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DOOM: The Dark Ages è ormai in arrivo ma una notizia fa storcere il naso ai fan: Denuvo è in agguato, ma potrebbe portare dei problemi?
Combattere la pirateria, nel campo dei videogiochi, è una delle più grosse sfide a cui le software house siano continuamente sottoposte, all’uscita di ogni nuovo titolo. C’è chi prende la cosa un po’ più sottogamba, non implementando chissà che sistemi che impediscano ai giocatori, la manomissione illecita dei contenuti. C’è chi invece, non intende farsi mettere i piedi in testa, facendosi fregare un gioco da sotto il naso.
Solitamente, quello della pirateria è un argomento che divide i videogiocatori, tra chi la reputa sbagliata oltre ogni ragionevole dubbio e chi la reputa legittima, anche se solo a certe condizioni. C’è poi chi, semplicemente, non si fa domande, se non un retorico “perché pagare se posso averlo gratis?”. Ora che l’uscita di DOOM: The Dark Ages però si avvicina, sono tanti i giocatori in attesa, che potrebbero dirsi delusi dall’implementazione di un sistema anti-pirateria tra i più odiati.
DOOM: The Dark Ages è il prossimo lavoro di id Software, di prossima uscita, che andrà a continuare il lavoro fatto con DOOM (2016) e DOOM Eternal (2020). L’attesa dei fan è palpabile, sia perché i due titoli subito precedenti, hanno rappresentato dei veri e propri capolavori, sia perché quella di DOOM è un’IP storica. Un dettaglio però, potrebbe guastare i piani di molti giocatori.
A quanto pare infatti, il publisher del nuovo DOOM, Bethesda, ha preso una decisione che appare alquanto particolare: DOOM: The Dark Ages utlizzerà Denuvo. Per chi non fosse tanto addentro al mondo del gaming PC, basti sapere che Denuvo è al momento, una delle tecnologie più avanzate per la prevenzione della pirateria. Per usare un gergo più interenettiano, Denuvo è il meglio di cui una software house possa disporre, per evitare che il gioco venga “bucato”.
Denuvo però, si porta dietro una nomea non esattamente positiva dato che, tantissimi altri titoli che utilizzavano lo stesso sistema, presentavano tutta una serie di problematiche tecniche come stuttering, cali di frame, rallentamenti nei caricamenti e tantissime altre magagne. Scava scava, è venuto fuori che il problema alla maggior parte di questi problemi, fosse proprio Denuvo che andava ad appesantire tantissimi processi computazionali dei giochi.
La notizia è parsa strana a molti fan, dato che Bethesda negli ultimi anni, non solo non aveva più implementato Denuvo sui suoi titoli (vedi Indiana Jones e l’Antico Cerchio), ma aveva addirittura rimosso tale tecnologia da giochi già pubblicati come Wolfenstein Youngblood, Ghostwire: Tokyo e Doom Eternal. Che si tratti soltanto di una mossa “a termine”?
DOOM: The Dark Ages verrà pubblicato il 15 maggio 2025 su PlayStation 5, Xbox Series X/S, Microsoft Windows ed è già preordinabile, con un consistente sconto, su Instant Gaming.
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This post was published on 31 Gennaio 2025 23:00
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