Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino
Negli ultimi tre mesi sono usciti una caterva di titoli più o meno conosciuti che per un motivo o per l’altro, non mi hanno convinto troppo.
Non dico giochi brutti anzi ma titoli che per un gameplay o una grafica non proprio all’altezza della situazione, potevano dare di più.
Neanche il tempo di finire questa frase che mi affidano la recensione di The First Templar: curioso hack’n’slash in terza persona dalle buone pretese che non vuole emergere dalla massa come l’action più bello di tutti i tempi ma che nasconde al suo interno un gameplay eccellente e una storia raccontata in maniera sublime.
DUE TEMPLARI E LA DAMA ERETICA
Vi piacerebbe vestire i panni di due paladini dell’ordine più incompreso della storia?
Ebbene si, se siete reduci dalle avventure di un Ezio Auditore che flagella Templari a tutto andare, qui verrete messi nei panni proprio di queste ultime figure.
La storia alla base di TFT si svolge durante le crociate, in un periodo in cui la Chiesa stava perdendo seguaci (chissà come mai, vista la brutalità del tempo) e dunque manda due suoi fedeli alla ricerca del Santo Graal.
I due Templari di questa occasione sono Roland e Celian ma, per una serie di sfortunati eventi, solo uno dei due tornerà dai suoi superiori ad Acri, accompagnato a sua volta da un terzo personaggio di stampo femminile, la bella Marie.
Il gameplay alla base del gioco ci pone dunque ai comandi di due personaggi per volta – nella prima oretta e mezza saremo chiamati ad impersonare i due Templari per poi passare il testimone a Roland e Marie: se vi state chiedendo che fine farà Celian, comprate il gioco e scopritelo…io non sto qui per rovinarvi la sorpresa anzi, ho già detto anche troppo ma era doveroso farlo.
Come dicevo poco sopra, TFT appartiene al genere degli hack’n’slah ma ha anche una spruzzatina di GDR che non guasta mai benché qui davvero risicato all’osso: non aspettatevi nulla di che ma sappiate che scovando oggetti nascosti in giro per la mappa o acquisendo esperienza durante i combattimenti, potrete sbloccare equipaggiamento, vita (i pallini rossi a schermo), resistenza (i pallini blu) o armi in maniera crescente.
Nel gioco sono presenti anche piccoli puzzle game ma anche qui ci troviamo dalle parti del “sblocca quella porta” o “abbassa quel ponte”…nulla di difficile.
Altro fattore interessante riguarda il co-op dei due personaggi a schermo: giocare nei panni di Roland o in quelli di Marie non cambia molto le cose benché uno sia più resistente e l’altra più agile…sotto questo punto di vista i programmatori potevano impegnarsi un filino di più.
Ovviamente, l’opzione co-op non è fine a se stante solo per il singleplayer ma anzi è comoda se vorrete affrontare la campagna con un amico.
Altro fattore abbastanza normale per questa produzione sono i combattimenti e l’intelligenza artificiale generale con i nemici.
La frenesia degli scontri è data dal numero e dalla tattica – i nemici sono divisi sostanzialmente in cinque categorie: ci sono quelli di base che non hanno ne scudo ne una armatura pesante e che dunque cadranno come pere cotte dopo due o tre colpi.
Abbiamo poi gli arcieri o quelli dotati di balestra che bersagliano da lontano e che dunque dovremo cercare di evitare (con marcatore a schermo che ci avverte dell’arrivo imminente del colpo). In terza posizione troviamo i soldati più arrabbiati e dotati di armi pesanti e di armatura buona più lo scudo – la tattica per queste qui è facile, basta rompere lo scudo e bersagliarli di colpi ma sappiate che non verranno giù facilmente.
In quarta posizione abbiamo i “capi gruppo” che dovrebbero essere zittiti subito per demoralizzare le truppe avversarie e per ultimo troviamo dei Boss di fine livello che usufruiscono (ovviamente) dell’appoggio di tutte le truppe (o quasi) citate poco prima.
La cosa bella dei combattimenti è dunque il numero più che la forza bruta, sappiate ad esempio che i soldati avversari non attaccano mai insieme ma possono arrivare ad essere anche una decina di soldati in più a voi, divisi in varie classi. Diciamo che a livello normale il gioco è abbastanza facile ma a livello difficile, certi combattimenti diventano dannatamente tediosi.
Abbiamo poi l’intelligenza artificiale sia dei soldati avversari che del nostro compagno (controllato dal computer se giochiamo da soli): i primi tendono a creare tattiche diverse per accerchiarci…era davvero da tempi immemori che non vedevo dei bot correre in cerchio a noi per sferrare colpi da una parte e dall’altra, per non parlare del fatto che la parata funziona solamente se ci troviamo di fronte a chi la sferra; se veniamo beccati da dietro anche in posizione di difesa, il danno lo si subisce. Riguardo il compagno invece, non ci troviamo su nulla di davvero esagerato anzi, più di una volta mi è capitato di vedere Marie morire in maniera davvero sciocca combattendo contro appena due soldati: per nostra fortuna e dunque per evitare la frustrazione, se cadrà a terra morta e noi siamo ancora in piedi non ci toccherà vedere il gameover fintanto che saremo noi ancora in vita.
Ringrazio tantissimo i programmatori che hanno scelto questa opzione onde evitare ulteriori bestemmie da parte del sottoscritto e credo di molti altri giocatori al mondo. Sempre per quanto riguarda i comandi nel combattimento, sappiate che a schermo verranno visualizzate le mosse dell’avversario quindi quando vedrete una icona arancione sulla testa di un Saraceno, saprete che in quel momento dovrete difendervi…con lo scudo si difenderanno loro e con le spade di colore rosso, stanno per sferrarvi un attacco potente: la soluzione è ottima e intuitiva per tutti quindi, bravi.
SANTO GRAAL DI OTTONE
Benché il Santo Graal, se non erro, dovrebbe essere fatto di legno, il mio titolo riguarda principalmente la parte grafica del gioco.
Ecco, The First Templar è un gioco che si lascia guardare ma che se dovessi usare un aggettivo dei Giovani, direi bellino: in verità, il gioco affascina in più di una occasione ma non stupisce e quella sensazione di “vorrei ma non posso” è davvero forte, soprattutto su una macchina bella pompata come potrebbe essere il vostro PC.
Stranamente (colpa di un mero porting da console?), la risoluzione massima ottenibile è di soli 1280×1024 con tutte le opzioni in high mentre se si scende come dettagli, stranamente possiamo andare a sbloccare anche i 1440×900…personalmente non comprendo questa manovra ma è cosi. Comunque sia, anche con tutte le opzioni al massimo, il gioco non brilla di spessore, mettendo a schermo delle texture poco ricercate e degli effetti particellari (fiamme e fumo) davvero tristi.
Troppo poco ricercati anche gli ambienti e modellati in maniera quasi decente – molto belle alcune scenografie interne benchè gli esterni non convincono quasi mai per davvero. Stupiscono poco anche le musiche che credo verranno disattivate dopo la prima mezz’ora. Ottima invece la parte audio dedicata ai dialoghi ma la bruttura per chi non mastica l’inglese è che il gioco lo si trova solamente in lingua originale…colpo basso per chi si voleva godere una storia davvero molto bella ma che purtroppo non mastica la lingua inglese.
The First Templar è un gioco che può piacere o stancare dopo le prime tre ore di vissuto per via di un gameplay bilanciato abbastanza bene ma chiuso in se stesso: alla fine si deve liberare delle zone gioco, affrontare qualche puzzle semplicissimo, trovare qualche oggetto nascosto e ricominciare tutto da capo.
La linearità del titolo è assolutamente visibile fin dalla prima oretta di gioco e la parte grafica non aiuta nemmeno a innalzarlo dalla massa.
Detto questo, sappiate che la storia alla base del gioco è affascinante e ricca di colpi di scena, sia che si affrontino Saraceni che le truppe di Re Filippo IV, l’esplorazione benché blanda, lascia sempre abbastanza soddisfatti e le vicende per la ricerca del Santo Graal non annoiano di certo.
Mi sento di consigliarlo apertamente a chi vuole riprendere sottomano un hack’n’slash senza troppe pretese che vi divertirà in maniera più che modesta per due o tre pomeriggi di gioco: poi le battute sulla Santa Chiesa da parte di Marie, credo che valgano da sole il prezzo del biglietto.
Votazione finale: 71/100
This post was published on 9 Maggio 2011 16:15
Recensione di The Electrum Archie - Il Mondo di Orn, una zine OSR ambientata in…
Abbiamo avuto l'occasione di vedere lo Schermo del master 2024, un prodotto brandizzato Dungeons &…
Non finiscono mai i cambiamenti per il digitale terrestre con un nuovo canale che molto…
Per diversi profili che sono clienti di Postemobile arriva una brutta sorpresa: ecco che cosa…
Cercate tre prodotti di lusso per una pulizia casalinga profonda? Approfittate delle offerte Black Friday…
Amadeus, passato dalla Rai al blocco di canali Discovery Warner Bros, stavolta non ha centrato…