FLY ME TO GA’HOOLE
Come avviene in buona parte dei tie-in di ultimissima realizzazione, nel gioco non affronteremo la stessa avventura mostrata ai cinema, ma una storia alternativa in cui indosseremo le penne di Shard, un barbagianni il cui padre venne erroneamente accusato di tradimento dalla popolazione di Great Tree. Il nostro compito sarà quello di rimettere le cose in ordine affrontando i Puri e riportando il giusto valore alla memoria del padre, ma nonostante sia necessario vedere il film prima di giocare per comprendere appieno la storia, nell’avventura di Shard non incontreremo mai i personaggi o le vicende raccontate dal film della Warner – tranne piccoli cammei. Avviare dall’inizio l’avventura e concluderla sarà un lavoro che non ci richiederà più di tre ore, qualcosa in meno se siamo già abili con la console e un po’ di più se affronteremo nuovamente l’avventura per completare dei livelli aggiuntivi sbloccabili.
ll Regno di Ga’Hoole: La Leggenda dei Guardiani: Video su GamesVideoTV
Ultimata la storia, che non richiederà più di tre ore circa di gioco, il titolo non sarà esattamente concluso, potremo infatti riprenderlo per affrontare l’avventura nei panni di uno dei quattro baggiani sbloccati durante la storia, o giocare dei livelli nascosti che sbloccheremo solo realizzando specifiche azioni in specifici livelli – nulla di eccezionale comunque, anche questi livelli aggiuntivi sfruttano le medesime meccaniche della storia.
UN BUON TIE-IN, MA NULLA DI PIU’
L’impatto tecnico e grafico dell’opera di Krome non è assolutamente malvagio, il gioco infatti dispone di una grafica e di una gestione degli effetti convincente con ambientazioni e personaggi sempre ben realizzati. I difetti cominciano ad essere visibili quando il giocatore si avvicina eccessivamente al terreno, qui infatti le texture si mostrano per ciò che realmente sono, ossia semplici fondali ad alta risoluzione. Appena sufficiente il comparto audio che presenta un completo doppiaggio in italiano, seppur poco ispirato – cosa particolarmente utile visto che il target medio di questo gioco è lo stesso di quello dei libri e del film, ossia bambini e pre-adolescenti. Diversamente la soundtrack risulta essere di buon livello, con poco meno di venti brani che ci accompagnano in specifici momenti di gioco – gli effetti sonori invece sembrano decisamente simili a quelli del film.
CONCLUSIONE
Il Regno di Ga’Hoole – La Leggenda dei Guardiani si offre come il più tipico dei tie-in: breve, non più che sufficiente sotto l’aspetto tecnico e pesantemente legato alla sua licenza. Non è certamente un titolo da demonizzare a priori per la sua natura, ma per coglierne la vera bellezza è necessario aver visto il film ed essersene innamorati. Il gioco sfrutta interessanti spunti che, se meglio gestiti, avrebbero permesso al titolo di risultare decisamente più divertente e soprattutto molto più lungo, cosa che ne avrebbe giustificato l’alto costo.
Il gioco è disponile su piattaforme PS3, Xbox 360, Wii e DS.
VOTO: 6 su 10
This post was published on 10 Novembre 2010 17:41
Recensione di Planet Coaster 2, videogioco strategico park sim dove si costruisce un parco giochi…
Siete pronti a riscoprire uno dei primi precursori dei moderni Souls? Con Prime Gaming potrete…
Brutte notizie per Zuckerberg e tutto il gruppo Meta: purtroppo Facebook è appena stato punito…
Canone RAI, in vista del 2025 può arrivare una sorpresa per tante persone che rappresenterebbe…
Un'altra brutta notizia è arrivata in casa Ubisoft: il film su una delle sue IP…
Chi c'è e chi invece non c'è nella scaletta del Festival di Sanremo 2025? Il…