UN PUGNO NELLO STOMACO E UN TUFFO AL CUORE
Dopo aver scaricato una grossa patch correttiva (oltre seicento mega), comincerà dunque la nostra avventura nel nuovo mondo ideato da Insomniac per Resistance 3. Rispetto al passato la trama è maturata, ora il gioco è decisamente più crudo e violento. Le prima ore ci sfiniranno nell’anima e quelle successive cominceranno a farci sognare un finale che mai prima d’ora potevamo aspettarci. La storia è realmente in grado di toccarci in alcuni momenti, di sentire i sentimenti provati dal nostro alter ego, di fermarci a pensare e capire che la Resistenza non è solo una parola che indica un gruppo, ma una sensazione, un sentimento, una forza che ti viene da dentro e ti fa urlare la voglia che hai di vivere. Ad un tratto però tutta la magia che questa storia è in grado di donare comincia a svanire. Pian piano cominceremo a notare alcune lacune, prima poco importanti e poi sempre più ampie sino a raggiungere un finale, che ci spiace doverlo dire, ci ha deluso decisamente tanto. L’impressione è quella che i ragazzi di Insomniac abbiano lavorato sodo fino ad un certo punto e poi, forse per mancanza di idee o per rispettare date che sarebbe stato meglio posticipare, siano andati di fretta, concludendo tutto senza approfondire e curare come avevano fatto per il resto della storia.
Dal punto di vista del gameplay poi ci sono grandi novità e alcuni ritorni che possono piacere o meno a seconda dei gusti. Il feeling con le armi sul campo di battaglia è migliore rispetto ai precedenti capitoli, questo perché pur mantenendo lo stesso identico sistema di comandi, le armi ora sono gestite in modo diverso e ritorna la ruota come metodo di selezione dell’arma, cosa che ci permetterà di portarci dietro un vero e proprio arsenale e non solo un paio di armi da cambiare poi sul campo non appena saranno scariche. La gestione delle armi è cambiata poi attraverso un sistema che potremo definire degno di un GDR. Ogni volta che utilizzeremo una qualunque bocca da fuoco faremo alzare un contatore di esperienza che, raggiungendo specifici traguardi, ci consentirà di migliorare l’arma in nostro possesso. In altre parole, ogni arma nel gioco è migliorabile, una semplice pistola ad esempio può trasformarsi un’arma che spara piccole cariche esplosive remote che potremo far detonare a nostro piacimento – ovviamente la tattica corretta è quella di far esplodere la carica quando il nemico si avvicinerà ai suoi compagni. Ma questo è solo uno degli innumerevoli potenziamenti che potremo ottenere, altri sono proiettili traccianti, caricatori aumentati, calibri esagerati e tanto, tanto altro ancora. Come noi però, anche i Chimera hanno un nuovo e potente arsenale da utilizzare per farci fuori e qui tra i più pericolosi ci sono i fucili in grado di penetrare i muri. Quest’arma è una vera e propria spina nel fianco perché obbliga il giocatore a cambiare di continuo il punto di copertura. Ritorna poi dopo un titolo di pausa, l’uso dei medikit per recuperare energia, caratteristica che aumenta decisamente la difficoltà nei combattimento – c’è da dire comunque che basta esser logici per non avere mai troppi problemi, i nostri nemici infatti sono sempre carichi di kit medici che possiamo raccogliere ed utilizzare.
Complessivamente la sola trama narrata in Resistance 3 ci porterà via tra le otto e le dieci ore di gioco, un paio in più se si punta a raccogliere anche tutti i collezionabili nella forma di registrazioni audio e giornali. Si tratta di una longevità buona, addirittura ottima se comparata ai più comuni FPS che in meno di sei ore si concludono per poi non offrire altro.
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MOVE IN 3D
Resistance 3 offre al giocatore la possibilità di vivere l’intera avventura in 3D o di giocare senza pad e con l’uso di Move, comodamente alloggiato sullo Zapper, una struttura in plastica a forma di fucile. Se il primo non abbiamo avuto modo di provarlo per mancanza di hardware, il secondo lo abbiamo usato per diverse ore e le sensazioni fornite sono contrastanti. Da un lato c’è una maggiore immedesimazione nel gioco, ma allo stesso tempo abbiamo notato un lag eccessivo tra il nostro movimento e la sua replica a schermo. Se nelle fasi meno concitate non è un grosso problema, man mano che i combattimenti si fanno più complessi, sia per il numero che abilità del nemico, questo lag diventa fastidioso e in alcuni casi anche causa di morte, non per nulla dopo qualche saluto poco piacevole al mondo, abbiamo abbandonato lo Zapper per impugnare un mai stanco Dualshock 3.
NON AL TOP!
Il passo tecnico evolutivo tra il primo capitolo e il secondo della serie Resistance era stato ottimo ed ampio. Stessa cosa però non si può dire per questo terzo episodio che, è sì migliorato, ma non è ancora in grado di raggiungere la grandiosità tecnica di altre esclusive come Uncharted 3 o Killzone 3. Oltre ad una palette di colori non ampissima in cui si va dai toni del marrone a quelli del blu ghiaccio, anche la qualità di alcune texture non ci hanno lasciati con la mascella a terra.
Nulla da eccepire invece sotto l’aspetto sonoro. Mantenendo i canoni del brand la soundtrack trasporta il giocatore senza mai diventare fastidiosa, tanto nei momenti di calma quanto sul campo di battaglia. Buoni gli effetti sonori ed il doppiaggio, totalmente in italiano.
CONCLUSIONE
Con una trama che si conclude in modo eccessivamente brusco e lasciando troppe domande e perché ancora nella testa dei videogiocatori, Resistance 3 ci ha fatto sognare lasciandoci però poi con l’amaro in bocca. I passi in avanti rispetto al passato ci sono stati, la grafica è migliorata anche se non al top ed il multiplayer, con la nuova organizzazione, è più che di una spanna superiore rispetto ai capitoli precedenti. L’opera degli Insomniac Games insomma non riesce ancora a trasformare il suo stato di promessa in un vero e proprio capolavoro, soprattutto a causa di una cura nei dettagli che si capisce essersi persa nello sviluppo. Non siamo di fronte ad un titolo pessimo, tutt’altro, ma la speranza era di trovarsi di fronte ad altro.
In conclusione Resistance 3 è un buon gioco, realmente in grado di toccarci l’anima in alcuni momenti e altrettanto in grado di farci divertire come matti nel campo di battaglia a sconfiggere Chimera in singolo e in multiplayer. Se tra i tanti titoli che avete già in mente di prendere c’è ancora spazio per uno, quello spazio occupatelo per il finale di questa serie, soprattutto se vi siete giocati entrambi i precedenti capitoli.
VOTO: 8.5 SU 10
Resistance 3 è un FPS sviluppato da Insomniac Games e distribuito da Sony Computer Entertainment in esclusiva Playstation 3 a partire dal 9 Settembre 2011.