di morire hanno un’importanza fondamentale.
La conferma ufficiale di quanto stiamo dicendo è arrivata tramite un tweet ufficiale di Nintendo.
Traducendo il post, si può capire che l’intero “sistema delle vite” è stato profondamente modificato. Non avremo più un certo numero di vite a disposizione, ma soltanto le monete che raccoglieremo nel corso dell’avventura. Come i fan della prima ora sapranno, in quasi tutte le avventure di Mario, alla centesima moneta raccolta, veniva conferita una vita aggiuntiva. Tutto questo non c’è più. Ora, nel caso in cui il nostro Mario dovesse morire, l’unica conseguenza sarebbe quello di decurtare il nostro patrimonio di 10 monete. Anche se doveste avere zero monete, non preoccupatevi: non importa quante volte fallirete, non farete Game Over.
Ecco quanto dichiarato, in un’intervista rilasciata a Polygon, da Yoshiaki Koizumi, il produttore di Super Mario Odyssey.
“Quello che volevamo era che i giocatori si trovassero in questo nuovo regno, con la possibilità di esplorarlo in lungo e in largo, senza il rischio di esserne sbattuti fuori. Proprio per questa ragione abbiamo eliminato l’idea del numero di vite.”
Presumibilmente dovremo dire addio al funghetto verde, quello garantiva, appunto, il famoso “1 Up“. In base a quanto visto, accumulare monete non sarà per niente difficile in questo nuovo Super Mario Odyssey. Sarà stato saggio rimuove il Game Over? Lo scopriremo il prossimo 27 Ottobre 2017, giorno di debutto della nuova avventura di Mario.
This post was published on 6 Luglio 2017 14:00
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