NELL’UNDICI C’E’ SEMPRE UN NUMERO DIECI
Ancora una volta però il titolo di EA non è esente da difetti, anche se nel complesso questi difetti scendono in secondo piano. IL maggiore di questi è già noto ai fan della serie: la gestione dei menu che non offre ancora la migliore soluzione al giocatore che vuole, in gioco, sostituire gli infortunati con la migliore riserva. Tolto però questo difetto, FIFA 11 comincia a mostrare i suoi gioielli ed il più splendente è il già citato Personality+, ossia la nuova intelligenza artificiale del gioco che fornisce ad ogni singolo giocatore le sue caratteristiche principe, rendendo così il virtuale ancor più simile al reale. Questa sequela di parole si traduce più semplicemente nei concetti di ruolo ed abilità: un giocatore forte in difesa e di grande stazza sarà sempre un ottimo difensore, capace di stoppare chiunque sfruttando le sue abilità e la forza fisica, al contrario gli attaccanti sono meno abili in difesa, ma leoni nell’area di rigore, il tutto rispecchiando ciò è realmente il giocatore. Prendendo ad esempio due attaccanti come Inzaghi e Villa – mattatore quest’ultimo dei mondiali Sud Africani – il primo sarà un attaccante perfetto da tenere nell’area di rigore, ma meno adatto alla corsa e al tiro da fuori area, mentre il secondo è in grado di macinare chilometri e fare tiri vincenti più fuori area che dentro. Allo stesso modo ad esempio, gestendo Messi a centro campo saremo in grado di eseguire brucianti accelerazioni incuneandoci tra vari giocatori, mentre se saremo al controllo di Lucio la fase difensiva sarà dove il giocatore rispecchierà meglio le sue caratteristiche. Grazie poi al meteo variabile – non cambia in partita, ma dovremo affrontare gare al sole, sotto la pioggia o con la palla rossa per via della neve – le abilità dei giocatori cambiano, un terreno pesante infatti non consente giocate di fino con precisione ed esattamente come i nostri giocatori sono in grado di utilizzare le loro abilità da Personality+, anche i nostri avversari gestiti dal sistema sfruttano a pieno questo sistema portandoci il più delle volte a dover difendere il sudato vantaggio piuttosto che gioire per una vittoria facile.
Come modalità di gioco il titolo offre anche delle novità, a partire dal sistema di gestione dei rigori ereditato da FIFA Sud Africa, un sistema che divide decisamente le masse tra chi lo adora e chi invece lo odia perché trasforma un semplice tiro dagli undici metri in un susseguirsi di fattori da tenere sotto controllo come abilità e stress del tiratore, sino alla direzione del tiro ovviamente. Onnipresenti anche le modalità partita rapida e tornei, mentre ha subito una revisione la modalità carriera che ora presenta la possibilità di affrontare una carriera come giocatore, allenatore o giocatore-allenatore che fonde gli aspetti delle due categorie precedenti. In modalità giocatore impersoneremo un singolo giocatore, reale o creato attraverso il completissimo editor, partendo dalle riserve per poi passare alla panchina, alla prima squadra ed infine in nazionale attraverso le nostre prestazioni e la nostra abilità, abilità che potremo migliorare completando una miriade di sfide sia sul campo che in allenamento o nell’arena – tutte le sfide vengono comodamente annotate all’interno di un diario dove potremo vedere in ogni momento quelle che abbiamo già concluso e quelle da affrontare. La modalità allenatore invece ci consente di essere i tecnici di una squadra dandoci piena gestione nei trasferimenti, rosa, modulo, tiratori e la possibilità ovviamente di giocare direttamente la partita o simularla in modo rapido (ottenendo solo un risultato) o visivo (monitorando minuto per minuto l’azione in campo con la possibilità di intervenire in partita per raddrizzare la situazione). Come già accennato, la modalità allenatore-giocatore poi ci pone in entrambi i ruoli, avendo così la possibilità di gestire ogni aspetto del nostro team e scendere in campo impersonando il giocatore scelto.
Parlando poi di giocatore scelto da impersonare, sta qui la seconda grande novità di FIFA 11 chiamata “Be a goalkeeper”, ossia “Sii un portiere”. Per la prima volta in assoluto, all’interno di FIFA 11 potremo essere gestire direttamente il portiere, non con i soliti pochi tasti ed esclusivamente nella fase in cui la palla si avvicina alla nostra area. Esattamente come si può avere una carriera da attaccante, centrocampista o difensore, potremo anche avere una carriera da portiere vedendo le partite scorrere davanti ai nostri occhi mentre noi saremo tra i pali della porta pronti a difendere il risultato. Questo sistema sfrutta la classica visuale dietro la porta e nelle fasi di gioco in cui la palla è lontana da noi, potremo vedere l’azione di gioco da lontano o focalizzandoci sulla posizione della palla attraverso un tasto, ma senza possibilità di interagire, le uniche azioni sono il chiamare la palla in modo da farcela passare o sfruttare la visuale a tutto campo per urlare consigli ai nostri compagni imbeccando tattiche o passaggi. Discussione diversa quando invece l’azione si svolge vicino alla nostra area. In questo momento saremo totalmente attivi e gestiremo il portiere sia nella posizione tra i pali che negli interventi scegliendo di anticipare l’uscita, restare tra i pali o tuffarci per togliere la palla dai piedi dell’attaccante. Attraverso il menu potremo inoltre attivare o disattivare aiuti che ci mostrano la traiettoria del pallone e la posizione ideale in cui stare per coprire al meglio lo specchio della porta. Questa modalità di gioco diventa decisamente interessante quando si utilizzano squadre minori contro le grandi del mondo, visto che la presenza in area della squadra avversaria è continua, cosa che invece non avviene a ruoli inversi. Tutto ciò si traduce nella voglia di testare da subito questa novità, che dopo poco viene però abbandonata ad un crudele destino a causa dei tempi morti, come capita anche nella realtà, ci sono partite in cui gli avversari non giungeranno mai realmente il porta lasciandoci così inattivi per buona parte della partita.
ONLINE IN 11 VS. 11
Nonostante non ci sia stato modo al momento di provare a fondo il comparto multiplayer, come fatto per il giocatore singolo, le novità introdotte per l’online si riassumono più che altro in un sogno trasformato in realtà, ossia il gioco undici contro undici. In FIFA 11 ogni giocatore prenderà il controllo su un singolo giocatore in campo, partendo dagli attaccanti per finire al portiere e trovando compagni di squadra ligi al proprio ruolo, simulare in tutto e per tutto una partita è adesso possibile sotto ogni singolo aspetto. A questo si aggiungono poi le modalità classiche già offerte nei precedenti titoli, modalità che vanno dal semplice giocatore singolo contro giocatore singolo sino alla modalità club.
SEMPLICEMENTE FUORICLASSE
Dal punto di vista tecnico FIFA 11 punta tutto su animazioni e fisicità dei giocatori, mettendo in secondo piano il fotorealismo. Ovviamente i giocatori più noti, nomi come quelli di Messi, Ibrahimovic, Sneijder, Maicon, Kakà, Rooney e via via discorrendo, hanno una somiglianza alle controparti reali decisamente alta, ma la stessa cosa non si può dire dei giocatori di secondo piano o quelli legati a leghe minori senza un passato glorioso. Nonostante ciò ogni giocatore rispecchia le proprie caratteristiche fisiche e di abilità con la palla e se non riusciremo a riconoscere in viso immediatamente Cavani o Mascara, per citarne due, sul campo riusciremo a farli muovere come se fossimo spettatori al Barbera o Massimino. In breve dunque il comparto tecnico, per la precisione tutta la fisica, viene sfruttata al meglio dal gioco che gestisce palla e giocatori in modo sufficientemente realistico, soprattutto se si setta tutto in modalità manuale, senza dunque sfruttare gli aiuti automatici forniti dal sistema.
Per quanto riguarda la versione PC del gioco, Seppur mancante della novità Personality+, i videogiocatori potranno poi godere per la prima volta dello stesso comparto grafico e tecnico dei possessori di console next-gen, una scelta che potrebbe far arrabbiare i possessori di vecchi computer, ma che aumenta decisamente l’attrattiva anche per chi preferisce tastiera e mouse ad un pad.
Come al solito di buon livello il comparto audio che offre una buona colonna sonora udibile tra i menu di gioco ed i momenti di caricamento sino al momento in cui si scende in campo dove il duo Caressa e Bergomi tornano in grande stile con un set di commenti tutti nuovi, più precisi rispetto agli anni precedenti anche se appaiono ancora slegati i lunghi discorsi che si avviano tra i due quando il gioco langue a centrocampo. Fantastico invece il comparto cori con campionamenti reali dei vari cori di tutto il mondo e che offrono già di loro un ottimo realismo. Grazie però ad un editor tutto nuovo, l’utente può gestire totalmente questi spezzoni audio attraverso l’inserimento di nuovi cori per tutte le squadre, si parte da cori generali sino a più specifici, legati a squadre o ad eventi la competizione affrontata, l’ingresso in campo, la vittoria o la sconfitta di ogni singolo team nel gioco.
CONCLUSIONE
In conclusione FIFA 11 è il miglior FIFA su cui si possono mettere le mani e di conseguenza anche il miglior titolo calcistico su cui ci si può divertire quest’anno – non me ne vogliano gli amanti di PES. Se vi siete fermati a FIFA 10, senza passare dal gioco dedicato ai Mondiali, il nuovo titolo di EA sarà in grado di sorprendervi sotto ogni punto di vista, mentre qualche novità in meno ci sarà per chi ha già portato la propria nazionale alla vittoria della Coppa del Mondo.
FIFA 11 è disponibile su console casalinghe PS3, PS2, Xbox 360 e Wii, oltre alle piattaforme portatili DS, PSP, iPhone ed iPad. Non manca ovviamente la versione PC che, come accennato nella recensione, presenta finalmente una cura pari alle versioni per console next-gen.
VOTO: 9.5 su 10