Per Ubisoft i giocatori non “possiedono” i videogiochi che comprano: ecco cosa ha detto in tribunale

scritta ubisoft cn alle spalle un collage di diversi giochi (far cry, assassin's creed, star wars)
Per Ubisoft i giocatori non "possiedono" i videogiochi che comprano: ecco cosa ha detto in tribunale (player.it)

Secondo Ubisoft, i giocatori non potrebbero vantare la “proprietà senza restrizioni” dei videogiochi che comprano. Cosa intende la software house di The Crew?

L’attuale industria videoludica, assiste giorno dopo giorno, al decadimento di alcuni dei pilastri più importanti e significativi che ne fanno parte. Tante le aziende che si sono ritrovate a dover licenziare personale o a chiudere progetti in essere, eppure ce n’è una, che forse più di altre, sta affrontando una delle peggiori crisi di sempre: Ubisoft.

yasuke, protagonista di assassin's creed shadows, con sguardo perplesso
Per Ubisoft i giocatori non “possiedono” i videogiochi che comprano: ecco cosa ha detto in tribunale (player.it)

Tra giochi totalmente cancellati, flop commerciali, tripla (e quadrupla) A mediocri, l’azienda francese si è ritrovata a veder crollare il valore delle sue azioni, costretta a un accordo con Tencent per riuscire a far sopravvivere le IP più amate. I problemi di Ubisoft però, sono approdati anche in tribunale. Aveva fatto molto discutere la chiusura dei server del gioco The Crew e adesso, a mesi di distanza, una risposta di Ubisoft non ha contribuito a placare le acque.

Perché i giocatori non possiedono i giochi, secondo Ubisoft?

Il fatto è questo: Ubisoft chiude i server del gioco di auto The Crew, rendendo di fatto impossibile avere accesso al titolo e giocarci, anche per chi al tempo, avrebbe effettivamente acquistato il gioco. A fronte di questo fatto, Ubisoft si ritrova ad affrontare una diatriba legale che porta alla stesura di una linea difensiva. Uno dei punti però, non è passato inosservato.

A far discutere infatti, sono le dichiarazioni degli avvocati di Ubisoft, considerate ormai una risposta indiretta della società a tutti quei giocatori che si sono detti lesi, dall’impossibilità di giocare un titolo regolarmente acquistato. Scrivono i legali di Ubisoft:

“(la compagnia) ha presumibilmente indotto in errore gli acquirenti del videogioco The Crew, facendo credere che stessero acquistando i diritti di proprietà senza vincoli del gioco, piuttosto che una licenza limitata di accesso al gioco

locandina del gioco The Crew con logo del gioco e 5 auto con i fari accesi
Perché i giocatori non possiedono i giochi, secondo Ubisoft? (player.it)

In altre parole, ciò che viene chiarito è che l’acquisto di una licenza, digitale o fisica che sia, non comporta l’acquisizione del diritto di proprietà sul gioco, che resta sempre in mano alla casa produttrice, Ubisoft in questo caso. La dichiarazione dei legali infatti, continua come segue:

“Ma la realtà è che i consumatori hanno ricevuto i benefici del loro affare e sono stati esplicitamente avvisati, al momento dell’acquisto, che stavano acquistando una licenza

Non sono mancate le obiezioni dei querelanti, che prima si sono appellati alla valuta presente nel gioco The Crew che, stando alla legge della California, dovrebbe essere considerata un “certificato regalo” e, per tanto, non potrebbe essere sottoposta a scadenza, come invece è accaduto con la chiusura dei server di gioco; inoltre, ci si è appellati a una foto del packaging originale di The Crew, in cui ci sarebbe scritto che il codice d’attivazione non sarebbe scaduto prima del 2099.

Che la spavalderia di Ubisoft si rivelerà il primo passo verso una possibile condanna per pubblicità ingannevole? Bisognerà attendere il 29 aprile, giorno in cui dovrebbe giungere la risposta di Ubisoft, per saperne di più.