Con una mossa totalmente inaspettata, Ubisoft pubblica un nuovo gioco al cui interno è possibile trovare addirittura Rayman. Il nuovo corso della casa francese, ha a che fare con gli NFT?
Ubisoft, una delle software house più amate e discusse fino a pochi anni fa, sta ormai inesorabilmente attraversando uno dei periodi più bui della sua storia. Oltre a tutto ciò che è stato scritto, riguardo il calo del valore delle azioni, giunte nel corso del 2024 addirittura sotto i 10 dollari ad azione, la ripercussione che i giocatori hanno potuto esperire, è quella sulla qualità dei titoli proposti dalla casa di Saint-Mandé.
Tra titoli usciti, che hanno deluso ampiamente le aspettative come nel caso di Skull & Bones, titoli di prossima uscita che non hanno fatto altro che sollevare polemiche (anche per motivi sbagliati) come Assassin’s Creed Shadows e titoli falliti nel giro di pochi mesi come XDefiant, sono già tante le gatte da pelare per Ubisoft che però, col favore delle tenebre, ha deciso di intraprendere una strada che con ogni probabilità, non farà la felicità dei fan.
In totale sordina, Ubisoft ha pubblicato un nuovo gioco solo pochi giorni fa. Si tratta di Captain Laserhawk: The G.A.M.E. uno sparatutto multigiocatore con visuale dall’alto per PC, al cui interno è possibile trovare una pletora di personaggi storici di Ubisoft. Quello che ha sicuramente fatto impazzire i fan, è la presenza di Rayman, una delle più importanti icone non solo di Ubisoft ma del mondo dei platform in generale, scomparso ormai da anni dal panorama videoludico.
Captain Laserhawk: The G.A.M.E. è un videogioco basato sulla serie animata Netflix Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix che, a sua volta, è basata anche se piuttosto alla lontana, su Far Cry: Blood Dragon che, per chi non lo sapesse, è un DLC dell’acclamato Far Cry 3. Eppure, nonostante le premesse potrebbero sembrare interessanti, c’è un dettaglio che ha fatto storcere il naso a molti appassionati.
È infatti emerso che si tratta di un gioco che, per essere giocato, necessita che venga contestualmente acquistato un NFT (non-fungible token). Di giochi del genere ne esistono tanti e non stupisce dunque, che dietro allo sviluppo di Captain Laserhawk: The G.A.M.E. vi sia Web3, una società che ha sempre cercato di spingere allo sviluppo di un modello di gioco cosiddetto “play-to-earn”, in i giocatori guadagnano criptovalute partecipando e vincendo battaglie.
Quello dei giochi con all’interno meccaniche legate agli NFT e al blockchain, non è mai stato un mercato chissà quanto florido e i vari esperimenti (molti anche in casa Ubisoft, come l’introduzione di un sistema di vendita di armi e munizioni in Ghost Recon: Breakpoint) sono praticamente tutti falliti. Captain Laserhawk rappresenta probabilmente uno degli ultimi rappresentanti di questo mondo.
This post was published on 22 Dicembre 2024 12:00
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