UNA NUOVA GRANDE LOTTA TRA BENE E MALE!
Ci ritroviamo dopo due anni nuovamente nei panni di Jackie Estecado, ora a capo della famiglia mafiosa un tempo dello zio. Con il tempo Jackie è stato in grado di controllare il demone che lo possiede e oggi esso è solo un vago ricordo di un tempo che fu. Tutto cambierà quando un’altra famiglia mafiosa, o almeno così sembra, deciderà di ordinare la morte del giovane Jackie. Dopo un massiccio attacco, il ragazzo si ritroverà ferito e quasi in fin di vita, ma richiamando la Tenebra il suo corpo verrà curato e la strada per una nuova vendetta sarà spianata.
RINNOVARE CON STILE
Se la gestione delle armi è forse l’unica cosa simile al primo The Darkness, tutto il resto del gameplay è stato rivisto e modificato, mantenendo comunque la cruda e gratuita violenza del passato attraverso le esecuzioni della Tenebra. Partiamo dalle armi. Potremo impugnarne una per ogni mano combinando anche insieme pistole e mitragliatori – una Desert Eagle sulla destra e un fucile sulla sinistra, manovra che comunque sconsigliamo dato che non potremo mai sparare con precisione in questo modo. Buona la quantità e la varietà dei nemici, si parte da semplici mafiosi a cui fare le scarpe è un gioco da ragazzi, sino a colossi corazzati e muniti di uno scudo di Tenebra da dover distruggere prima di eliminarli. Da citare poi anche i nemici muniti di fari o flashbang, entrambi le uniche vere armi in grado di ucciderci. Stessa varietà e innovazione non è però stata trasferita ai boss che affronteremo in alcuni livelli. Qui i combattimenti saranno sempre simili, votati più sul tempo che su tattiche particolari – in altre parole, spara finché non muore e ce ne vogliono un bel po’ di colpi!
Del tutto differenti anche i poteri demoniaci ora sviluppabili su quattro differenti alberi spendendo i punti tenebra che otterremo uccidendo i nemici con stile, mangiando i loro cuori e raccogliendo le reliquie. Fondamentalmente i poteri di base sono quattro. Si va da uno sciame di mosche che stordiscono i nemici e ci aiutano ad individuarli, al potenziamento di armi e caricatori, passando poi per vortici oscuri in grado di assorbire i nemici e miglioramenti nella gestione e uso del Darkling. Se in passato queste creature erano differenti e con abilità specifiche, oggi il Darkling è unico e ci aiuterà sempre sul campo indicandoci la strada da seguire e affrontando i nemici in modo più o meno diretto – in alcune fasi di gioco inoltre controlleremo il Darkling direttamente, così come in passato si utilizzava la serpe sinistra per strisciare lungo condotti e stretti passaggi.
IN QUATTRO C’E’ PIU’ GUSTO
Presente, come accennato, anche il comparto multiplayer giocabile tanto online quanto offline. Si tratta fondamentalmente di una modalità di gioco cooperativa divisa in missioni affrontabili da uno, sino a quattro giocatori e che complessivamente aggiungono un paio d’ore di gioco. Non indosseremo i panni di Jackie, ma quelli di altri quattro personaggi che di missione in missione ci renderanno più chiara la trama narrata dal gioco e per tanto è consigliabile giocare questa modalità denominata Vendetta solo dopo aver concluso l’avventura principale.
DA FUMETTO A FUME”GIOCHE”TTO
Molto è cambiato anche dal punto di vista tecnico. Se l’opera prima di Starbreeze puntava ad una grafica realistica, quella di Digital Extremes si avvicina più al fumetto, facendo un pesante uso del cell-shading. Questa tecnica ha permesso a The Darkness II di avere un look unico e di alleggerire in parte il lavoro per il motore grafico che fa girare l’opera di Digital Extremes a 30FPS fissi, anche quando su schermo i nemici sono tanti e la tenebra è all’opera. Buona l’IA nemica quando si gioca ad alte difficoltà, un po’ troppo banale quando invece si punta alla più semplice. Dal passato poi resta anche il difetto della mira che si sente soprattutto quando si usano due armi contemporaneamente, vi consigliamo dunque di mantenere attiva una singola arma così da poter utilizzare i mirini. Buona l’interazione con il mondo che ci circonda, anche se limitato a degli oggetti specifici.
CONCLUSIONE
The Darkness II è un ottimo FPS, semplice per i neofiti che punteranno alla difficolte minori, ma con un livello di sfida decisamente competitivo per chi vorrà mettere alla prova le proprie abilità. La storia è ottima e ben scritta, anche se non particolarmente longeva e il nuovo sviluppo dei poteri ci consente di migliorare in modo graduale e logico tutte le abilità di Jackie. Restano tuttavia dei difetti, dalle boss fight che non presentano nulla di nuovo, al doppiaggio che pur essendo ottimo dal punto di vista delle voci, non sa neanche cosa sia la sincronia tra parlato e labiale.
In conclusione la nuova avventura di Jackie Estacado non può essere paragonata al primo capitolo di The Darkness visto che prende decisamente poco dal passato e rinnova quasi tutto. I cambi tuttavia sono positivi. La storia è ottima, il comparto tecnico ha pochi difetti e il multiplayer cooperativo aumenta longevità e divertimento. Se avete amato The Darkness, non dovete farvi scappare questo nuovo capitolo, in caso contrario l’acquisto resta comunque consigliato.
VOTO: 8.5 SU 10
This post was published on 7 Febbraio 2012 15:09
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