Ci risiamo: Google cambia alcune specifiche per Android e tantissimi utenti dovranno per forza cambiare telefono.
Gli aggiornamenti introdotti per migliorare le prestazioni e la sicurezza dei sistemi operativi introducono sempre un rischio per gli utenti. Si tratta del pericolo obsolescenza. Di base, quando un telefono diventa più vecchio e ha scarsa memoria e scarsa funzionalità, potrebbe diventare incompatibile con i nuovi sistemi operativi.
Se però i sistemi operativi vengono aggiornati di continuo è complicato che tutti i dispositivi in uso riescano davvero a sfruttarli. Ed ecco il caso del nuovo aggiornamento programmato da Google per Android. L’azienda californiana ha deciso di introdurre una nuova versione dell’API Play Integrity. Si tratta di una utility che aiuta gli sviluppatori di app a verificare che le interazioni e le richieste provengano da versioni non modificate delle loro app installate tramite Google Play.
Una funzione utilissima in termini di sicurezza perché rende più difficile per gli hacker manipolare le app o installare malware. Tuttavia, questa novità rappresenta un problema per tantissimi utenti. Chi ha un telefono più vecchio potrebbe infatti scoprire che il dispositivo non supporta la nuova funzionalità di Android introdotta da Google.
E tutto ciò potrebbe significare che lo smartphone non sarà più in grado di eseguire alcune app o ricevere aggiornamenti. Ecco perché molti utenti potrebbero dover considerare l’acquisto di un nuovo telefono per garantire la sicurezza e la compatibilità con le ultime app e i più recenti aggiornamenti.
Il vecchio telefono non supporta l’ultimo aggiornamento Android deciso da Google: che fare?
Google ha già lasciato intendere che alcuni dispositivi Android più vecchi non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza e non potranno dunque sfruttare le nuove versioni del sistema operativo. Chi possiede uno di questi dispositivi potrebbe dunque essere costretto a investire per comprare un telefono nuovo.
Il problema è che Google sta un po’ esagerando con gli aggiornamenti… Per ridurre il gap in termini di sicurezza tra Android e iPhone ha per esempio migliorato la Play Integrity API rendendola una funzionalità predefinita per installazioni e aggiornamenti. Ma tale nuova funzione dovrebbe girare correttamente solo su Android 13, 14 e 15. Tutti i dispositivi precedenti dovrebbero avere problemi.
In termini numerici parliamo di circa il 45% dei telefoni Android attualmente in circolazione. Gli utenti che hanno uno smartphone Android continuano a lamentarsi da anni dell’obsolescenza troppo celere dei dispositivi. Un telefono che non può essere aggiornato non solo è più lento, meno funzionale e meno connesso, ma è anche più vulnerabile alle minacce degli hacker.
Chi si ritrova fra le mani un telefono che non può più essere aggiornato può solo cercare di mantenerlo sicuro installando un buon antivirus ed evitando di navigare in siti poco sicuri e di cliccare su link sospetti. Oppure deve arrendersi: potrebbe essere il momento di considerare l’acquisto di un nuovo telefono.