Dragon Ball: Sparking! Zero, altro che Giappone: da dove provengono le maggiori vendite

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Dragon Ball: Sparking! Zero, altro che Giappone: da dove provengono le maggiori vendite - player.it

Il nuovo videogioco dedicato a Dragon Ball sta spopolando e a ragione: Dragon Ball: Sparking! Zero ha totalizzato 3 milioni di copie nelle sue prime 24 ore. Eppure la maggior parte di queste copie non sono in mano a fan giapponesi.

I giochi che appartengono alla serie dedicata alle avventure del compianto maestro Toriyama trovano sempre modo di fare breccia sul pubblico.

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Dragon Ball: Sparking! Zero, altro che Giappone: da dove provengono le maggiori vendite – player.it

Anche se, ed è giusto ricordarlo, con una qualità che risulta a volte molto altalenante e, proprio in virtù del materiale di partenza e della venerazione che almeno una parte dei fan hanno per questo materiale di partenza, diventano un vero e proprio insulto. Sparking Zero però non è così.

L’esperienza di gioco è solida, i personaggi divertenti da impersonale e le battaglie soddisfacenti ed è quindi più che giustificato il numero stratosferico di copie del videogioco distribuito da Bandai Namco. La società ha di recente commentato i grossi risultati raggiunti e ci ha permesso di scoprire una grande verità: i più grandi fan di Dragon Ball non sono in Giappone!

Chi sono i veri fan di Dragon Ball Sparking Zero

Come accennavamo, è bastato poco per fare innamorare tanti del nuovo titolo picchiaduro dedicato a Dragon Ball. Il lavoro portato avanti da Spike Chunsoft e che ha nei fatti rimesso al centro del discorso la serie Dragon ball Budokai Tenkaichi dopo 15 anni è stato accolto positivamente e apprezzato al punto tale che la stessa Bandai Namco ha dovuto definire le vendite “eccezionali”.

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Chi sono i veri fan di Dragon Ball Sparking Zero – player.it

Tanto è vero che le proiezioni parlano di una traiettoria che potrebbe addirittura tornare al periodo pre pandemia. Chi è che però sembra apprezzare questo nuovo capitolo (che cerca di costruire sulle basi che erano state lasciate 15 anni fa ma provando a dare anche qualcosa di nuovo ai fan)? Sempre dal report di Bandai Namco arriva la sorpresa.

Delle 3 milioni di unità vendute il 90% non è stata acquistata da giocatori che si trovano in Giappone. La parte del leone è arrivata da Europa e Nord America. Una sorpresa di certo molto strana. Dato proprio l’amore che il mondo ha nei confronti dell’opera di Toriyama ci si sarebbe aspettati di vedere i fan giapponesi della serie acquistare in massa un titolo che arriva su tutte le piattaforme e che ha registrato su Steam picchi da oltre 90.000 giocatori contemporanemente.

Se volessimo provare a dare un motivo al fatto che, al di fuori dei confini del Giappone, tutti siano impazziti per Dragon Ball mentre il suo Paese natio risulta un po’ freddino potremmo ragionare sul fatto che esistono tantissimi videogiochi che non sono mai usciti dai confini del Giappone e quindi, a differenza del resto del mondo, il popolo di fan di Toriyama in Giappone non sente il vuoto come invece succede fuori, in Europa e in Nord America.

Anche tra i giochi che non sono mai usciti dai confini nipponici ci sono alti e bassi ma di certo anche solo la quantità potrebbe avere in qualche modo leggermente anestetizzato l’entusiasmo.