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Bastion – Recensione

L’estate è di per se un periodo in cui le uscite di videogiochi vanno in calo lasciando ai più la possibilità di andare a mare tranquilli senza la preoccupazione di perdersi qualche titolo importante.

Ma per chi a mare si porta la console, cosa c’è di nuovo? La risposta oggi è Bastion, un titolo appartenente al mercato Summer Live Arcade sviluppato da Supergiant Games e distribuito da Warner.

IL MONDO E’ ANDATO IN PEZZI

In Bastion indosseremo i panni di Ragazzo, un giovane che si risveglierà in un mondo andato in frantumi.

La terra, la natura, i villaggi, le persone ed il cielo sono andati a pezzi e cosa peggiore, i Bastioni, hanno subito anche questa distruzione. Ragazzo però noterà ben presto in se la capacità di rimettere tutto in ordine, di raccogliere i frammenti e metterli insieme riportando così il suo mondo alla sua magnificenza.

Cosa ancor più importante, è in grado di acquisire il cuore dei continenti, un nucleo energetico che se portato ai Bastioni consente al mondo di riprendere vita pezzo dopo pezzo. In un susseguirsi tra azione e gioco di ruolo dunque, Ragazzo comincerà la sua avventura cercando di rimettere in sesto il suo mondo, ritrovare quanto ha perso e scoprire chi c’è dietro questo attacco.

 

 

Il gameplay di Bastion è quanto di più classico può offrire un Gioco di Ruolo Action. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’opera di Supergiant Games non fa altro che accennare ad aspetti RPG senza andare troppo in profondità, cosa che consente al gioco di vivere sì il suo aspetto RPG, senza però intaccare minimamente la componente action. Gli ampi inventari sono stati rimossi, potremo modificare il nostro armamentario – armi, capacità, poteri, eccetera – solo presso le armerie o i Bastioni e allo stesso modo potremo potenziare noi stessi o le nostre armi attraverso slot in cui inserire solo specifici oggetti. Nel caso di potenziamento di Ragazzo utilizzeremo delle bottiglie di liquore in grado di fornirci abilità come più potenza, velocità, resistenza, precisione o una seconda chance di vita dopo la morte.
Le armi invece possiedono cinque diversi slot di potenziamento che, grazie all’inserimento di materiali che potremo solo acquistare, aumenteranno potenza, precisione e portata dell’arma trasformando così una semplice pistola in un’arma con la potenza di un cannone e la precisione di un fucile da cecchino.
Le armi poi sono uno degli aspetti principali di Bastion, un comparto senza il quale non esisterebbe in alcun modo la componente Action.
Ragazzo ha a disposizione due differenti attacchi, ognuno dei quali legato ad un’arma che potremo inserire all’interno di slot specifici. Se all’inizio partiremo con una sparachiodi ed un martello, ben presto avremo la possibilità di utilizzare archi, spade, coltelli, pistole e fucili.
Potremo ad esempio utilizzare un arco e il martello per mantenere un buon attacco corpo a corpo senza sacrificare il colpo da lontano, o più semplicemente equipaggiare il nostro alter-ego di una coppia di pistole, letali tanto sulla distanza quanto da vicino.
La scelta dunque è nelle mani del giocatore e ben presto quest’ultimo ha la possibilità di comprendere al meglio il proprio stile di gioco lasciando dunque da parte certe armi per privilegiarne altre.

 

 

Ma non abbiamo ancora parlato del vero co-protagonista di questo gioco, ciò che gli ha dato il titolo, ossia i Bastioni. Questo luogo mistico e spirituale è nel mondo di Ragazzo il cuore dell’umanità e il protagonista, dopo averlo visto distrutto, avrà la possibilità di donare nuova vita portando indietro l’energia dai vari continenti.
Quest’azione, che è praticamente la base del gameplay del gioco, ci consentirà di sviluppare nuovamente i Bastioni donando loro vita, negozi e servizi che saremo noi a decidere dove mettere e come sviluppare. Una volta rimessi al lavoro i Bastioni, potremo poi accedere ai Templi dei continenti che contengono al suo interno degli Spiriti, da noi amabilmente rinominati in Spiriti di competizione, questo perché l’attivazione di questi personaggi aggiungerà all’opera di Supergiant Games un nuovo grado di difficoltà.
Gli spiriti, infatti, forniranno ai nemici maggiore resistenza, potenza, forza o un colpo finale prima di morire. Come dunque il liquore potenzia Ragazzo, gli Spiriti potenziano i nemici e ciò ci consente di giocare e rigiocare l’avventura di Bastion in modi sempre differenti.

 

 

La sola trama presente all’interno del gioco richiede circa dieci ore per essere completata, valore che non può che aumentare se si sceglie una difficoltà maggiore o se si vogliono raccogliere tutti i collezionabili sbloccando dunque tutto ciò che il titolo è in grado di offrirci. A ciò si aggiunge poi la modalità sogno, una modalità competitiva a punti in cui i nostri punteggi saranno pubblicati su di una leaderboard, cosa che ci consentirà di gareggiare con il resto del mondo per ottenere il miglior punteggio nei vari scenari.

PICCOLO, SUBLIME MA NON ESENTE DA DIFETTI

Il comparto tecnico dell’opera dei ragazzi di Supergiant Games è decisamente intrigante. La grafica data al mondo e ai personaggi da l’idea di un quadro in continuo movimento grazie ad un insieme di colori che rendono ogni mondo unico e particolare. La telecamera, posta fissa in visuale isometrica con Ragazzo al centro, si comporta sempre in modo egregio senza causare problemi nell’esplorazione tanto quanto nel combattimento. Non tutto però, come accennato, è perfetto, il titolo infatti soffre principalmente sotto due aspetti: IA leggera e framerate. Il secondo, nelle fasi più concitate del gioco si abbassa notevolmente facendo letteralmente saltellare il titolo che vedremo a scatti per qualche istante. L’IA invece risulta nel complesso un po’ troppo semplice con i soli boss di livello più complessi, mentre il resto dei nemici, tutti simili tra loro e che compaiono di continuo, sono semplici da eliminare, anche troppo a dire il vero.

 

 

Buono il comparto audio che unisce una discreta effettistica con una colonna sonore originale niente affatto male. A fare la parte del leone è però la voce narrante, calda e profonda che ci accompagnerà in tutta la nostra avventura. Dovremo però ascoltarla in lingua originale, nessuno infatti ha pensato di doppiare il titolo che, trovando la voce adatta, avrebbe avuto un’attrattiva maggiore per il mercato italiano.

CONCLUSIONE

In conclusione Bastion è un piccolo gioco che si comporta da grande titolo. Abbiamo di fronte un Action RPG divertente, ampio, profondo e longevo in grado di attirare non solo gli amanti del genere, ma anche chi da sempre è stato un po’ lontano dal mondo dei giochi di ruolo. Il gameplay ben equilibrato ed il comparto tecnico quasi esente da difetti lo rendono un titolo da giocare in questa soleggiata estate. L’unico scoglio per molti può essere il prezzo, ma se amate gli Arcade ed adorate gli RPG, la spesa è più che giustificata.

VOTO: 9 SU 10

Bastion è un action/RPG sviluppato da Supergiant Games e distribuito da Warner Bros. Interactive Entertainment in esclusiva Arcade sul marketplace di Xbox Live a partire dal 19 Luglio 2011.

This post was published on 20 Luglio 2011 15:41

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