Naughty Dog è una delle software house più famose, ma ecco perché è diventata di proprietà di Sony a un certo punto della storia.
Il grande successo di Sony e delle sue console PlayStation è dovuto chiaramente ai suoi titoli in esclusiva sviluppate da software house di talento che negli anni si sono legate al colosso di Tokyo: tra le principali case di sviluppo che rientrano in questa descrizione c’è sicuramente Naughty Dog che al giorno d’oggi è considerata tra gli sviluppatori di videogiochi più brillanti dell’intera storia.
Naughty Dog ha iniziato a collaborare con Sony sin dalla fine degli anni ’90 quando venne lanciata sul mercato la prima PlayStation, ma è a partire dal 2001 che la casa di sviluppo smise di essere indipendente per essere acquisita da Sony stessa: da quel momento in poi la software house ha sviluppato solamente giochi in esclusiva per le console PlayStation e continuerà a farlo anche nei prossimi anni.
Naughty Dog era considerata una software house molto talentuosa e con grandi idee già all’epoca e molti ancora oggi si chiedono come mai abbia scelto di stringere questo rapporto indissolubile con Sony: dopo diversi anni la risposta è finalmente arrivata, nientemeno che da uno dei fondatori della casa di sviluppo ovvero Andrew “Andy” Gavin che nel 1984 diede inizio alla storia di questa azienda insieme al suo socio Jason Rubin.
I primi progetti di Naughty Dog, arrivati proprio alla fine degli anni ’80, avevano comunque avuto un discreto successo e Gavin ha sottolineato come sviluppare un videogioco in quegli anni richiedeva uno sforzo monetario assai inferiore rispetto agli anni successivi: proprio per questo motivo la casa di sviluppo riuscì ad autofinanziarsi tutti i giochi pubblicati in quel periodo, partendo da titolo come Rings of Power fino ad arrivare alla trilogia di Crash Bandicoot uscita tra il 1996 e il 1998 su PlayStation.
Il co-fondatore di Naughty Dog ha sottolineato come lo sviluppo di Crash Bandicoot costò all’azienda circa 1,6 milioni di dollari, una cifra che addirittura decuplicò semplicemente al passaggio sulla next gen: per lo sviluppo di Jak & Daxter su PlayStation 2, infatti, il budget di sviluppo superò addirittura i 15 milioni che divennero addirittura 45-50 milioni con Jak 3 che fu pubblicato nel 2004 sempre su PS2, ma era già considerato un lavoro enorme per le casse dell’azienda.
La vendita di Naughty Dog a Sony è dunque dovuta semplicemente a una richiesta di finanziamenti da parte della software house che tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000 non riusciva più ad autofinanziarsi con i suoi progetti, soprattutto al passaggio da PlayStation 1 a PlayStation 2; da quel momento in poi ND divenne tra gli sviluppatori più influenti dell’industria videoludica e di Sony ed è anche per questo motivo che tutti aspettano con ansia di sapere di più sul nuovo progetto Intergalactic.
This post was published on 28 Dicembre 2024 21:00
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