Eccoci qui, grazie a un codice Preview arrivato in redazione da qualche giorno, ho finalmente testato con mano questo tanto atteso seguito. Risen 2 Dark Waters si presenta al giocatore con una giocabilità del tutto simile al precedente capitolo ma allo stesso tempo si orienta sulla solita riga di programmazione dei vecchi Gothic di proprietà (prima del cambio di Software House) dei Piranha Bytes. Il gioco che ho avuto il piacere di provare è uno di quei titoli Doc che verrà apprezzato da quella fascia di utenza abituata a mettere mano su un RPG vecchio: che concede ben poche alzate di testa a un gameplay più moderno. Che questo sia un male o un bene, ora come ora non posso metterci la mano sul fuoco ma sono sicuro che il titolo dividerà parecchio le opinioni dei giocatori.
CREATURINE ALLEGRE
Ultimata la rapida installazione mi butto a capofitto sul gioco e dopo un breve filmato iniziale, muovo i primi passi su di una piccolissima isola che fa sia da base al personaggio controllabile che da Tutorial al giocatore. Qui ci vengono impartiti i primissimi compiti e i primissimi comandi. Questo Tutorial è davvero striminzito e si lascia giocare più che piacevolmente. Portando a termine due o tre compiti e un primo combattimento all’arma bianca, si salpa per la più grande Isola di Arborea. La nuova isola che ci troviamo a conoscere è di quelle selvatiche dove una fitta Giungla la fa da padrone. La primissima cosa che salta all’occhio giocando con Risen 2 è che ci si ritrova per le mani una mappa molto grande, esplorabile più o meno liberamente ma non tutto si può realmente raggiungere a piedi – più che altro perché si viene bloccati da qualche masso o anfratto che non si può proprio superare. Noto anche che ci sono delle macro-aree esplorabili e altre che per colpa di creature davvero troppo allegre, non si possono raggiungere. Questo perché i mostri, come nei GDR vecchio stile, saranno di un determinato livello e potranno essere presi in considerazione solamente al raggiungimento personale di quel livello…andare a combattere con loro prima, vuol dire morte certa. Su questa scelta non posso che essere contento. Segnalo anche che alcune creature, fra l’altro, hanno il compito di chiudere determinate aree di alto livello dunque sarà nostra premura salire di livello per poi andare a esplorare queste sezioni precluse.
SCUSI, DOVE DEVO ANDARE?
Altro fattore che mi ha fatto ben sperare sulla bontà del gioco riguarda la risoluzione degli enigmi o delle Quest: scordatevi categoricamente di vedere una X sulla mappa di gioco o di ricorrere all’uso di qualche strana freccia particellare (tipo Fable o giochi simili) che vi indica la direzione da seguire. In Risen 2 si deve concludere una Quest ascoltando bene i discorsi e le indicazioni della gente che incontrerete lungo il cammino. Come detto poco sopra, si torna sulla via dei vecchi GDR di una volta ma non so quanto questo fattore potrebbe far impazzire i giocatori un pochino più abituati alla modernizzazione del genere. Personalmente gradisco fortemente che qualcuno non mi indichi sempre dove e cosa devo fare.
COMBATTIMENTI ALL’ARMA BIANCA
Come capita in ogni GDR che si rispetti, anche qui saremo costretti a combattere per la nostra pellaccia e lo potremo fare in due modi, all’arma bianca (ricordiamoci che lo sfondo del gioco è a tema Piratesco) oppure con pistole o moschetti. Vi dico subito che esiste la possibilità di usare anche la magia o più precisamente il Voodoo che però nelle preview è talmente limitato che non mi sento ora come ora di dare per davvero un mio giudizio sull’argomento – approfondiremo poi in fase di recensione vera e propria. Va comunque detto che ci troveremo impegnati nella solita creazione di pozioni più o meno varie, distillando le varie erbe e piante che si raccolgono in giro ma ci sarà data la possibilità di creare anche la classica bambolina Voodoo con cui controllare o maledire alcuni PG. Mi fermo qui però perché ho visto davvero poco sull’argomento. Tornando al discorso dei combattimenti invece, c’è da dire una cosa davvero molto importante ovvero che Risen 2 è dotato di un combat system davvero ostico e che sono certo farà storcere più di qualche naso. Sappiate ad esempio che in questa preview non si potevano schivare i colpi avversari oppure che le parate avvengono in maniera soddisfacente per quanto riguarda gli avversari umani (Predoni, Pirati etc) ma che non servono praticamente a nulla contro le creature. Questo è un fattore strano che ora come ora ci auguriamo sia stato “castrato” solamente per questo codice ma che verrà comunque inserito nel gioco completo, almeno per quanto riguarda le schivate (ma anche le parate). Con le armi a distanza non ho invece riscontrato grandi problemi visto che si deve mirare e sparare per poi aspettare che si raffreddi l’arma – l’unica difficoltà delle armi da fuoco viene data dalla reperibilità dei proiettili che non è cosi facilitata come si possa pensare.
SVILUPPIAMO I MUSCOLI
Altro fattore che meriterebbe un discorso a parte è il sistema per lo sviluppo del personaggio che si caratterizza in maniera superlativa ma con un problema. Le caratteristiche sono cinque, divise in armi bianche / armi da fuoco / robustezza / magia (Voodoo) e sotterfugio. Ogni volta che si sale di livello si attribuiscono punti esperienza in maniera assolutamente libera ma la cosa bella è che a seconda dell’equipaggiamento che avremo indosso, potremo sbloccare eventuali bonus sia per le armi che per la crescita vera e propria. Questa scelta serve fondamentalmente per far provare al giocatore varie alternative di vestiario senza fossilizzarsi magari su un aspetto predefinito. Purtroppo, da quello che ho potuto vedere, questi Bonus devono essere comprati solamente tramite denaro e non punti esperienza. Ora come ora non so quanto questo potrà risultare funzionale perché sono opzioni che non costano neanche poco ma che necessitano di grandi fondi monetari. La voglia e la varietà di creare qualcosa di nuovo sembra esserci ma permane una sorta di limite. Staremo a vedere se questa scelta sarà vincente o meno.
GRAFICA e CONCLUSIONI
Arriviamo dunque alla solita parte tecnica dei giochi Piranha Byte che tutt’ora non brilla di certo come ci si poteva aspettare. La prova è avvenuta su PC con tutti i dettagli al massimo ma non nascondo l’opinione che si tratti di una brutale conversione da console abbellita, speriamo che la versione definitiva del titolo (vi ricordo che abbiamo provato una versione Beta) ci faccia passare completamente questa paura.
Concludendo, Risen 2 pare interessante per alcune meccaniche coraggiose ma allo stesso tempo sembra un prodotto che si vuole distaccare dalla massa in maniera troppo chiusa. Non mi ha convinto troppo il combat system che risulta davvero poco appetibile cosi come la parte tecnica ancora in fase di sviluppo. Il titolo è previsto (salvo cambiamenti) il 27 Aprile e ci auguriamo che le sporcizie che sono venute a galla, siano riviste e corrette per rendere ancora più convincente quello che potrebbe essere un gran bel gioco perché alcune meccaniche fanno venire l’acquolina in bocca. Vedremo.
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