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Andare al museo con i videogiochi si può con Doom: arriva la mod piena di opere italiane

Avete voglia di fare un bel giro tra musei e opere d’arte, tra le migliori mai realizzate nel nostro Bel Paese? Arriva la mod di Doom che vi permette di farlo comodamente da casa vostra.

Doom è un titolo che ha saputo rivoluzionare il mondo dei videogiochi sparatutto, riuscendo ad aggiungere un grado di sfida, di ansia e adrenalina che da lì in avanti, avrebbero definito il modo di realizzare certi FPS. A più di 30 anni di distanza dall’uscita, il primo Doom continua a essere estremamente apprezzato, per la sua malleabilità e per le idee che molte persone riescono a concretizzare attraverso di esso.

Adesso, Doom è anche un museo

Il primo titolo di ID Software è sicuramente un grandissimo meme, per via della continua ricerca di nuovi e improponibili device su cui farlo girare. A volte però, c’è chi vede in Doom una piattaforma per riuscire a raggiungere uno scopo, come per esempio trasformarlo in un captcha o, come nel caso di cui andremo a parlarvi oggi, un museo interattivo con all’interno il meglio delle opere d’arte italiane.

In Doom, la M sta per “museo”

Dall’idea di un gruppo di modder, arriva DOOM: The Gallery Experience, un nuovo modo di concepire e vivere Doom. L’idea alla base della mod, è quella di impersonare uno snob che, nel tempo libero, si aggira fra gallerie d’arte rinomate. Ovviamente, per l’occasione, il nostro DoomGuy dell’alta borghesia, non terrà in mano un BFG 9000, che sarà invece sostituito da un costoso quanto pixelloso bicchiere di vino rosso.

A essere stata trasformata in un museo, è la famosa mappa E1M1. Esplorandola, sarà possibile imbattersi in opere classiche di vario tipo, da ” Il Ritorno dalla Caccia” di Piero di Cosimo a “La Natività” dalla bottega del Botticelli, da “Assunzione della Vergine” di Ambrogio Da Fossano detto Bergognone fino a una “Madonna con Bambino” di Filippo Lippi.

La cultura passa da Doom

Oltre quelle italiane, sono tantissime altre le culture tirate in ballo, come quella egiziana o quella giapponese. Il tour culturale, verrà accompagnato dalle note della Suite per Violoncello n°1 di Bach. Ogni opera, che si tratta di un quadro, di una statua, di un’epigrafe, di una stele, un sarcofago o qualunque altra cosa sia possibile trovare, sarà interagibile e, cliccando sul titolo dell’opera che comparirà a schermo, si verrà riportati alla pagina del The Metropolitan Museum of Art in cui verrà descritta in modo minuziosa l’opera, l’autore, il periodo d’appartenenza e tutti i dettagli noti.

Una vera e propria esperienza, in cui l’unica vera preoccupazione sarà lasciarsi cullare dalla scoperta di opere immortali. Sarà possibile raccogliere denaro, così da recarsi al Gift Shop (un souvenir lo si prende sempre al museo). Saranno però presenti dei segreti, come in ogni mappa di Doom che si rispetti. Per provare la mod, potete recarvi direttamente alla pagina ufficiale e seguire la procedura indicata.
E prima che lo chiediate, no, non è possibile sparare alle opere d’arte.

This post was published on 8 Gennaio 2025 14:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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