Come saranno gli NPC di The Wticher 4? CD Projekt RED si lascia andare a qualche indiscrezione: NPC non più semplici figuranti, ci si concentrerà sulle emozioni e i comportamenti.
Durante gli ultimi The Game Awards, tanti sono stati gli annunci che hanno fatto saltare dalla sedia tantissimi appassionati di videogiochi. Tra nuove IP e riproposizione di vecchie glorie in modi decisamente particolari, c’è stato spazio anche per un annuncio che era nell’aria da un po’ ma di cui non si conosceva ancora nulla: The Witcher 4, presentato dai polacchi di CD Projekt RED con un lungo trailer cinematico in CGI.
Già dal trailer, tanti dettagli sono emersi sul prossimo grande titolo di CDPR, seguito diretto del grande successo di pubblico e critica The Witcher 3: The Wild Hunt: prima di tutto, sappiamo che la protagonista di questo nuovo corso, sarà Ciri che, in qualche modo, ha acquisito i poteri da Witcher. E mentre una fetta di pubblico si è già lanciata in polemiche invettive, CDPR inizia a parlare del gioco un po’ più fuori dai denti, concentrandosi su un dettaglio che potrebbe sembrare secondario ma che tale non è: gli NPC.
Sapevate inoltre che The Witcher 4 sarà totalmente doppiato in italiano?
NPC: Non Più Comparse
Per chi non lo sapesse, gli NPC sono i “Non-Playable Character”, personaggi non giocanti, con cui si può però interagire per motivi di trama o in quanto utili a far progredire la nostra avventura, magari potenziando armi e armature o dando ricompense ai giocatori. Eppure, CDPR vuole abbandonare questo modo di pensare più “ingessato”, al fine di dare una nuova profondità al ruolo degli NPC.
A parlarne è stato Sebastian Kalemba, membro del team di CDPR attualmente a lavoro su The Witcher 4. Il punto di partenza per il lavoro sugli NPC, è stato Cybperunk 2077 che, tra le altre cose, è stato criticato proprio perché gli NPC presenti, parevano avere comportamenti, sentimenti e personalità fin troppo generiche, andando a minare l’immersione nel mondo di gioco.
Ascoltate le critiche, il team ha subito capito che gli NPC sono un punto fondamentale per la buona riuscita di un immersive sim come si deve. A quel punto, è partita la sfida di CDPR, per cercare di dare una profondità nuova agli NPC, rendendoli molto più che semplice contorno all’avventura. Come lo stesso Sebastian Kalemba ha spiegato in un’intervista:
“Stiamo davvero spingendo la qualità degli NPC – come appaiono, i loro comportamenti, le loro performance facciali – il più possibile”.
L’obiettivo pare dunque quello di rendere i personaggi non giocanti, molto più vicini a esseri umani in carne e ossa, sia a livello visivo grazie a movimenti ed espressioni facciali più fedeli e cangianti, sia a livello caratteriale, mettendone in luce pregi, difetti, incoerenze, modi di pensare. Insomma, la parola d’ordine per il nuovo capitolo di The Witcher pare essere “profondità”. Dopo i trascorsi di CDPR ovviamente, è giusto cercare di contenere un hype che, altrimenti, sarebbe decisamente fuori controllo.