BENVENUTI A GREENVALE… RIDENTE CITTADINA AMERICANA
La storia ha inizio quando il corpo di Anna Graham, una giovane ragazza della cittadina di Greenvale, viene trovato nelle foreste fuori città. Il modus operandi ripercorre le gesta del leggendario killer dell’Impermeabile, cosa che manderà la cittadina nel panico. A cercare di risolvere il mistero ci sarà l’agente del FBI, Francis York Morgan, il personaggio di cui indosseremo i panni. Il titolo, inizialmente denominato Rainy Woods, richiama sotto molti punti di vista la serie televisiva di David Lynch e Mark Frost che nel 1990 incollò davanti alle televisioni milioni di spettatori sparsi su tutto il globo – ancora oggi Twin Peaks è visto come uno dei successi televisivi globali più grandi realizzati per il piccolo schermo.
Giunti a Greenvale, Francis si metterà da subito al lavoro per scoprire l’autore dell’omicidio di Anna Graham e con esso anche i misteri che aleggiano intorno al serial killer dell’Impermeabile. Facendosi aiutare dai poliziotti locali e dalla gente del posto, Francis comincerà pian piano ad unire tutti i pezzi del puzzle, aiutato anche da Zach, un “amico immaginario” o alter-ego che Francis nasconde all’interno di se stesso lasciandolo vivere solo nella sua immaginazione. Se il tutto può a primo acchito sembrare eccessivo, così nella realtà non è. Protagonista, alter-ego e comprimari recitano in modo egregio passandosi la palla nel momento giusto e nel modo corretto, cosa che permette al titolo di Access Games di avere una storia – che si chiude in una quindicina di ore di gioco, qualcosa in più se si punta al 100% – ottimamente curata, profonda al punto giusto e ben tarata, non eccessivamente breve da sembrare uno spot televisivo e neanche troppo lunga da portare alla noia.
Ma Deadly Premonition non è solo storia fine a se stessa, come abbiamo accennato nell’introduzione infatti, il gioco di Access Games è fondamentalmente un survival horror action all’interno di un mondo completamente aperto. Greenvale è una cittadina di otto chilometri quadrati completamente esplorabili dove ad attenderci ci sono oltre settanta compiti secondari, oltre ad oggetti da raccogliere, medaglie da ottenere, azioni da compiere e tanto altro. E’ la fusione di questi tre generi a rendere Deadly Premonition un ottimo gioco. Con tempi chiusi, ma sufficientemente ampi da consentirci di fare di tutto nei sei capitoli che scandiscano la nostra storia.
Trailer di lancio di Deadly Premonition – disponibile sulla GamesVideoTV
Alla base di tutto c’è ovviamente l’investigazione che Francis dovrà eseguire obbligatoriamente per raggiungere degli specifici obiettivi per ogni capitolo – solo così la storia potrà andare avanti – ma tra una ricerca e l’altra, potremo cambiarci d’abito, farci una doccia, raderci, girare in auto (fare benzina), pescare, riposare, mangiare, parlare un po’ con tutti i cittadini di Greenvale ed attivare missioni secondarie che ci consentiranno di ottenere un maggior numero di informazioni, utili a capire meglio il mistero in cui ci siamo impelagati, e di denaro grazie al quale potremo acquistare da mangiare per recuperare la salute, pagare la benzina per spostarci nel mondo di Greenvale e tanto altro ancora – tutti gli oggetti saranno tenuti in una valigetta che Francis porterà sempre con se e che il gioco utilizza come un inventario da gioco di ruolo.
Non è tutto oro ciò che luccica però, se la fusione di questi tre generi ha infatti creato la base perfetta per un action horror, allo stesso modo alcune scelte diminuiscono fin troppo la componente horror portandoci ad affrontare Deadly Premonition come un thriller di seconda categoria. Il problema maggiore sta nelle fasi shooting, se in Alan Wake, ad esempio, si puntava tutto sulla costante paura di finire i colpi senza essere salvi, nell’opera di Access Games questo timore non lo avremo mai, le munizioni infatti sono disponibili in grande quantità, acquistabili nelle armerie o pescabili in mare – sì, nelle acque di Greenvale non nuotano solo i pesci, ma anche munizioni, oggetti ed altro ancora. Avere dunque sempre un’alta quantità di munizioni toglie tantissimo pathos che invece sarebbe stato bene mantenere e a render ancor peggio queste fasi, che tecnicamente parlando ricalcano lo stile di RE4, è la ripetitività dei nemici, ogni nemico infatti si muove sempre allo stesso modo, nelle stesse direzioni e con i medesimi tipi di attacco. Basta dunque affrontare il nemico una volta per poi sapere già cosa dover fare con il prossimo, compreso il tizio dell’Impermeabile rosso, l’uomo contro cui Francis sta portando avanti la sua indagine.
Deadly Premonition non presenta un comparto multiplayer, ma offre comunque agli amanti delle leaderboards delle classifiche dedicate dove vengono registrati i progressi scanditi dagli oggetti trovati, missioni e sottomissioni concluse, denaro guadagnato e tempo di gioco effettivo.
NON CI SIAMO, MA NE VALE COMUNQUE LA PENA…
Tecnicamente Deadly Premonition non è un gioco legato a questa generazione di console e forse neanche agli ultimi anni della generazione precedente. Se fossimo nel 2000 forse questo gioco otterrebbe il massimo dei voti un po’ ovunque, ma a dieci anni di distanza la pesantezza di un comparto tecnico eccessivamente datato si sente e si vede. Bisogna comunque considerare che da noi il gioco arriva dopo molto tempo, a quasi un anno di distanza della sua release nella terra del Sol Levante e a quasi tre anni di distanza dalla sua presentazione al Tokyo Game Show del 2007. Ciò comunque non è un’assoluzione dalle colpe, solo una piccola giustificazione per una tecnica che manca sotto ogni punto di vista. Qualunque cosa venga in mente, ha ad oggi, qualche difetto. Le animazioni sono eccessivamente sporche e legnose, il pop up di oggetti e personaggi è continuo come la comparsa e la scomparsa delle bollicine in un bicchiere di acqua gassata, le texture sono di bassa qualità e a volte orribilmente squadrettate e tanto altro ancora, da una mancanza di profondità generale che si nota coprendo il protagonista della storia – tutti gli abitanti di Greenvale sono sempre gli stessi personaggi riciclati in un modo tale che dopo un po’ sembra di parlare sempre con la stessa persona.
Il comparto sonoro è quello che soffre meno dell’aspetto tecnico, anche se neanche qui le magagne mancano. Si nota innanzitutto una quasi costante mancanza di sincronia tra parlato e labiale – parlato disponibile esclusivamente in inglese con sottotitoli in italiano, sottotitoli che presentano più di qualche “orrore” grammaticale. La mancanza di sincronia la si avverte anche con gli effetti sonori come la distruzione di un oggetto, gli spari ed altri movimenti in cui prima vediamo l’azione e con colpevole ritardo, dopo sentiamo il suono. Discorso diverso invece per la colonna sonora che offre brani curati e scelti ottimamente, peccato solo che alla lunga si ripetano un po’ troppo.
CONCLUSIONE
Deadly Premonition fa della sua storia e del suo protagonista il punto cardine di tutto, senza questi due aspetti il gioco andrebbe ben al di sotto della sufficienza. Anche la longevità ed il prezzo budget ovviamente aiutano l’opera di Access Games, ma non possiamo in alcun modo definire il titolo un capolavoro vista la pochezza del comparto tecnico.
In conclusione siamo di fronte ad un buon gioco, ottimo per il prezzo a cui viene venduto e perfetto per chi ricerca atmosfera, intensità e tante ore di divertimento. Al contrario, se è la tecnica l’aspetto su cui vi focalizzate in particolare, passate oltre.
Progettato inizialmente multipiattaforma, Deadly Premonition è al momento disponibile esclusivamente per console Xbox 360.
VOTO: 7.5 SU 10
This post was published on 20 Dicembre 2010 11:07
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