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Tom Clancy’s H.A.W.X. 2

INTRODUZIONE

A diciotto mesi dal primo capitolo che aveva convito i più per la sua originalità, Ubisoft ci riprova pubblicando Tom Clancy’s HAWX 2, un gioco a metà tra lo shooter e il simulatore di volo, un gioco che porta lo sparatutto all’interno di un aereo con cloche, levette e pulsanti da spingere per il miglior volo possibile.

NULLA DI NUOVO SOTTO IL COFANO

La storia, firmata dalla penna di Tom Clancy è una delle sue classiche storie da guerra che porta il giocatore in un conflitto che avverrà nell’immediato futuro. Dopo una cutscene di apertura da mozzare il fiato però, tutto comincerà a perdere stile ed interesse con la trama che non sarà altro che uno scadente collante tra una missione e l’altra.
Il gioco non ci mette nei panni di un personaggio ben distinto ma ci farà spostare di continuo non solo tra i buoni, ma anche tra i cattivi, impersoneremo infatti piloti americani, britannici e i russi sui potenti MIG. Inoltre non saremo sempre al comando del nostro aereo – che nella maggior parte dei casi dovremo far decollare, atterrare e rifornire come non avveniva nel primo capitolo. La varietà delle missioni ci porterà al comando di aerei, postazioni mitragliatrici ed anche droni volanti con i quali acquisire informazioni per le nostre missioni. La varietà e senza ombra di dubbio ciò che ci consente di arrivare alla fine della storia, circa quindici ore di gioco, senza essere annoiati a morte.

Signori buongiorno, se guardate alla vostra destra vedrete un po’ di casino che ho fatto prima.

A livello teorico il gioco è decisamente semplice, si tratta infatti di un continuo decollo, aggancio dell’obiettivo e distruzione e/o combattimento contro postazioni, aerei o strutture nemiche. Esistono tuttavia anche momenti in cui il gioco da azione si trasforma in un vero punta e clicca, dopo il decollo e l’arrivo ad una specifica altezza, il gioco ci rimuoverà dai comandi dell’aereo per metterci al controllo di un sistema di localizzazione dell’obiettivo – in un continuo zoom avanti e indietro dovremo segnalare e distruggere posizioni nemiche o in alcuni casi sganciare non bombe ma microfoni per ascoltare le voci dei nemici. Egualmente in fasi al controllo dei droni dovremo viaggiare quasi rasoterra per inseguire specifici obiettivi terrestri. La varietà dunque, rispetto al precedente capitolo c’è e pure in abbondanza. Con un po’ di abilità non ci si arriverà mai a stancarsi della stessa tipologia di missione o azione perché il cambio è continuo.
Dov’è dunque la magagna? Presto detto. Sono due i difetti maggiori che questo gioco si porta dietro: IA e controlli. Seppur esistono diversi livelli di difficoltà che possono essere cambiati in qualunque momento, anche in mezzo ad un combattimento, giocata in singolo e non in coop la trama sarà asfissiante nelle dogfight, ossia i combattimenti aereo contro aereo in pieno cielo. L’IA nemica è tarata di base con una precisione assurda e ciò che è ancor più assurdo è la quantità di munizioni e sistemi anti-aggancio che il nemico possiede. Non importa quanti missili abbiamo, il nostro nemico sarà sempre carico di flare con i quali sgancerà da se stesso i missili che gli abbiamo lanciato contro. Non importa se l’aereo del nemico può trasportare un massimo di quattro missili perché lui può lanciarne anche il doppio e dove li prendi gli altri quattro non si sa, ma di certo è chiaro dove se la prende il giocatore con un nemico del genere. Discorso totalmente differente per i nostri compagni di squadra gestiti dall’IA. La compagnia risulta sempre eccessivamente lenta, smaniosa di risparmiare le proprie munizioni come se i piloti temessero di doverli pagare loro missili e proiettili ed in generale tutti tendenti a farsi i fatti loro mentre noi siamo inseguiti da otto aerei nemici in formazione da sorriso dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie.


“Spara, su spara!!” – “Beccati sto missile…” – “Chupaaaa!!”

Di certo poi non aiutano i controlli, nonostante la tipologia di gioco sia decisamente arcade, è consigliabile affrontare il gioco con un sistema di controllo dedicato, come quello di Ace Combat 6 ad esempio. Utilizzando il pad il gioco risulta eccessivamente macchinoso con una mappa dei comandi ostica che porta il giocatore a dover ricorrere alla voce Comandi nel libretto o nel menu di gioco più di una volta durante le missioni.

A tutto ciò si unisce la modalità online cooperativa e competitiva che se offre dei pregi ha anche i suoi bei difetti. Partiamo dalla modalità cooperativa che consente a quattro giocatori di affrontare insieme buona parte delle missioni della storia avviando una partita privata in multiplayer. La cosa rende il gioco decisamente meno frustante visto che al posto dell’IA abbiamo altri tre umani al controllo degli aerei nella nostra pattuglia – ovviamente le missioni non potranno essere affrontate in compagnia. Alla modalità cooperativa si aggiungono diverse tipologie di gioco competitivo, ossia umano vs. umano sino ad un massimo di otto giocatori in campo – numero decisamente esiguo se si considerano squadre da massimo quattro membri ciascuna.

“SPETTACOLOSO”

Il comparto tecnico è senza ombra di dubbio quanto di meglio questo gioco offre. Grazie alla tecnologia GeoEye già introdotta nel primo capitolo, la resa grafica del mondo che sorvoliamo è fantastica e soprattutto decisamente realistica visto che si tratta di foto satellitari in alta definizione applicate successivamente come textures e sfondi nel gioco – questa tecnica permette di avere immagini dall’alto fantastiche, ma più ci si avvicina a terra e minore sarà il livello di dettaglio, soprattutto in aree pianeggianti dove i tecnici sembrano aver ripetuto la stessa texture svariate volte “giusto per riempire”.
La riproduzione dei modelli di aerei è ottima, ma altrettanto non si può dire per i personaggi che sono eccessivamente legnosi e legati ad un concetto di grafica a cui la nuova generazione di console ci aveva tolto dalla testa. Un altro grande difetto del gioco, come accennato, è l’intelligenza artificiale, eccessivamente precisa ed aggressiva nei nemici ed altrettanto eccessivamente idiota e protettiva per i nostri compagni.

Mamma, mamma guarda… senza mani!!

Per quanto riguarda il comparto audio siamo su ottimi livelli, con effetti sonori sempre azzeccati ed un doppiaggio che fornisce ai personaggi graficamente spogli carattere e personalità.

CONCLUSIONE

In conclusione HAWX 2 è un gioco con due anime, entrambe poco curate ma il cui mix non offre un prodotto scadente. La grafica del titolo è grandiosa grazie al sistema GeoEye ed il misto tra simulazione ed arcade permette anche a chi non ha affrontato un simulatore di volo di giocare senza sfracellarsi al suolo due metri dopo il decollo.
Se siete stati amanti del primo capitolo o vi appassionano i giochi firmati Clancy, questo titolo è un must, se invece siete nuovi del genere HAWX 2 è da prendere con le pinze, lo si può amare ed odiare allo stesso identico modo.

Il gioco è già disponibile su sistemi PS3 ed Xbox 360. Giungerà inoltre su PC il primo di Ottobre mentre i giocatori Wii dovranno attendere la conversione del titolo sino a fine 2010.


Voto: 6.5 su 10

This post was published on 13 Settembre 2010 20:48

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