Milestone è il nome di una software house completamente italiana che da anni riesce a portare ottimi giochi di corse (moto o macchine) nel panorama dei titoli mondiali. Ora, con alle spalle titoli come SBKe MotoGP, la Milestone torna sulla strada delle quattro ruote con un titolo che sembra davvero voler fare scintille. Sterrato, auto pompate, strade sconnesse, velocità e emozione sono le parole chiave per il loro nuovo World Rally Championship.
EVENTI A TUTTO SPIANO
Il piatto servito da casa Milestone è davvero ghiotto, oltre alla modalità gara singola e rally singolo, potremo scegliere fra cinque differenti gironi che si compongono in Fia World Rally Championship (quello ufficiale), WRC Group B (con le macchine anni 80 che hanno fatto leggenda), Super WRC (le cilindrate 2000), Product WRC (auto di serie) e la classe Junior. Ognuno di questi gironi ha le sue macchine, tutte livree sotto licenza. Dopo aver scelto la classe, potremo pensare di iniziare con le prove di qualificazione o partire in quinta per i rally dislocati in tutto il mondo e anche qui, il gioco Milestone stupisce con decine di paesi fra cui Svezia, Francia, Finlandia, Bulgaria, Portogallo, Giappone e tanti altri.
Oltre a rally e gara singola, avremo anche altre due opzioni da scegliere. La modalità carriera riguarda la scalata da un evento all’altro per dominare le posizioni mondiali: i punti esperienza che si guadagnano nel gioco serviranno per sbloccare auto sempre più veloci o potenti o per abbellire l’estetica di alcuni mezzi. Vincere e classificarsi fra le prime posizioni è importante anche per gli sponsor che pagano il giocatore di modo da portarci nell’olimpo delle gare di WRC. Abbiamo poi la modalità “scuola” che altro non è che un corso in cui si imparano alcuni trucchi che potrebbero essere usati al meglio nella carriera. Essenziale come un tutorial ma anche abbastanza inutile se ci sentiamo già dei giocatori provetti o siamo appassionati da tempo di corse simulative.
SIMULAZIONE O ARCADE?
Come gran parte di giochi sul mercato, anche Milestone ha permesso di giocare sulle opzioni delle macchine nel suo nuovo WRC. Simulazione o Arcade è una scelta che il giocatore può fare fra una serie di caselle da abilitare o meno per rendere più entusiasmante la corsa. Azzerare i danni dell’auto ci porterà via meno frustrazioni se siamo appassionati di sbandate poco controllate o di salti eseguiti male ma se il genere arcade è quello che cercate, forse avete sbagliato gioco. Disattivando ogni aiuto proposto dal gioco (frenata e marce automatiche), il titolo mostra i muscoli in una delle simulazioni più riuscite degli ultimi anni e questo va sottolineato per quelli che pensavano di mettere le mani sull’ennesimo titolo di casa Codemasters: qui una curva presa male o un muretto preso frontalmente a velocità elevata (con danni attivi), porterà la macchina direttamente dallo sfasciacarrozze e ovviamente alla fine della sessione di gioco. L’unica cosa che è riuscita a farmi storcere il naso è la fisica di alcuni rimbalzi forse troppo esagerati nel prendere anche a media velocità (80 km orari) muretti o elementi di contorno della pista che mi hanno letteralmente sbalzato via. Ovviamente si parla sempre di una anteprima del codice di gioco quindi sono cose che quasi sicuramente andranno corrette.
Sempre per quanto riguarda la simulazione, porto alla luce un elemento che era da qualche anno che non vedevo in un gioco, ovvero la morfologia realistica delle piste. Se in un titolo Codemasters, tenere la macchina in pista è assolutamente facile qui in WRC i tracciati sono stretti, con cunette ed elementi di disturbo (alberi, pietre o burroni) a bordo pista che faranno di tutto per ostacolarci. La strada molto spesso è poco più larga della vettura e rimanere dentro con la simulazione attivata al massimo, sarà dura anche per i giocatori più esperti. WRC è una vera lotta fra la natura e l’uomo ma è anche una simulazione vecchia scuola come non se ne vedevano da tempo anche e soprattutto per la realizzazione tecnica dei tracciati dove un terreno fangoso o ghiaioso ma anche innevato o ghiacciato, farà comportare la macchina in maniera del tutto differente, aggiungendo o togliendo difficoltà in fase di accelerazioni, salti, sbandate, frenate etc.
WRC SPORCO
Concludo l’anteprima del gioco parlando della grafica e del fatto che per una volta vorrei aspettare di vedere il titolo finale per fare le dovute conclusione che ora come ora non mi hanno per nulla sorpreso. Graficamente direi che è un titolo modesto ma mai sopra le righe. Il motore grafico è molto scalabile e la grafica in se stessa pare curata ma non esalta. Attivando tutti gli effetti al massimo, qualcosa cambia ma siamo ben lontani dagli standard tecnici di casa Codemasters o del precedente Shift di casa EA, giusto per citare due motori visivi davvero spettacolari. Certo, va anche detto che i tracciati di WRC sono ricchi di dettagli e che qui si deve combattere sui tempi più che guardare il panorama ma la sensazione di una grafica modesta, rimane. Voltando pagina invece, segnalo degli ottimi effetti grafici di contorno come il particellare, la nebbia o il motion blur che riesce a donare velocità e forse a correggere anche qualche magagna estetica. I modelli delle auto sono eccezionali (50.000 poligoni per l’auto meno complessa) ma anche qui, colpa della grafica generale, sembrano troppo distaccati dal resto del gioco, facendoci storcere il naso per un buffo effetto collage.
WRC rimane comunque un titolo davvero eccellente sotto il punto di vista della simulazione e degli eventi: 18 macchine ufficiali, 13 rally, 60 piloti fra cui scegliere e 55 trofei non sono pochi per un gioco che punta ad essere il nuovo standard di paragone per le simulazioni. Restate con noi per vedere se casa Milestone segnerà o meno questo punto a suo favore.
This post was published on 8 Settembre 2010 15:22
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