Uomo perde più di mezzo miliardo di dollari in Bitcoin in una discarica, la decisione del giudice è pura follia

12 anni buttati... in discarica

Si chiude la causa legale di James Howells, l’uomo che aveva accidentalmente gettato un hard disk contenente circa 8mila Bitcoin, per sbaglio. La sua richiesta, di scavare tra i rifiuti della discarica di Newport, è stata rigettata dopo una battaglia legale durata 12 anni.

Quello delle criptovalute è un mondo particolare, estremamente basculante, che però a oggi sta dando frutti decisamente sostanziosi per chi, anni e anni fa, tra la diffidenza generale, aveva iniziato a investirci. A volte però, anche essere stati lungimiranti, finisce col rivelarsi qualcosa di totalmente vano. Ogni singola mossa è importante, una disattenzione può costare cara, lezione questa che, siamo sicuri, James Howells avrà imparato benissimo.

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Una decisione che fa discutere

La storia di James Howells è una di quelle da cui non sarebbe strano vedere estrapolare un film. Tutto inizia nel 2009, quando Howells, da vero pioniere, inizia a minare Bitcoin quando il valore di tale criptovaluta non superava i 13 dollari. I migliaia di Bitcoin minati, vengono conservati da Howells su un hard disk che, per errore, viene gettato via. James Howells si adopera per recuperarlo, ed è a quel punto che inizia il calvario legale, che porta alla decisione emanata qualche giorno fa da un giudice della Corte Suprema del Regno Unito.

Addio, addio, 756 milioni di sterline, addio

La richiesta di James Howells, che ha portato poi alla causa legale Howells v. Newport City Council, era chiara: l’uomo richiedeva al Comune di Newport, di lasciarlo scavare tra i rifiuti della discarica cittadina. Howells e il suo team di ricerca, avrebbero scavato col solo intento di recuperare l’hard disk gettato via per errore. Dalla Città di Newport, la risposta era sempre stata negativa e le motivazioni, portate poi anche all’attenzione del giudice Keyser, indicavano come un’attività di scavi, avrebbe potuto comportare:

“potenzialmente seri rischi, che riguardano questioni relative alla salute pubblica e ambientale”

La proposta di Howells verso la Città di Newport, era quella di lasciarlo fare e lui in cambio, avrebbe concesso una parte dei Bitcoin contenuti nell’hard disk come ricompensa. Alla decisione negativa del Comune, si è aggiunta poi quella definitiva del giudice Keyser, che ha deliberato affinché Howells ponesse fine alle ricerche, visto che:

“non (sussistono) prospettive realistiche di successo anche andando a processo e non c’è alcun motivo ulteriore affinché debba essere indetto un processo”

James Howells
La delusione di Howells

Howells si è detto deluso dalla decisione del giudice che, secondo lui, non avrebbe preso con la giusta serietà una faccenda che, tradotta in termini patrimoniali, ammonta a cifre davvero impressionanti. Facendo due conti: al momento in cui l’hard disk era stato gettato via, nel 2013, il valore del Bitcoin era di circa 1,000 dollari cada uno, portando il valore complessivo dei 7,500 Bitcoin (poi ritrattati in 8,000) minati da Howells a circa 7,5 milioni di dollari. Ma, considerando il valore di mercato assunto negli ultimi anni, in cui il Bitcoin è arrivato a valere fino a 100miladollari, l’ammontare per Howells sarebbe stato di 756milioni di dollari.

L’unica vittoria, seppur semplicemente sul piano morale per Howells, è stata la certezza della proprietà di tale hard disk, mai messa in discussione e dare per appurata durante tutto il procedimento. Una decisione che farà certamente discutere quella del giudice, che si è però in un certo senso visto costretto a questa scelta, data l’insussistenza degli avvocati di Howells nell’appellarsi al Control of Pollution Act 1974, dato che secondo Keyser, l’hard disk non sarebbe trattenuto da un’autorità di controllo ma si troverebbe verosimilmente in discarica, perché vi è stato buttato dallo stesso proprietario.

Dal canto suo, Howells ha accusato più volte il Comune di Newport di aver reso impossibile il recupero, gettando sostanze chimiche e nocive nella discarica, così da creare la condizione di pericolosità ambientale in caso di scavi. Qualunque sia la verità, Howells può dire addio, almeno per il momento, ai suoi 8,000 Bitcoin.