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Motorstorm Apocalypse – Recensione

Dopo i Canyon, un’isola del Pacifico ed i ghiacci dell’Antartide, è la USA West Coast a fare da sfondo al quarto capitolo di una serie arcade esclusiva Sony. Stiamo parlando di Motorstorm Apocalypse, terza iterazione della saga su PlayStation 3 che giunge nei negozi dopo il modesto successo del capitolo su PSP. Distruzione a tutto spiano, colori forti ed acceleratore sempre al massimo, questa è la perfetta sinossi del titolo di Evolution Studios, ma si tratta del solito Motorstorm o qualcosa è cambiato? Scopritelo in questa nostra recensione.

IN FUGA DALLA CITTA’

Se in passato alla base di Motorstorm non esisteva alcuna trama ma solo gare, gare e gare, i ragazzi di Evolution Studios hanno pensato di aggiungere una componente storia a questo Apocalypse. Tutto il gioco è incentrato sulla storia di tre corridori, da prima del loro arrivo in città, sino alla loro fuga prima che quest’ultima venga totalmente distrutta. Narrata come un album a fumetti, la storia è solo abbozzata e non si rapporta al gioco come aspetto principale perché l’unica vera protagonista di Apocalypse è la città. Basata su un’ipotetica San Francisco durante il Big One, ossia quel terremoto che sconvolgerà del tutto la città portando un’intera porzione degli USA a finire sotto mare, la città di Apocalypse si offre al giocatore come un campo di gara in continua evoluzione tra strade che crollano, palazzi che si aprono in due, onde alte decine di metri che abbattono qualunque cosa e tanto, tanto altro casino sparso in ogni metro di tutti i tracciati di gara.


Motorstorm Apocalypse video diario 1 – disponibile sulla GamesVideoTV

La modalità di gara offerta dal gioco è sempre la solita, ossia il Festival. Rispetto ai titoli precedenti però, Apocalypse non offre un Festival aperto dove siamo noi a decidere quale gara affrontare e con quale mezzo. Con l’aggiunta della trama, Evolution Studios ha dato maggiore linearità all’incedere del Festival. Indossando i panni prima dell’uno e poi degli altri due personaggi, gare e veicoli saranno assegnati in automatico per ogni evento rimuovendo così del tutto la logica che in passato ci portava a scegliere moto per le gare tortuose, veicoli veloci per gli ampi tracciati e via discorrendo. L’incedere lineare del Festival è diviso in tre segmenti di difficoltà, le prime gare infatti saranno fin troppo semplici da vincere, mentre le ultime richiedono sangue freddo e in molti casi, anche tanta, tantissima fortuna.

La quantità dei mezzi rispetto al passato è minore, ma pur sempre alta e a livello grafico non presentano alcunché di particolare – restano una spina nel fianco le moto che da sempre soffrono di una guidabilità pessima. Presente, come al solito, il nitro che sarà il nostro reale compagno di gara. Come in passato, è il corretto uso del nitro a darci la vittoria o farci crollare nella sconfitta. Azzeccata e ponderata vista l’ambientazione, l’idea di porre dei correttori di traiettoria sui lati dei veicoli che ci consentono di spostarci rapidissimamente in largo sulla strada. Oltre ad essere necessario per evitare macerie ed ostacoli comparsi all’ultimo minuto, questo movimento può essere usato anche per spingere di lato un avversario – a patto che il suo veicolo sia meno resistente del nostro ovviamente.


“I LUV YOU!?”, “NO, CORNUTO!!”

Come accennato all’inizio, la vera protagonista di Motorstorm Apocalypse è tuttavia la città. Scripter, grafici e modellatori si sono sbizzarriti nel creare una citta in continuo movimento. I tracciati di gara, per quanto chiaramente lineari, sembrano essere sempre frutto della casualità dato che crolli, precipizi, ostacoli e qualsivoglia oggetto modificheranno di continuo la nostra traiettoria. Sono presenti gare in cui partiremo da una strada e senza neanche capire esattamente come, ci ritroveremo a saltare dai binari della metropolitana ai tetti dei grattacieli e da questi su un ponte per poi concludere la nostra corsa nuovamente in strada. Eventi spettacolari possono essere inquadrati, premendo un tasto, da una telecamera predefinita che ci mostrerà l’azione da un’angolazione differente. Questa continua trasformazione del tracciato e della citta è ciò che a livello di gameplay modifica, quasi snatura ciò che era Motorstorm in passato. In Apocalypse non dovremo sfruttare un giro del tracciato per impararlo, il secondo per distanziare gli avversari e il terzo per fare i fighi. In Apocalypse è tutta una questione di puro istinto e rapidità. Perdere o vincere una gara sta tutto nel cambiare traiettoria nel momento giusto, nell’istante esatto in cui a destra, dal nulla, comparirà un palo che bloccherà la strada.

Decisamente deludente la longevità, soprattutto rispetto al passato. In un massimo di sei ore di gioco circa si può completare l’intero Festival ed anche aggiungendo la raccolta delle carte e gli eventi extra, complessivamente non si arriva oltre le nove, dieci ore di gioco.


Attivazione modalità bomba chimica… odora qui amico!

Con il single player rivisto, accorciato e reso più semplice da ultimare, il multiplayer si è invece arricchito fornendo al giocatore ciò che in passato non era neanche stato pensato. Sarà possibile affrontare tutte le gare disponibili nella modalità Festival online e con un massimo di sedici giocatori per gara. La parte interessante e totalmente nuova sta in una sorta di carriera che, sulla falsariga degli FPS, consente al giocatore di ottenere abilità uniche e sblocchi di materiale acquisendo e spendendo punti presi semplicemente giocando online.

UN MONDO IN CONTINUO EVOLUZIONE

Rivisto e migliorato sotto tutti i punti di vista il comparto tecnico. Rispetto al passato il lavoro svolto da Evolution Studios è stato quello di sfruttare al meglio la potenza di PS3 e con la mole poligonale a schermo sempre in movimento, il frame rate resta stabile anche nei momenti più concitati. Ottime poi le texture, ma non perfette le cutscene e la fluidità di comparsa delle ambientazioni – altresì definito popup. Migliorato il comparto fisico con le collisioni gestite in modo migliore rispetto al passato, anche se può capitare di passare a filo da un oggetto ritrovandosi però accartocciati su se stessi.

 


Mamma non ti ha detto di non correre per strada durante una gara di auto?!

Ottimo il comparto sonoro con rombi dei motori, suoni di fondo ed effetti ben realizzati. Punk rockeggianti invece le tracce audio che ci accompagneranno nelle nostre gare.

CONCLUSIONE

Spettacolare dal punto di vista tecnico e divertente da giocare in compagnia Motorstorm Apocalypse poggia sulle solidi basi del brand, ma in qualcosa è cambiato e questo cambio non è stato fatto al meglio. Se il multiplayer è stato ampliato e reso ricco, la modalità principe è stata trasformata in un breve, monotono e semplice susseguirsi di eventi a cui è stata rimossa del tutto quel minimo di logica richiesta dai titoli precedenti per vincere le gare.

Se siete dunque in cerca di un gioco di guida puramente arcade e votato alla spettacolo, Apocalypse è senza dubbio il titolo che fa per voi. Non aspettatevi troppo dal single player però, il bello sta online.

Motorstorm Apocalypse è un racing game sviluppato da Evolution Studios e pubblicato da Sony Computer Entertainment in esclusiva PlayStation 3 dal 31 Marzo 2011!

VOTO: 8 SU 10


This post was published on 16 Aprile 2011 17:02

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