Sono poche le persone che resistono al fascino dei Mondiali, anche quando non si è amanti del bel calcio, quest’evento è comunque in grado di tirarti dentro e farti gioire o disperare per quanto la tua squadra è stata in grado di fare. Anche quest’anno, come già avvenuto da molti anni con i mondiali – e qualche anno in meno con gli Europei – Electronic Arts ha rivisto la sua opera calcistica rimodellandola in modo da rispecchiare maggiormente il calore ed il colore dei Mondiali.
Dopo giornali, settimanali e TV che aumentano sempre più i riferimenti a questo evento, anche EA ci si mette FIFA Sud Africa 2010, recensione, rilasciando, a poco più di un mese dall’avvio ufficiale dei Mondiali, la sua ultima opera sotto licenza ufficiale FIFA: Mondiali FIFA Sud Africa 2010. Scegli la tua nazionale e portala sulla vetta del mondo!
LA LUNGA E VITTORIOSA STRADA VERSO I MONDIALI
Prima di cominciare è importante rendere ben chiaro un concetto: Mondiali FIFA Sud Africa 2010 non è un nuovo gioco di calcio ed allo stesso tempo non è solo un aggiornamento grafico/stilistico di FIFA10. FIFA Sud Africa 2010 è allo stesso tempo l’ottimizzazione, lo svecchiamento ed una semplificazione di quanto visto quasi un anno fa con l’ultimo titolo calcistico di EA. Il team di sviluppo ha apportato, a quella già ottima creatura che era FIFA 10, tutti quei miglioramenti richiesti e talvolta necessari, a partire dall’intelligenza del portiere – ora molto meno intraprendente e più presente tra i pali – sino a raggiungere aspetti puramente tecnici e grafici come una curva di apprendimento più leggera ed una migliore somiglianza tra i giocatori reali ed i loro corrispettivi virtuali. Mondiali FIFA Sud Africa 2010 è da intendersi quindi come una sorta di “figlio bello” di FIFA10 non solo perché offre un aspetto tecnico e grafico migliorato rispetto a FIFA10, ma soprattutto perché utilizza pienamente il concetto di festa dello sport che è il Mondiale di Calcio, concetto che si rispecchia in pressoché ogni aspetto del gioco dai tagli delle telecamere, ora decisamente più televisivi ed in grado di fornire veri scorci di pubblico e gente in festa – da donne in succinti abiti che ballano a ritmi indiavolati sino agli uomini con facce colorate con i colori delle proprie squadre. Anche il menu, le schermate di transizione e l’HUD in game grazie alla scelta di colori differenti, più vivi e meno seriosi, offrono un maggior senso di festività e divertimento.
Passando al gameplay in se, data la natura del titolo ed il suo legame su licenza con i Mondiali, non ci si può ovviamente aspettare che il gioco offra tutte quelle opzioni e quei contenuti di FIFA10, il roaster difatti è sceso a “sole” 199 squadre – rispetto alla quasi 600 di FIFA10 – tutte ovviamente nazionali contenenti ciascuna all’incirca quaranta giocatori selezionati tra i più papabili che si sono trovati e che si troveranno ad indossare la maglia della propria nazionale – è stato comunque confermato da parte di EA che durante il Mondiale verranno rilasciati degli aggiornamenti su risultati e statistiche su partite e giocatori così da fornire per quanto possibile un mondiale virtuale quanto più fedele a quello reale.
Nonostante comunque l’assenza di quasi quattrocento squadre ed ovviamente di alcune modalità di gioco adatte per i campionati, ma decisamente fuori tema quando si parla di mondiali, il titolo non risulta comunque essere povero di sfide ed attraverso diverse modalità di gioco – sia in singolo che multiplayer – offre al giocatore la possibilità di divertirsi per ore ed ore. La pressoché mancanza di differenze poi nel sistema di controllo permette ai giocatori già abili con il pad, di ritrovarsi di fronte lo stesso identico sistema di controllo sulla squadra, ma una sensazione di gioco completamente differente in quanto risulta molto più fluida, più realistica e grazie alla migliore gestione degli spazi in campo, soprattutto molto più divertente da giocare.
Le modalità di gioco a disposizione, oltre all’allenamento ed i classici match amichevoli avviabili al volo (disponibile con scelta casuale ed automatica o manuale dei team) ed all’ovvia presenza del campionato del mondo che potremo affrontare partendo direttamente dal Sud Africa o ben prima cominciando la nostra avventura con amichevoli e qualificazioni (partite in cui potremo scegliere di controllare l’intera squadra o un singolo giocatore) offrono due principali novità: Storia delle Qualificazioni e Mondiali FIFA Online. La prima modalità ci permetterà di modificare l’andamento delle partite reali che hanno portato le squadre del Mondiale a qualificarsi. Si tratta praticamente di scenari ben specifici divisi per continenti in cui ci ritroveremo in situazioni particolari come rimonte ai limiti dell’impossibile, partite da catenacciari incalliti e cose di questo tipo. Classici esempi di scenari che affronteremo sono la vendetta dell’Irlanda sul secondo gol di Henry che ha qualificato la Francia o la rimonta in dieci uomini della Bosnia che deve segnare tre gol per raggiungere il Sud Africa. Ognuno di questi scenari ha obiettivi differenti e maggiori saranno gli obiettivi messi a segno, maggiori i punti accumulati che ci permettono di sbloccare nuovi scenari.
La seconda modalità è invece Mondiali FIFA Online. In questa sfida, che si svolge ovviamente online, tutti i giocatori vengono divisi per nazionali e la vittoria personale di una sfida andrà di volta in volta a creare un punteggio che si sommerà a quelli ottenuti da tutti gli altri giocatori della stessa nazionalità. Attraverso questo sistema quindi non si gioca solo per il proprio team o gruppo di amici, ma per la propria nazione in modo tale da dimostrare, anche virtualmente su apposita leaderboard, chi sono i veri campioni del mondo.
La prima novità di quest’anno è la creazione di un secondo sistema di controllo oltre alla versione classica, ossia un sistema semplificato denominato “Nuovo Alternativo”. Questo sistema mette a disposizione del giocatore esclusivamente due tasti per giocare, tasti a cui viene assegnata automaticamente dal sistema, a seconda della posizione del giocatore, del possesso o no della palla e della pressione impartita al colpo, l’azione più adatta – tiro, passaggio, cross, tackle duro, lieve eccetera. Questa novità, oltre ad essere pensata per un gioco decisamente più “casual” adatto anche per divertirsi con il papà che non ci ha mai capito molto di videogiochi, è anche un’ottima trovata in quanto permette al neofita di non ritrovarsi impregnato nel libretto d’istruzioni a capire perché ogni volta che cerca di tirare un pallonetto si trova il portiere a centro campo che chiede palla.
Altra gradita novità, stavolta in merito al gameplay, è un qualcosa che speriamo di incontrare anche nel prossimo FIFA, magari migliorato ed applicato anche ai calci di punizione. Si tratta della nuova meccanica che controlla i rigori. Il sistema adesso vede la presenza di una barra di stress, maggiore è l’abilità del giocatore nel bloccare il segnalatore dello stress nella zona verde, maggiori saranno le possibilità di fare gol – al contrario fermando il segnalatore nella zona rossa, il giocatore si produrrà in grandiose scivolate, svirgolate e tiri degni di essere definiti rimesse dal fondo. A tutto questo è stata anche aggiunta la possibilità di rallentare la rincorsa quasi fermandosi per vedere la direzione in cui si sta lanciando il portiere e mirare sul lato opposto. Ovviamente ciò comporta comunque uno stress maggiore ed eseguire questa manovra – che viene controllata attraverso un rapido QTE – con un giocatore non abile nei rigori e già stressato causerà l’errore. Questa meccanica, seppur convincente, sembra aver ancora bisogno di qualche sistemata soprattutto per ciò che riguarda la fluidità di tutto il comparto.
TUTTI A PRENDERE UN TE’ CALDO
Dal punto di vista tecnico EA Games ha apportato moltissime modifiche, soprattutto sull’ intelligenza artificiale, correggendo al contempo molte di quelle problematiche che FIFA10 si portava dietro sin dalla sua nascita. Ovviamente la prima cosa rivista da EA Games è stata la gestione del comportamento dei portieri. Se in precedenza l’ultimo difensore si comportava un po’ troppo da “portiere volante”, adesso il comportamento del portiere è più realistico con una maggiore presenza tra i pali della porta con un’aggiunta anche di nuove animazioni grandiose per le parate. A pari dell’ultimo difensore, anche buona parte del comparto attacco è stato rivisto a causa di una fisica, come già accennato, più realistica che ha portato la palla a comportarsi meno da palloncino impazzito e più da palla lanciata dai precisi piedi di trequartisti ed attaccanti campioni del mondo e non.
Decisamente rimarchevoli le migliorie grafiche apportate che hanno permesso di rendere decisamente più riconoscibili campioni internazionali e non, soprattutto quelli che in passato mostravano una cura non proprio eccelsa nella riproposizione. Tutto comunque risente come di una nuova vita: stadi, manto erboso – adesso molto più variegato con trame a strisce, cerchi, rombo ed altro – i kit indossati dai giocatori e tutti i giocatori stessi generale sfruttano appieno le migliorie tecniche apportate all’interno del motore grafico grazie ad uno snellimento di alcuni aspetti ed all’aggiunta di nuovi filtri grafici.
Il comparto sonoro, in particolare la colonna sonora rispecchia pienamente l’idea di festa data dai mondiali, grazie a brani pop dal ritmo incalzante e sempre allegro non saranno pochi i casi in cui ci si ritroverà a smanettare sulla propria formazione per gestire cambi e marcature ritrovandosi al contempo con i piedi che si muovono a ritmo, senza dimenticare comunque la perfetta riproposizione degli inni nazionali e le fantastiche “coreografie sonore” date dal pubblico con inni e cori abilmente riprodotti. Ottimo anche il commento, affidato nuovamente al duo Caressa e Bergomi, che si basa si su quanto già offerto in FIFA10, ma con l’aggiunta di un nuovo set di commenti brevi e lunghi e frasi ben più adatte ad un evento come i Mondiali piuttosto che una partita di campionato.
CONCLUSIONE
Mondiali FIFA Sud Africa 2010 è senza ombra di dubbio un gioco di calcio divertente, che grazie alle doppia configurazione dei comandi non rende più impossibile per un neofita scendere in campo e superare la linea di centrocampo contro qualcuno che sa già come agire sul pad. Le molte migliorie apportate inoltre al comparto tecnico e grafico di FIFA10 hanno reso questo titolo amabile anche dai fan sfegatati della serie che vedranno nel gioco buone speranze per ciò che si troveranno tra le mani una volta scartato FIFA 2011. Non resta che scegliere dunque la nostra nazionale tra le quasi duecento a disposizione ed affrontare il lungo cammino che la porterà ad essere Campione del Mondo.
Il gioco è disponibile su piattaforme Sony PlayStation 3, PSP, Microsoft Xbox 360 ed iPhone.
This post was published on 30 Aprile 2010 17:57
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