Nintendo sta vivendo un momento decisamente positivo. Dopo il lancio in grande stile di Switch, che sta vendendo oltre ogni aspettativa, influendo addirittura sulle quotazioni in borsa dell’azienda giapponese, ecco arrivare dei complimenti decisamente inaspettati. In occasione del Gamelab, evento di settore tenutosi a Barcellona, Phil Harrison ha affermato di essere rimasto sorpreso da Nintendo, sotto molti punti di vista.
Chi è Phil Harrison?
Prima di addentrarci sul contenuto delle dichiarazioni, occorre mettere in chiaro una cosa. Nell’industria videoludica, pochissime persone possono vantare l’esperienza, accumulata nel corso degli anni, da Phil Harrison. Il dirigente inglese, infatti, ha lavorato per quasi tutte le aziende leader del settore. Nel 1992 inizia la sua collaborazione con Sony, che lo porterà a lavorare con i più importanti studi first party al servizio del colosso nipponico. La sua avventura finisce nel 2008 mentre, nel 2012, viene assoldato dalla “concorrenza”, diventando dirigente di Microsoft.
Phil Harrison ha letteralmente vissuto nel cuore pulsante dell’industria dei videogame per oltre 20 anni. Proprio per questa ragione, le sue analisi hanno più valore di quelle di tanti “esperti” o presunti tali.
Il Gamelab è stata la giusta occasione per rilasciare una corposa intervista a Gamesbeat. Le dichiarazioni dell’ex dirigente Sony hanno spaziato su tanti temi, soffermandosi, in particolare, sulla realtà virtuale, campo in cui lo stesso Harrison sta investendo risorse importanti. Tuttavia, l’intervistato si è detto si è detto sorpreso da Nintendo, per il modo in cui sta operando su un mercato dominato praticamente dalle sole Microsoft e Sony.
Phil Harrison: dichiarazioni di un certo peso
Harrison si è detto sorpreso, in maniera positiva, ovviamente, da Nintendo. La grande N avrebbe immesso nuova linfa nel mercato, aggiungendo una nuova variabile nell’equazione del mercato console. Nintendo Switch si propone come una macchina nata per vivere in un contesto familiare, con lo scopo di essere usata da tutti, grandi e piccini. Ovviamente, i giochi sviluppati hanno dei contenuti che obbediscono a questa politica aziendale. Senza considerare l’idea rivoluzionaria di aver ideato una console ibrida, dal funzionamento impeccabile.
Questa strada, però, sembrava essere stata già battuta da Nintendo Wii U, senza ottenere grossi risultati. Come molti ricorderanno, anche la precedente console Nintendo aveva un tablet collegato, ma i risultati, come anticipato, non furono soddisfacenti. Secondo Phil Harrison, la ragione del fallimento della formula espressa dalla Wii U era dovuta all’assenza di una tecnologia sufficientemente performante. Proprio per questa ragione i problemi all’epoca presenti sono del tutto scomparsi su Nintendo Switch. In parole povere, Switch è la console giusta al momento giusto.
Senza dubbio le parole di Phil Harrison hanno un peso specifico enorme. Esse, inoltre, vanno di pari passo con le stime di vendita. Nintendo prevede di vendere 10 milioni di console entro la chiusura dell’anno fiscale 2017. Ci riuscirà? Ai posteri l’ardua sentenza. Fatto sta che, al momento, Nintendo Switch sta viaggiando a gonfie vele e col vento in poppa.