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Pubblicato in: News

RIFT Planes of Telara: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Diciamoci la verità, se pronuncio la parola MMORPG il primo titolo che vi viene in mente è l’incontrastato World of Warcraft…quasi antipaticamente parlando, la creatura di Blizzard è riuscito a fagocitare fra le sue stanze virtuali un gran numero di giocatori paganti. Le tasche di mamma Blizzard sono piene come non mai ma non sono le sole che vorrebbero essere riempite: a dimostrazione di questo fatto, in questo 2011, arriveranno dei MMORPG davvero promettenti – a parte l’ottimo DC Universe che ha già varcato la soglia della pubblicazione, noi intrepidi giocatori di ruolo stiamo aspettando con una certa impazienza sia il nuovo MMORPG di Star Wars (di casa Bioware) che RIFT Planes of Telara. Quest’ultimo si appresta ad arrivare sui nostri fra pochissimo. Ovviamente, solo per i lettori di Games.it, abbiamo spedito il nostro Deimos nel mondo fatato di Telara per capire se il prodotto in analisi sia davvero buono come dicono.

LA MAGIA DEL FANTASY
Gioco ai videogames da quando ero poco più che un “nano” ma, fra tutti i generi che mi sono capitati fra le mani, quello Fantasy riesce sempre a trasmettermi una sorta di fascino ben superiore a qualsiasi titolo sci-fi o horror – sarà perché sono sempre rimasto affascinato da Elfi, Orchi, Draghi, Nani e Terre incantate. Detto questo, capirete che ero ben contento di mettere le mani su questo promettente RIFT – da una parte perché dopo la nuova espansione di World of Warcraft Cataclysm, dovevo assolutamente disintossicarmi da quel capolavoro di mamma Blizzard, dall’altra perché la fame di paesaggistica Fantasy non si può chiudere in un cassetto troppo a lungo. Da primissima impressione, devo dire che questo RIFT è affascinante ma neanche lontanamente più semplice di quello che si poteva pensare, il prodotto di casa Trion Worlds è un MMORPG duro e puro in cui sono visualizzate a schermo una marea di informazione da tenere costantemente d’occhio. Venendo da World of Warcraft non ci faccio molto caso ma penso che un utente alle prime armi, possa rimanere un attimo sconvolto dalla quantità di icone che sono visualizzate (l’immagine qui sotto ne è un chiaro esempio).

Durante la scelta del server però, iniziano i primi accorgimenti di un gioco che mira a espandere l’esperienza dei giocatori su quasi tutte le linee di pensiero multiplayer o meno: potremo scegliere se iniziare una partita sotto il PvP o PvE e RP (role-playing), cosi facendo verremo rimandati alla scelta delle due fazioni disponibili chiamate Guardians e Defiant. Per entrambe le “casate”, potremo andare a scegliere una assegnazione del nostro personaggio che è sempre abbastanza classica e che si divide per Mago, Guerriero, Clerico e Ladro ma questa scelta non è fine a se stante per la vera classe del personaggio: difatti partendo con il gioco e iniziando a compiere qualche impresa, potremo scegliere fra tre Souls ben distinte (Necromancer, Warlock e Dominator) che possono determinare il carattere del nostro personaggio. Insomma, se non siete dentro al linguaggio dei MMORPG, sappiate che la differenza fra un RPG classico è che qui si sceglie una sorta di involucro base che può essere un Mago o un Guerriero ma che a sua volta potrebbe diventare qualcosa di completamente diverso ad esempio, quindi non chiuso in una sola categoria come magari succede in altri MMORPG. RIFT offre dunque una personalizzazione del proprio personaggio davvero notevole e lodevole sotto il profilo della programmazione che può portarvi alla creazione di ben 32 classi differenti…davvero non poche per gli appassionati di MMORPG. Dopo la creazione del personaggio, saremo pronti per iniziare le danze e buttarci nel mondo di Telara. Le prime missioni che ci vengono offerte sono abbastanza facili, ovviamente qui vale la regola della scelta fra PvP o PvE: nel primo caso entreremo a far parte della guerra intestina fra i due clan, con combattimenti sia verso singoli giocatori (umani) che con guerre da 20vs20 – le cosiddette Major Invasion. Nel secondo caso, l’avventura di RIFT si gioca come un classico RPG online in cui dovremo affrontare missioni principali e secondarie al fine di guadagnare punti esperienza per la nostra classe di appartenenza. La scelta di tale livello non segue nessuna regola ma se siete principianti a questo genere di giochi, consiglio di farvi le ossa con il PvE di modo da salire di livello (l’attuale level cap è fissato per 50) e imparare bene tutti i comandi e le abbreviazioni da tastiera. Finendo le missioni o respingendo varie forze nemiche, guadagnerete anche moneta sonante che vi servirà per comprare nuove armi o nuove armature. Fra le cose ghiotte, sappiate fra l’altro che saranno messe a disposizione un discreto numero di cavalcature (per ora solo terrestri), grazie alle quali potremo andare da una parte all’altra del Regno: mondo fra l’altro davvero di notevole dimensione e fascino – purtroppo, prima di possedere qualsiasi creaturina, dovrete aspettare il raggiungimento del livello 20.

MAGICA VISIONE
E siamo dunque giunti alla parte visiva del gioco che, come dimostrano le immagini che spezzettano la recensione, è davvero affascinante benché non sempre all’altezza della situazione. Partendo dal principio, posso dire che i personaggi sono modellati davvero bene e anche le animazioni valgono la spesa. Idem per le cavalcature che offrono movimenti dinamici. Purtroppo, la cosa che convince meno sono le texture generali sia per quanto riguarda i personaggi che il mondo circostante. Capiamo bene che il lavoro grafico di un simile prodotto è immenso ma se alcune vesti in tessuto sono finemente ricamate, non si può dire la stessa cosa per alcune armature che non trasmettono per davvero la potenza del metallo con cui sono state forgiate. Comunque sia, i particolari non mancano benché in giro si è visto davvero di meglio, quello che stupisce per davvero sono alcuni panorami da mozzare letteralmente il fiato, con una profondità di visuale davvero impressionante e con una caratterizzazione paesaggistica notevole e maniacale. Girovagando per il mondo di Telara vedremo una vastità di scenari che vanno dai deserti alle foreste, dalle colline alle montagne il tutto fissato dalla varietà di texture che ricalcano zone desertiche o ghiacciate, oppure intere steppe brune che al calar del sole diventano magnifiche e con il fuoco delle montagne in secondo piano riescono davvero a impressionare.

Le cose che invece mi hanno convinto meno sono le strutture – di genere Fantasy ormai se ne sono viste di cotte e di crude e capisco che sia difficile creare qualcosa di nuovo che affascini ma, il vero problema, ricade sempre sulle texture che non restituiscono quella fresca bellezza che invece fanno con i panorami (grazie anche all’uso della luce). Si salvano, mediamente di più le architetture interne agli edifici che spesso si dimostrano davvero mastodontiche e curate, con stili che variano dal classicismo al gotico in maniera superlativa. Chiudo la parte grafica parlando degli effetti di post produzione e di luce: il ciclo del giorno e della notte poteva essere realizzato un filino meglio, però ha comunque il suo fascino. Idem per quanto riguarda gli effetti particellari, nulla di davvero innovativo ma comunque accettabile. La post produzione degli effetti delle magie ha invece un altro sapore e vedere a schermo numerosi maghi che si danno battaglia è davvero notevole fra fumi viola, magie elettriche di vivo blu o scoppi di fiamma rossastri. L’atmosfera generale che si respira è notevole, grazie anche al cambio dinamico della musica che investirà i giocatori con ritmi sempre più calzanti durante la battaglia o con temi più calmi e classici durante le fasi di esplorazione. Il mondo di RIFT sarà anche in continuo mutamento, come largamente promesso dai programmatori, aspettiamoci dunque cambi importanti sia per quanto riguarda la conformazione terrestre che quella prettamente visiva.

PLANES OF TELARA
RIFT è un MMORPG davvero ghiotto sotto molti punti di vista e che potrebbe diventare davvero maestoso nei mesi subito dopo la sua uscita. Per ora, le promesse fatte dai programmatori portano verso la strada di un prodotto godibile e dannatamente divertente grazie anche a una caratterizzazione sui personaggi davvero notevole – noi non vediamo l’ora di affrontare battaglie da 40 giocatori solamente per osservare le varie classi che si potranno creare e ovviamente il loro effettivo bilanciamento su vasta scala..Detto questo, graficamente ci troviamo per le mani un prodotto che secondo noi sarebbe stato meglio bilanciare meglio e che sicuramente sarà rivisto e corretto tramite qualche pacchetto aggiuntivo e qualche patch perché per ora si hanno dei panorami davvero eccellenti ma con la bruttura di texture non troppo definite. Tecnicamente non mi sento comunque di bocciare il gioco di Trion Worlds benché in alcuni RPG del settore si è visto davvero di meglio, bisogna ricordarsi che qui si sta parlando di un MMORPG e non di un semplice single player.

Chiudo segnalando due cose davvero molto importanti, una riguardante il motore di gioco e l’altra l’abbonamento. Per la prima, possiamo dirvi che in fase di guerra fra Gilde, oltre ad una buona macchina dotata di almeno 4GB di Ram, doppio processore e scheda video da 512MB, preparate a mettere alla frusta il vostro router perché noi con una connessione Fastweb da 10 MB, abbiamo riscontrato molta lag. A questo problema però, va anche detto che durante le sessioni ci siamo agganciati a server non italiani, questo problema dovrebbe (si spera) essere risolto proprio con server italiani dedicati al gioco. Per quanto riguarda la sezione PvE, possiamo dirvi che il motore di gioco è solido e non presenta grandi rallentamenti o difetti di programmazione. La seconda questione riguarda l’abbonamento del gioco che per ora è fissata con piccole transazioni mensili o annuali ma non possiamo anticiparvi di quanto sarannosperiamo non troppo esose o comunque in linea con il mercato attuale. In ultimo, segnalo che la localizzazione del gioco riguarderà solamente i testi nella nostra lingua ma il parlato resterà in inglese.

Votazione finale: 8,5/10

 

 

This post was published on 2 Marzo 2011 17:10

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