MUD: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Sono passati solo 6 mesi dall’ultima fatica di casa Milestone che oggi li ritroviamo sul mercato con un gioco altamente esplosivo di nome MUD. Per chi si fosse perso qualche pezzo del puzzle, sappiate che il gioco che andremo a trattare riguarda il fangoso mondo del Motocross: occasione davvero molto ghiotta per i ragazzi della Milestone che portano sul mercato un titolo con un soggetto che non pare troppo ricercato dalle software house mondiali. Saranno riusciti nell’impresa di confezionare un gioco di motocross che appassiona e diverte? Scopritelo a breve con la nostra recensione.



MOTOCROSS ARCADE

MUD, lo diciamo subito per non confondere le acque, non è una simulazione come magari la maggior parte della gente si sarebbe aspettata. Preso il PAD in mano e provato qualche giro di pista, ci si rende conto fin da subito di come il gameplay sia orientato verso il corri e divertiti senza pensare a null’altro. Questa piccola premessa, sinceramente, potrebbe smorzare chi si aspettava una simulazione fangosa dura e pura e dispiace dire il contrario. A differenza di altri Arcade, non esiste neanche la possibilità di creare da zero o modificare le moto già presenti all’interno del gioco. Tutto quello che saremo chiamati a fare sarà scegliere la modalità di gioco, la classe della propria moto (MX1 e MX2) e poi buttarsi a capofitto in corse veloci pregne di salti e acrobazie. Sin dai primi giri in pista è davvero facile notare la semplicità del sistema di controllo (anche se la gestione pilota moto sembra un filino troppo innaturale) con il tasto accelerazione e freno e altri due adibiti all’esecuzione dello “scrub” (piegare in aria la moto) che permette di guadagnare una velocità di spinta maggiore per brevissimo periodo e alla possibilità di azionare una sorta di boost per guadagnare terreno o correre più veloci in alcuni tratti di rettilineo. Le piste non sono mai per davvero troppo complesse e in linea di massima si faranno apprezzare tutte fin da subito benché dopo qualche ora di gioco, sembreranno tutte più o meno uguali l’un l’altra. 

WORLD TOUR FANGOSO
In MUD potrete scegliere di affrontare varie modalità di gioco ma come sempre accade per questi giochi, l’ossatura di base risiede nel campionato che è suddiviso in MX1, MX2 e Motocross Nations che ci consentirà di gareggiare in giro per il mondo con la licenza FIM ufficiale in 12 tracciati per un ammontare di ben 84 piloti pazzi scatenati. Fra questi, vi sarà data la possibilità di scegliere un pilota e portarlo dalle stalle alle stelle. Una volta buttati in pista, guadagnerete un certo punteggio ogni volta che vi piazzereste sul podio di una gara e grazie a questo successo – i soliti crediti – potrete sbloccare nuove modalità di corsa o far crescere l’esperienza (resistenza, istinto, tecnica e agilità) del vostro centauro. Il tutto funziona in maniera piuttosto semplice ma se sulle prime inizierete a guadagnare punti in maniera scanzonata, dopo due o tre sezioni del World Tour, le cose si faranno complesse e dovrete impegnarvi per davvero per dare battaglia con gli altri piloti gestiti dall’IA. Quest’ultima si comporta in maniera strana: sulle prime sembra abbastanza stupida e vincere le gare non darà alcune soddisfazioni ma dopo la prima oretta di gioco, sembra che i piloti virtuali diventino dei veri assi delle due ruote. Fra l’altro, pochissime volte mi è capitato di vedere cadere un pilota controllato dal computer cosa che è incredibile visto che delle volte eseguono uno “scrub” a pochi centimetri da terra, piegando la moto per poi portarla in assesto normale appena toccano terra.

Abbiamo poi altre modalità di gioco più o meno corpose: le gare veloci, quelle a checkpoint e le Trick Battle. Le gare veloci, a checkpoint e a eliminazione non credo serva descriverle troppo visto che fanno quello descritto dalla stessa modalità ma sono le Trick Battle a portare del sano divertimento forsennato al gioco e a staccare dalla solita monotonia del World Tour. Nelle TB affronteremo delle arene piene di salti, dove si potranno eseguire delle vere acrobazie in aria da infarto. Trick e combo porteranno a un certo punteggio che si sommerà man mano che concateneremo le varie evoluzioni. Insomma, volare e fare acrobazie in aria con una moto non è assolutamente male e questa modalità diverte dall’inizio alla fine anche per i vari trick che pian piano riusciremo a sbloccare (sempre grazie ai crediti). Anche qui, i comandi sono assolutamente semplificati e non vi si chiederà nulla di estremo se non premere due massimo tre tasti concatenati fra loro. La vera bruttura dei TB risiede perà nelle arene che non sono di largo respiro ma tutte piuttosto chiuse e poco creative a livello di rampe. Se Milestone avesse fatto delle Arene leggermente più grandi e più creative dal punto di vista delle rampe, questa modalità sarebbe stata davvero la fine del mondo.



SPORCHIAMOCI DI FANGO!!!

Caratterizzare al massimo una pista da Motocross non deve essere facile visto che alla fine si tratta di un circuito pregno di terra e fango. Milestone è però riuscita più che bene nel compito e le piste sono assolutamente perfette sia dal punto di vista del design che della realizzazione estetica. Anche gli elementi di contorno riescono a uniformare bene il paesaggio sia a livello naturalistico che architettonico…non aspettatevi nulla da bava alla bocca (anche perché non serviva) ma modellazione e texture, rendono bene. Convince meno l’illuminazione globale delle scene e la modellazione delle moto e dei piloti che non si distinguono molto gli uni dagli altri. Anche la fisica dei salti e delle acrobazie fra pilota e moto lascia l’amaro in bocca visto che il tutto risulta davvero troppo innaturale. Per una volta poi, stupisce anche la caratterizzazione grafica dei menù di gioco con uno stile fra fumetto e  undergrond che tutto sommato riesce a farsi apprezzare.

Chiudiamo la tecnica con degli effetti sonori che non brillano troppo per caratterizzazione con i motori delle moto che sembrano più dei decespugliatori che non dei bolidi su due ruote e una colonna sonora (musiche su licenza) a metà strada fra il punk e il rock che dopo poco toglierete del tutto visto che i pezzi proposti sono stati sentiti e risentiti fino alla nausea.

ROMBIAMO
MUD rulla abbastanza bene però non riesce a portare a schermo il titolo di Motocross ottimo che magari la gente si aspettava eppure, la strada è quella giusta. Diciamo che il gioco vive dei soliti alti e bassi di casa Milestone ma non per questo si tratta di un brutto prodotto, anzi. Se cercate un gioco scanzonato sul Motocross (anche acrobatico), MUD è sicuramente il titolo del momento anche perché in giro, non sembrano esserci alternative. Lo sforzo di Milestone nel proporre qualcosa di nuovo si vede tutto e MUD risulta essere un titolo abbastanza accattivante da tenere in stretta considerazione.
 
Votazione finale: 7.5/10